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Raiuno in crisi, Del Noce lascia

Se per Raiuno non è crisi, poco ci manca. I dati auditel parlano chiaro, l’ammiraglia Rai, sta attraversando un periodo difficile in cui la concorrenza, soprattutto nel prime time, riesce quasi sempre a spuntarla. Anche quelle che una volta risultavano certezze assolute su cui fare affidamento nei periodi di maggiore difficoltà, leggi Sanremo, oggi pare stiano li ad indicare che i bei tempi sono finiti e che tocca voltare pagina.

Una trend negativo che parte da lontano, le cui avvisaglie erano già percettibili alla fine dell’anno scorso, quando il direttore Fabrizio Del Noce, per dare uno scossone agli ascolti anemici della rete, fu costretto a mettere in campo due pezzi da novanta come Celentano e Benigni, con i rispettivi show, l’uno per promuovere il proprio disco, l’altro per decantare i versi danteschi.

Il bilancio finale per il 2007 fu comunque in rosso: Raiuno rimase l’emittente più seguita, con il 22,3% nelle ventiquattro ore e il 23,3% nella fascia di maggior pregio, ma il confronto con l’anno precedente segnava un saldo negativo di 0,7 punti nell’intero giorno e di 1 punto netto nelle ore serali.


Il 2008 sembrava essere nato sotto i migliori auspici con Fiorello e il suo W Radio Due..minuti, lanciato nell’access prime time con punte di dieci milioni di telespettatori e un Festival di Sanremo in vista, foriero di ulteriori buone sorprese e invece proprio la kermesse musicale ha consegnato al direttore Del Noce probabilmente una delle più cocenti delusioni da quando è alla guida di Raiuno cioè dal 2002 e di cui ancora non si capacita:“Se dovessi dire che mi ritrovo in quello che sta succedendo in questi mesi, non direi il vero. Com’e’ possibile, ad esempio, che il Festival di Sanremo abbia perso uno spettatore su tre? Capisco un calo di tre, quattro punti legati a fattori contingenti, ma non la sberla che abbiamo preso con un Festival che non era diverso da tanti altri e la cui qualità nessuno ha mai messo in dubbio“.

In questi ultimi tempi poi le cose sembrano aver preso davvero una brutta piega con Affari Tuoi sistematicamente battuto da Striscia la Notizia, lo show del sabato Non esiste più la mezza stagione del trio Marchesini, Solenghi, Lopez, conclusosi mestamente contro lo strapotere de La Corrida su Canale 5, mentre al venerdì non c’è storia con I Cesaroni, che monopolizzano la maggior parte dell’audience, lasciando poche briciole a Carlo Conti e I Raccomandati.

L’unica certezza rimasta, oltre alle partite di calcio, sono le repliche de Il commissario Montalbano che al martedì riesce ad avere ragione su Carabinieri 7 di Canale 5 in prima tv e fino a poche settimane fa Don Matteo 6 al giovedì, anch’esso battuto la scorsa settimana da Lo Show dei Record dell’ammiraglia Mediaset.

Nel preserale primeggia ancora L’eredità di Carlo Conti a breve alla guida del nuovo gioco Alta Tensione, mentre sabato partirà Ti lascio una canzone, il nuovo programma di Antonella Clerici, le cui premesse non sembrano delle migliori e di cui comunque avremo modo di parlare.

Se mettiamo sulla bilancia che neanche la fiction Capri è andata benissimo e che la replica dello show di Fiorello trasmessa domenica scorsa, da cui forse il dirigente Rai si aspettava qualcosa di più dei 5 milioni di telespettatori conquistati, non ha dato gli esiti sperati, il quadro assume tinte davvero fosche.

Sarà per questo che il direttore di Raiuno dalle sue dichiarazioni rilasciate a margine di una conferenza stampa della miniserie Rebecca, la prima moglie, in onda il 7 e 8 aprile, appare quanto meno disorientato:”Ho chiesto all’azienda di verificare i dati Auditel. Dopo avere vinto tutto quello che ho vinto, una sconfitto ci sta purepoi la certezza che quest’anno sarà l’ultimo alla guida, di Raiuno: “Lascerò la direzione di Raiuno alla fine di questo cda. Dopo oltre sei anni bisogna lasciare questo posto ad altri. Fino a quel giorno lavorerò nell’interesse della rete ovviamente, ma mi sento in uscita“.

1 commento su “Raiuno in crisi, Del Noce lascia”

  1. comodo, come tutti i dirigenti italiani: s’insediano in un’azienda, ne raschiano i profitti, affossandola, e poi la abbandonano. Quale sarà la prossima a fallire???

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