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Annozero, conferenza stampa, lo scontro tra Michele Santoro e Massimo Liofredi e le reazioni politiche

Domani sera su Raidue alle 21.05 tornerà Annozero, il programma d’attualità condotto da Michele Santoro. Ieri, nel corso di una conferenza stampa tesissima, il giornalista ha confermato che nella prossima stagione ci sarà anche Marco Travaglio anche se non gli hanno ancora rinnovato il contratto:

Marco Travaglio ci sarà, se non c’è lui non c’è Annozero. Annozero e Travaglio sono la stessa cosa. Travaglio è irrinunciabile. Travaglio ha dichiarato da parte sua di non essere però ancora stato chiamato dall’azienda per firmare il contratto. In questo Paese c’è una lista di farabutti e vigilati speciali, tu (rivolto a Travaglio) sei un vigilato speciale. Noi questo non lo possiamo accettare.

Marco Travaglio commenta:

Oggi scopro di essere peggio di Vallanzasca, non so che cosa ho fatto io, essendo fra l’altro incensurato. Eppure sono cresciuto con direttori, da Biagi a Montanelli, che mi dicevano ‘vai e rompi le scatole’, forse non avevano capito niente anche loro.

Santoro ricorda che nella scorsa stagione le trentaquattro puntate del suo programma hanno assicurato alla rete uno share medio del 18% in prima serata, arrivando a risparmiare sul budget della rete, tanto che la pubblicità da sola ha coperto i costi, poi ha chiesto spiegazione sui ritardi dei contratti e della troupe:

Nemmeno L’Isola dei famosi si regge esclusivamente sugli introiti pubblicitari. Non vedo, dunque, nessun interesse aziendale che giustifichi la chiusura del programma. Eppure la nostra è stata una partenza a ostacoli: fino a settimana scorsa i contratti non erano stati firmati e la troupe ci è stata fornita solo lunedì.

Il direttore di Raidue Massimo Liofredi ha risposto:

Abbiamo fornito tutto il supporto produttivo a Santoro. Magari in ritardo, ma di certo non volontariamente in ritardo. Personalmente, farei volentieri a meno di Anno Zero: ho un’altra idea di politica in tv e preferisco i dibattiti a 360°. Ciò non toglie che sono contento di ospitare un giornalista indubbiamente bravo come Santoro.

Le ragioni tecniche non hanno convinto Santoro, che domani sera, nella prima puntata intitolata Farabutti, dovrà fare a meno dei servizi filmati:

dovete smetterla di dire bugie, se vuoi puoi querelarmi. Non lo fare perché tanto non ti conviene. La verità è che le troupe le abbiamo avute ieri.

Non si sono fatte attendere le reazioni politiche.

Secondo Daniele Capezzone portavoce del Pdl (fonte Ansa):

Entrambi (Santoro e Travaglio) cercano l’incidente con la Rai alla ripresa di Annozero.

Giorgio Lainati vicepresidente della commissione di vigilanza RAI dice (fonte Ansa):

Da tempo, l’ex eurodeputato diessino, Michele Santoro, agisce indisturbato non come un dipendente del servizio pubblico radiotelevisivo bensì come se fosse lui il proprietario di Raidue.

Antonio Di Pietro leader dell’Italia dei Valori (fonte Ansa):

Certo che giovedì andrà in onda Annozero e certo che ci sarà anche Travaglio. Come cittadino lo voglio e me lo aspetto. Conosco bene sia Santoro, sia Travaglio e so che giovedì andranno in onda regolarmente. Perché se necessario sarebbero pronti anche a fare un collegamento telefonico da una cantina…

Giorgio Merlo vicepresidente della commissione di vigilanza Rai dice (fonte Ansa):

Annozero deve andare in onda a garanzia e a conferma del pluralismo del servizio pubblico, al di là e al di fuori dei contratti da stipulare e delle varie, e necessarie, verifiche dei vertici aziendali

Siamo certi che la diatriba non finirà qui.

6 commenti su “Annozero, conferenza stampa, lo scontro tra Michele Santoro e Massimo Liofredi e le reazioni politiche”

  1. Milioni e milioni di noi plaudono felici al tuo coraggio ed alla tua fermezza,e
    quanto grande è il “magone” che ci hai tolto dalla stomaco.Sai bene che
    non è solo una questione di libertà di informazione o di difendere la RAI,è
    ben altro in gioco,è tutta la nostra libertà. questa povera Italia come l’hanno
    ridotta.Si tratta ora di tener duro,che qualche bastione resista,verrà presto
    il tempo di sbaraccare queste mafie politiche,il loro padrone e l’enorme
    branco di servi.Ho però una preghiera,sforzati di essere prudente,attento,
    sono astuti e cattivi,hanno solo tutto da perdere e lotterranno duro sino alla
    fine.Sperando che i nostri arrivino in tempo.In bocca al lupo stasera.

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  2. ugo rizzardi da Bologna-ho già mandato prima un commento ma non c’era
    più spazio per aggiungere un altro pensierino:. in mezzo a tutta questa
    banda di affaristi e di servi che sta prendendo possesso della RAI (ma vale
    anche per tutto il resto), non c’è proprio nessuno che si renda conto che
    quando arriverrà la sberla ed il successivo calcio nel culo si ritroveranno ad avere perso tutto il resto oltre l’onore?

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  3. E’ stupefacente per non dire altro che venga messo il bavaglio ad “Anno zero”. A me piace essere obbiettivo e per farlo non seguo soltanto “porta a porta”, ma devo sentire anche altre campane, altri pareri, come ad esempio “Ballarò”. Ma perchè si temono tante le idee contrarie, opposte, specie quando si manifestano costruttive e non distruttive come teme il centro-destra?
    Fra giorni andrà in vigore il digitale anche nella mia Regione ed io sono costretto a spendere soldini per seguire i programmi televisivi. Ma io – che pago regolarmente il canone – voglio vedere tutto, essere informato su tutto e non solamente nelle cose che la mia classe politica mi propina. Credo che sia un mio diritto di cittadino, libero e democratico, come rappresenta un dovere da parte dei giornalisti sia della carta stampata che facenti parte della TV.-
    Sono frastornato, dubitoso, ma anche molto ma molto indignato e sfigudciato verso questa classe dirigente.
    Giulio Giliberti da Napoli
    email:[email protected]

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  4. Carissimi a me è venuta un’idea, dopo aver sentito la proposta per un nobel a Berlusconi per la PAce: se invece glielo dessimo per l’economia?
    Ex-equo con Vanna Marchi per la valorizzazione dell’imbecille come risorsa economica: i filoni d’oro finiscono, il petrolio nei pozzi pure, gli imbecilli mai

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