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Un Mondo a Colori, l’immigrazione raccontata su Raitre

Il documentario si veste di tinte nuove grazie a Rai Educational, che presenta, per ora con la promessa di due “serie”, Un Mondo a Colori, che ci permetterà di entrare in contatto con la realtà degli stranieri che vivono in Italia.

Si tratta di un’avventura che inizia stanotte e che andrà avanti per 11 appuntamenti, seguita da una seconda serie che andrà invece in onda a partire da Marzo. Temi come immigrazione e integrazione saranno quelli visitati dal programma di Valeria Coiante, Emilio Casalini e Alberto Isopi, in onda all’1.00 su Raitre.

Le inchieste si aprono con un interessante reportage sulla moschea di viale Jenner che cerca di approfondire le vicende legate all’Istituto di Cultura Islamico di Milano; la prima puntata è intitolata La preghiera nomade, di Lemnaouar Ahmine.

In studio, a tirare le fila, abbiamo Valeria Coiante, che cercherà di toccare con fare speculativo i tempi più caldi e delicati legati al mondo dell’immigrazione e non solo, facendo altresì riferimento alle baraccopoli di Roma e alla situazione di Castelvolturno.

Le irregolarità, presenti sotto gli occhi di tutti ma tollerate in una taciturna indifferenza vengono messe in evidenza, abbracciando temi vasti come scuola e sanità. Tanto per iniziare, date un’occhiata al sito.

4 commenti su “Un Mondo a Colori, l’immigrazione raccontata su Raitre”

  1. Stavo guardando il programma ieri sera (Un Mondo a Colori)…..Nel 2008 con tanti stranieri in regola che parlano bene la lingua Italiana ….. Perche’ dobbiamo avere un programma che parla dell’ immigrazione e stranieri condotto da un Italiana….

    Abbiamo la capacita’ di parlare per noi stessi… e siamo stanci delle stessa posture delle storie su di noi,,

    o al meno cambia il nome “Un mondo a colori seconda Gli Italiani”

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  2. buongiorno,
    la scorsa settimana avevo visto la trasmissione un mondo a colori che trattava di donne musulmane maltratte dei loro mariti, ed era veramente una realtà bene amara, e devo dire che sono stata molto fortunata di nascere in Algeria e in una famiglia che non si è mai avuto problemi di diferenziazione tra donne e uomini.

    c’é un nonstante che ha attirato la mia attenzione, le parole: islamismo, donne islamiste o uomini islamisti;è un errore che si ripete nelle trasmissione italiane e anche nei telegiornali.

    Bisogna sapere che c’é una grande differenza tra islamismo ed islam, musulmano ( a ) e islamista: mentre l’islam tratta della religione, l’islamismo tratta del senso estremista di una religione, cioè integralismo, ed è lo stesso con la parola islamista che si riferisce al lato peggiorativo di una persona musulmana.

    Volevo anche dire che la realtà che avete mostrato quel giorno, non è cosi tragica nei paesi di provinenza , e qui parlo dell’Algeria, la Tunisia,e il Marocco, bisogna andare lì e fare vedere anche le donne moderne, minstri, capi reparti, architetti, ect…..

    Ringrazio la vostra giornalista e la vostra trasmissione e spero che si prenda atto dell’osservazione che vi ho sopratrattato.
    Sarah Djebbar

    Rispondi
  3. buongiorno,

    la scorsa settimana avevo visto la trasmissione un mondo a colori che trattava di donne musulmane maltratte dei loro mariti, ed era veramente una realtà bene amara, e devo dire che sono stata molto fortunata di nascere in Algeria e in una famiglia che non ha mai avuto problemi di diferenziazione tra donne e uomini.

    c’é un nonstante che ha attirato la mia attenzione, le parole: islamismo, donne islamiste o uomini islamisti;è un errore che si ripete nelle trasmissione italiane e anche nei telegiornali.

    Bisogna sapere che c’é una grande differenza tra islamismo ed islam, musulmano ( a ) e islamista: mentre l’islam tratta della religione, l’islamismo tratta del senso estremista di una religione, cioè integralismo, ed è lo stesso con la parola islamista che si riferisce al lato peggiorativo di una persona musulmana.

    Volevo anche dire che la realtà che avete mostrato quel giorno, non è cosi tragica nei paesi di provinenza , e qui parlo dell’Algeria, la Tunisia,e il Marocco, bisogna andare lì e fare vedere anche le donne moderne, minstri, capi reparti, architetti, ect…..

    Ringrazio la vostra giornalista e la vostra trasmissione e spero che si prenda atto dell’osservazione che vi ho sopratrattato.
    Sarah Djebbar

    p.s: è lo stesso commento ma corretto una piccola cosa

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  4. buongiorno,

    la scorsa settimana avevo visto la trasmissione un mondo a colori che trattava di donne musulmane maltratte dei loro mariti, ed era veramente una realtà bene amara, e devo dire che sono stata molto fortunata di nascere in Algeria e in una famiglia che non ha mai avuto problemi di diferenziazione tra donne e uomini.

    c’é un nonstante che ha attirato la mia attenzione, le parole: islamismo, donne islamiste o uomini islamisti;è un errore che si ripete nelle trasmissione italiane e anche nei telegiornali.

    Bisogna sapere che c’é una grande differenza tra islamismo ed islam, musulmano ( a ) e islamista: mentre l’islam tratta della religione, l’islamismo tratta del senso estremista di una religione, cioè integralismo, ed è lo stesso con la parola islamista che si riferisce al lato peggiorativo di una persona musulmana.

    Volevo anche dire che la realtà che avete mostrato quel giorno, non è cosi tragica nei paesi di provinenza , e qui parlo dell’Algeria, la Tunisia,e il Marocco, bisogna andare lì e fare vedere anche le donne moderne, minstri, capi reparti, architetti, ect…..

    Ringrazio la vostra giornalista e la vostra trasmissione e spero che si prenda atto dell’osservazione che vi ho sopratrattato.
    Sarah Djebbar

    p.s: è lo stesso commento ma ho corretto una piccola cosa

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