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Hotel Patria su Raitre: Mario Calabresi fotografa la realtà italiana con storie di persone comuni

Questa sera su Raitre debutterà Hotel Patria, il nuovo programma ideato dal vice direttore di rete Fernando Masullo, condotto da Mario Calabresi, dedicato alla scoperta degli italiani di oggi, dei loro valori, dei loro sentimenti e della loro volontà di non arrendersi mai, anche quando le cose non vanno come si vorrebbe.

Il direttore de La Stampa per quattro lunedì, in diretta dallo studio TV3 della sede Rai di Corso Sempione a Milano, racconterà , con l’ausilio di servizi e la presenza di ospiti in studio, due storie di vita quotidiana legate al tema centrale della serata (rispettivamente: passione, coraggio, amore e talento) e cercherà di rispondere ad alcune domande: chi sono oggi gli italiani, al di là dei luoghi comuni? Cosa “sentono”? In quali valori credono? E cosa li fa andare, a volte, in direzione ostinata e contraria, come cantava De Andrè?

Nella prima puntata, che avrà come ospiti Aldo, Giovanni e Giacomo, Dino Meneghin, e Vinicio Capossela, si narrerà la storia della scuola elementare milanese di Via Paravia (più bambini stranieri che italiani e un’integrazione reale) e quella del macellaio di Musso, sul lago di Como, diventato costruttore di barche a vela tra le migliori al mondo, per amore del fratello morto. In sommario, inoltre, i pensieri dei bambini sul futuro, raccolti in alcune scuole d’Italia, le testimonianze di chi ha scelto di vivere in modi non convenzionali e il ritorno in tv di un nome storico della Rai, Nicoletta Orsomando. A lei il compito di rileggere le lettere inviate dagli italiani ai giornali, dagli anni Cinquanta a oggi, per scoprire cosa è cambiato – o non cambiato – negli “sfoghi” dei lettori.

Curiosità: lo studio, creato da Dario Cavalletti, ricorda la hall di un grande albergo, con un gigantesco lampadario al centro della scena, un piano terreno con un grande schermo cinematografico circolare sul quale scorrono le immagini delle storie raccontate e un primo piano, sorretto da travi verticali, che ospita il pubblico; ogni puntata costerà circa 150mila euro; la parte strumentale della sigla è tratta da Ora di Jovanotti; nella seconda puntata sarà ospite Luca Zingaretti, nella terza Lorenzo Jovanotti e nella quarta Fabio Volo.

Calabresi dice:

Noi non vogliamo raccontare il bene, ma parlare di quelli che oggi sono vissuti come i problemi più grossi del Paese, che non si possono nascondere o negare. Non per raccontarli senza speranza o attraverso esempi eccezionali, ma attraverso persone normali che ci mostrano come con tenacia quotidiana si può provare a farcela tutti i giorni.

Fernando Masullo sottolinea:

Proprio perché Hotel Patria non richiede un conduttore, ma un narratore abbiamo pensato a Mario Calabresi per la sua storia professionale, fatta di giornalismo e di passione per il racconto. E poi c’è la sua storia personale che rappresenta al meglio lo spirito di Hotel Patria dimostrando che anche chi ha vissuto tragedie può trovare la forza di guardare avanti e continuare a credere in un’umanità migliore.

Se volete partecipare al viaggio guidato da Calabresi alla scoperta del nostro Paese, se volete riflettere sui problemi e le speranze che affrontano giornalmente i nostri concittadini, senza voluti preconcetti ideologici, non perdetevi ogni lunedì alle 21.05 su Raitre Hotel Patria.

12 commenti su “Hotel Patria su Raitre: Mario Calabresi fotografa la realtà italiana con storie di persone comuni”

  1. la grande rivelazione dell’amore di una famiglia (calabresi) in cui è germogliato l’amore per la vita , in cui si è vissuta la tragedia ma ne è nato amore per la
    vita e per l’umanità .
    intensa emozione per me che non ho mai smesso di pensare alla tragedia
    capitata al commissario , un grande uomo ed una grande umanità che i potenti ed i demoni hanno tentato di uccidere.
    un essere che vive attraverso la sua immensa umanità e che mi commuove con il grande avvicendamento .
    mario è la naturale continuità di quella che è la vita stroncata del grande
    luigi e della sua immensa compagna che ci testimoniano la grande umana figura di un uomo travolto dal suo senso del dovere.

    francesco paolo sabatino un militante del movimento anarchico degli anni 70.

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  2. come faccio a dirle grazie x la trasmissione di questa sera? ma ho visto ragazzi 10 11 anni e persone di 50 60 anni (come me), i giorvani devono creedere nel futuro, gli anziani vorrebbero. Non ho visto la generazione di mezzo, quelli dell’età di mio figlio, 33 anni.
    Comumque e ancora, grazie. Come italiana, mi sento in debito con lei e la sua famiglia per qullo che lei ha vissuto e nulla potrà mai compensarla e, ome mamma ,voglio esprimere ala sua, la mia ammirazione.
    Io con un maritto vivo e che amo non sono riucita a dare a mio figlio ciò che sua madre ha dato a leie ai suoi fratelli. Può esserne orgoglioso.
    Grazie ancora per questa sera
    Lei mi ha dato speranza.

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  3. Tutti noi orfani di padre ci riconosciamo a pelle!
    Io ho riconosciuto nel suo raccontare il sordo dolore dell’assenza mista al desiderio della presenza. Non sono riuscita a spegnere la tv, come faccio tutte le sere quando il sonno e la stanchezza cominciano a farsi sentire, perchè quel racconto era anche il mio e in modo molto garbato metteva a nudo sensazioni, finalmente condivise! Grazie Mario per questa bella tv, ogni tanto ne abbiamo bisogno!

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  4. Sono rimasta “incollata” al teleschermo come ormai da parecchio tempo non mi accadeva e mi sono ritrovata a battere le mani come fossi stata presente anch’io in studio. Nata e vissuta a Milano, ho rivissuto le situazini ed i momenti descritti nel servizio sulla scuola elemenare di Via Paravia, condotta per mano da una persona che ammiro e apprezzo già molto sulel pagine de La Stampa.
    E bellissimo e significativo anche il servizio sul “macellaio di Musso”.
    Mille grazie per aver saputo organizzare un programma degno di essere visto dall’inizio alla fine.

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  5. Grazie Mille volte grazie per questa trasmissione, per il garbo l’educazione ed i toni usati , la competenza , e sopratutto l’anima raccontata confessata e così offerta a noi affamati di vita normale di persone normali e di vere problematiche quotidiane di cui nessuno parla più , ma soprattutto di personaggi pubblici che vogliono stare con noi vicino a noi e non sopra! Affamati inoltre di lingua italiana che espone e accoglie senza respingere ; fosse così impostata la politica il governo ed i governanti nonchè le trasmissioni di informazione generale , forse c’è ma non la si vede abbastanza . Grazie per ieri e carissimi auguri per i domani ! Bravi!

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  6. Complimenti per la delicata e intensa trasmissione. finalmente una trasmissione che si può guardare dall’inizio alla fine, complimenti al conduttore e all’autore. Luisa, Edoardo

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