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Le Iene: 12 anni di successi (e censure)

E dodici! Si è conclusa ieri sera su Italia 1 l’ennesima edizione de Le Iene. Nato nel 1996 il programma ideato da Davide Parenti, può essere senz’altro definito il più irriverente e dissacrante della televisione italiana, tanto che non sarebbe sbagliato ritenere gli ascolti di una certa consistenza (punte di oltre 4 milioni di telespettatori), oltre all’efficacia delle inchieste proposte, alla base di ogni successiva, nonché faticosa, riconferma nel palinsesto della cosiddetta rete giovane tra i canali Mediaset.

Anche nell’edizione 2007 – 2008, proprio a seguito dei servizi privi di censure e di ogni possibile remora nei confronti del potere politico, non sono mancati i motivi di attrito con la dirigenza, come nel caso dell’inchiesta di Alessandro Sortino su Clemente Mastella e suo figlio, sfociata nelle dimissioni del conduttore per il divieto di messa in onda, o lo spostamento della puntata del venerdì prima di Pasqua a quello successivo giustificata dal direttore Luca Tiraboschi con l’affermazione:“All’interno ci sono due inchieste, lunghe, scabrose e cariche di dettagli che giudico troppo estreme per essere trasmesse nella serata di Venerdi’ Santo“.

In molti hanno ravvisato in questa scelta, il tentativo di non ferire la sensibilità di un certo elettorato di area cattolica che di li a poco si sarebbe recato alle urne. E che dire dell’inchiesta, mai andata in onda, che nel 2006 destò scalpore sul test antidroga a 50 parlamentari? Oppure di quella realizzata quest’anno da Luigi Pellazza, sui preti pedofili?


Il successo de Le Iene è riconducibile proprio a questo: alla bravura dei presentatori e dei vari “emissari” impegnati nel proporre servizi sempre tra il serio e il faceto, oltre all’originalità di una formula che ha fatto scuola, come nel caso delle interviste doppie, dove l’unica nota stonata è stata quasi sempre in tutti questi anni la personalità femminile chiamata ad affiancare i due conduttori. Se da un lato, nell’edizione appena conclusa, ci sentiamo infatti di promuovere a pieni voti Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, non si può dire lo stesso di Ilary Blasi, alla conduzione dallo scorso anno, da ritenersi poco più che un’intrusa.

Anche la puntata di ieri sera che ha visto ospite Giorgio Panariello e Paolo Bonolis, si è distinta per i servizi proposti come quello del divertente moralizzatore Filippo Roma, a caccia di Diego Armando Maradona, reo d’avere offeso con un insulto le origini partenopee del campione nostrano di tennis Potito Starace, oppure Mauro Casciari accorso in difesa di una povera vecchia e malata a cui il comune di Lucca vuole espropriare la casa, fino all’interessantissima inchiesta di Marco Berry, sulle norme di sicurezza non rispettate nei cantieri italiani e l’esilarante canzoncina sulla “casta” fatta intonare dal Trio Medusa, a una serie di onorevoli.

Non ci resta che ricordare i nomi di solo alcune delle Iene celebri, che in tutti questi anni si sono adoperate al servizio di una trasmissione sempre verde: sono Enrico Lucci, Andrea Pellizzari, Giulio Golia, Pif, Gip, Elena Di Cioccio, Cisco, Sabrina Nobile, Bugs, Alessandro Sarno, Lillo e Greg e l’elenco sarebbe ancora lungo. Appuntamento alla prossima stagione ancora densa di scoop e…polemiche.

7 commenti su “Le Iene: 12 anni di successi (e censure)”

  1. Chi ha guardato l’ultima puntata di Vojager? Una vetrina di banalità che ha rasentato il ridicolo. Qualcuno mi ha chiesto di avere la mente aperta, ma ieri sera ho fatto uno sforzo per mantenerla chiusa. Ho registrato la puntata perché a volte capita(vano) serate in cui gli argomenti trattati erano affrontati in modo serio e costruttivo, ma questo succedeva nelle serie precedenti quelle presentate dal Giacobbo.
    JohnT. Un uomo, un mistero? Dallo stesso giorno della sua comparsa in rete, si è scatenato un uragano di siti, contrositi, blog, sono state spese tonnellate di parole e teorie, sono nati personaggi irraggiungibili da chiunque; addirittura c’è chi è stata la fidanzata di questo fantasma del futuro…E tutti gli Internauti hanno studiato l’argomento, senza scomodare un investigatore privato pagato profumatamente. Beh, lui (l’investigatore) in realtà è stato felicissimo di guadagnare soldi così facilmente (accidenti, lavorare per una azienda dello spessore della Ra), e l’avvocato che se la rideva “sotto i baffi” ,che si è definito uno dei pochi onesti…! Non ho sopportato di essere preso per il culo in modo così palese dal Gacobbo con l’idiozia delle “telecamere nascoste” per l’intervista con il sedicente avvocato (e unico proprietario del business associato a John). Beh, regas…chi non l’avesse vista vada a vedersela, poi rideremo assieme.
    Le vere telecamere nascoste non hanno la qualità di definizione vista ieri, e inquadrature con quelle angolazioni, il cameraman che passeggiava avanti e indietro a una porta spalancata (e doveva essere un colloquio a porte chiuse). Di nascosto c’era soltanto la troupe di Vojager che sghignazzava alle nostre spalle. Così facendo si sono resi complici della pubblicizzazione di un ipotetico film biografico di fantascienza “Johnny T. il cavalcatore del ponte di Einstein-Rosen” (e nemmeno quello, perché il film non si farà)…In ogni caso è stato surclassato da Jump, altro viaggiatore dello spazio-tempo.
    L’acqua rossa piovuta in india poi…beh hanno dato spiegazioni talmente squinternate, che nemmeno loro sapevano dove parare le varie falle che stavano aprendo man mano avanzavano nel mare delle fantasiose ipotesi.
    Hanno presentato un “boy scout” (un po cresciutello) passandolo per scienziato della nasa (nota bene che la NASA è talmente fiera di esserlo che attacca loghi ovunque, figuriamoci se lasciano un loro dipendente senza insegne e senza abbigliamento adeguato, che non necessariamente è una tuta spaziale, ma…).
    Chissà perché quella più accreditata non è stata nemmeno menzionata. Risulta essere una somma di eventi in successione distanti fra loro nel tempo, e cioè: il primo dei fattori è assolutamente naturale < le tempeste di sabbia sospinte dai fortissimi venti e correnti d’aria ascensionali, nei millenni, hanno accumulato nell’atmosfera polveri residue talmente sottili (a livello borotalco, totalmente impalpabile);- i vari meteoriti che si sono polverizzati a contatto con gli strati più alti della stessa,e venendo molto più vicino a noi, hanno lasciato nell’aria pulviscoli residui;- code di comete chehanno spazzolato la stratosfera;- i 311 esperimenti atomici nell’atmosfera compiuti dagli americani (il prezzemolo idiota della terra), e che nei decenni a seguire, si sono sparsi ben bene e uniformemente sopra le nostre teste;- le innumerevoli aspersioni di polveri di metalli pesanti, silicati vari e tanti altri genuini ingredienti che vanno a formare le scie chimiche (chemtrails, ne avete sentito parlare?) facenti parte di altri sanissimi esperimenti, sempre eseguiti dagli elettroencefalogrammi piatti americani;- varie ed eventuali; –
    poi le correnti discendenti di aria fredda che hanno abbassato pian piano queste stratificazioni, che in seguito sono state “fuse” dai fulmini che attraversano le nuvole più alte, creando così un “sughetto” che è stato dolcemente sparso al suolo con queste piogge, eccezionali, ma naturali.
    Non sono polveri marziane, ne tanto meno organismi microscopici con ipotetici codici genetici.
    Sono seriamente interessato alla possibilità di un viaggio compiuto da Dante, con tanto di scorta Templare, nei paesi nordici. C’è in atto una ricerca scientifica, spero solo che non sia la solita messa in scena da parte di qualche furbastro che ha capio che l’unico modo per avere una vetrina affollata occorre una televisione che intuisce lo stesso scoop mediatico.

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  2. bene, ti ricordi di una puntata in cui si parlava dell’ipotesi (assurda) che una specie di uccellini avesse nel suo DNA l’utilizzo di una pianta in grado di scioglere la roccia, per poter costruire il suo nido in solido granito? e in quell’occasione ha intervistato un naturalista” (mi dispiace non ricordare il nome, ma fisicamente è ben impresso nella memoria fotografica che ho). queso, secondo Giacobbo, è a base del mistero ulla costuzione delle piramidi dei megaliti (vista la mancanza di conosceze tecnologiche in grado di realizzarle in tempi brevi); cioè: costruivano della casse in legno e poi vi versavano dentro la roccia fusa con quella pianta. Alla domanda rivolta al sedicente naturalista: esiste tut’oggi quella pianta? Sì!!! dove? nelle foreste del perù e del sud aerica…OK, ma in egitto? boh, forse si è estinta. e fin qui ci può stare. Ci sono botanici che hanno visto questo vegetale? Sì! e come si chiama questa pianta? Boh, conosco solo il nome dialettale dato dalle popolazioni dei luoghi, e si chiama: à chela aca là che la và a cagà en chela cà là! Traduzione dal dialetto (bresciano) guarda quella mucca la che va a cagare in quella casa là! battutaccia per dire che il naturalista si era inventato anche quello; i riscotri con linguisti sono stati perentori e unanimi.
    Sai dive ho rivisto quel naturalista? nelle trasmissioni Blu Notte Misteri Italiani, dove lui è stato presentato come spia della CIA, anzi era il capo che ha creato lìesercito di spie nell’immediato dopo guerra. Si chiama Peter Tompkins. Ne sono sicuro perchè, dopo aver suonato il violoncello per un 30ennio, ho le orecchie allenate a riconoscere suoni, rumori e tutto ciò che produce vibrazioni (aria che si sposta), e ti garantisco che la voce è la sua, oltre al volto che è identico ( nel semso che non si è fatto crescere la barba o altri cammuffamenti). La puntata di Blu Notte in questione è: I Rapporti segreti fra Italia e America; da vedere per i motivi impliciti.

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  3. Esiste un bellissimo video delle Iene, fatto sul set di una produzione porno in cui ponevano domande sulla politica italiana e sull’impiego dei giovani…DA VEDERE ASSOLUTAMENTE!!!

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