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La linea d’ombra, Massimo Picozzi tra storie di crimini e criminali

Da oggi su Raidue in seconda serata torna La Linea D’ombra, la serie dedicata agli omicidi più efferati, raccontati da Massimo Picozzi.

Il noto criminologo, in dieci puntate, attraverso filmati inediti, ricostruzioni ad alta definizione, reperti investigativi, documenti originali e, ove possibile testimonianze dirette, ci racconterà dieci storie ad altissima tensione per provare a spiegarci come e perché nasce un delitto, cosa scatta dentro una persona quando si supera la cosiddetta linea d’ombra tra lecito e illecito. Spiega Picozzi:

C’è sempre una storia alle spalle, fatta di ambiente, cultura, famiglia, malattia. Questo racconteremo, per far capire il perché, e magari scoprire quei segnali che avrebbero potuto essere raccolti. Prima del dramma.

Il programma tratterà solo di casi chiusi a livello giudiziari e proporrà due chiavi di lettura, quella approfondita della psicologia del personaggio e quella della ricostruzione del contesto sociale in cui è maturato il crimine.

Ad accompagnarlo nel corso della trasmissione ci saranno quattro personaggi che daranno quattro punti di vista differenti dello stesso fatto: il giudice Severino Santipiachi illustrerà l’aspetto giudiziario, Monsignor Gianfranco Ravasi si concentrerà sugli aspetti legati la fede, il filosofo Umberto Galimberti sonderà la psiche e la scienziata forense Cristina Cattaneo si occuperà del lato investigativo.

La prima puntata è dedicata al caso Ludwig, una sigla con la quale vennero rivendicati 18 omicidio, commessi nel nord-est italiano e in Germania tra il 25 agosto del 1977 e il 7 gennaio 1984, tutti legati a motivazione xenofobe (i due ragazzi condannati Wolfgang Abel e Marco Furlan, volevano ripulire la società prima da extracomunitari, emarginati, tossicodipendenti, prostitute, poi dagli uomini di chiesa e infine dai luoghi di aggregazione simbolo di degrado morale, come cinema porno e discoteche ).

Se vi affascinano le storie legate alla follia umana, se volete sapere cosa passa per la mente di un serial killer, se volete capire cosa prova chi commette un delitto e come è possibile accorgersi di chi sta superando il limite, non perdetevi il primo appuntamento con la seconda edizione di La linea d’ombra, diretto da Guido Morandini, alle 23.40 su Raidue.

8 commenti su “La linea d’ombra, Massimo Picozzi tra storie di crimini e criminali”

  1. Ottimo programma! Bravo Picozzi e tutti i suoi collaboratori.
    Unica critica: bisognerebbe evitare inutili ripetizioni, come per esempio le lunghe liste di vittime identificate. Ho notato una ripetizione meccanica di tipo anagrafico che spezza un po’ troppo il ritmo del programma.

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  2. infatti… una delle poche trasmissioni interessanti… ma quelle le mandano in onda sempre in tardissima serata… invece le caxxate x cerebrolesi tipo GF 1, 2, 3, 1000 ecc. ecc. subito alle h 21… così tutti siamo – volenti o nolenti – obbligati a guardarle

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  3. Alla cortese attenzione del programma ed al presentatore Picozzi vorrei fare presente il caso Bestie di Satana : sono il presidente dei cartomanti di brera MIlano mi chiamo Marcello e vorrei portare alla vostra attenzione questo caso ormai sono circa un anno che sto seguendo privatamente la pista Cristian Frigerio e quando il 5 di luglio 2008 usciva l’articolo di Cronaca qui e con gli stessi giornalisti ci recavamo alla Ristall il vecchio lanificio sito in brugherio scoprivo che nello stesso il procuratore Pizzi che seguiva le indagini sul ricarcare il cadavere di Cristian frigerio e si trovava al parco Increa a scavare su indicazione di uno di quei criminali il suddetto Macione, asserivo con forza che avrebbero fatto un buco nel acqua cosa che accadde all’incirca l’otto settembre con una dichiarazione dello stesso procuratore al tg3 regione vorrei poter intervenire alla vostra trasmissione per poter apportare un aiuto molto interessante su questo caso visto che non ho smesso di cercare perchè sono fermamente convinto che il cadavere si trova ancora si a Brugherio ma non sotterrato al parco Increa ma ben si alla Ristall ex lanificio di Brugherio e con mio sommo dispiacere ho cercato di parlare ma senza essere ascoltato da nessuno perchè poco creduto .
    Chiedo di essere ascoltato se qualcuno è interessato a trovare finalmente una verita tenuta nascosta da ormai 13 anni credo fermamente che si potrà chiudere questo caso una buona volta per tutte e dare degna sepoltura ad almeno una delle vittime di questi efferati delitti
    Cordialmente saluto Basile Marcello presidente dei Cartomanti Brera Milano

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  4. la linea che separa il lecito dall’illecito è davvero sottile.. un pò meno quella che separa questo programma da altri…piuttosto direi che è una linea infinita e mi chiedo come sia possibile dare tutto questo spazio a programmi demenziali e così poco ad altri generi, come questo, che oltre ad essere interessanti a mio giudizio lasciano anche degli insegnamenti! raccapricciante! Alice (puglia)

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  5. Esimio Dr Massimo Picozzi, sono lo scrittore dilettante Alberto Cavalieri D’Oro, ho partecipato a Bologna alla presentazione del suo libro “Un oscuro bisogno di uccidere” e mi è piaciuto. Per quanto riguarda i suoi dubbi sul comportamente del Lorenzi nel caso di Cogne, questa è la mia spiegazione : la sig:ra Franzoni è di quelle donne che hanno mille mali, ma non ne sanno descrivere nessuno; il marito Lorenzi ha chiamato la guardia medica anzichè la Dr.ssa che stava sotto casa per non provocare ulteriore disturbo, convinto che la moglie non avesse niente, poi è andato a lavorare. La sig. ra Franzoni, piena di risentimento per non essere stata creduta dal marito, ha perso il controllo e ha infierito sul figlio. Spero che questo mio messaggio giunga al Dr Picozzi e rimango in attesa di una sua cortese risposta. Distinti saluti, Alberto Cavalieri D’Oro.

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  6. vorrei chiarire certe faccende una più di tutti caso ludwing.non dirò mai santi ma ho una questione che mi riguarda.la famiglia di abel partecipò a un matrimonio della mia famiglia,i miei parenti non tutti presenti .qualcuno disse in una registrazione televisiva che doveva bruciare album delle nozze per essere loro amici di famiglia di abel.quei due sposi bruciati vivi col loro bambino.e chi risulta nelle inventive di internet di abel,a voi la scoperta …….io so grazie tanto tante chiacchere ma niente aiuti.hanno iniziato il tribunale di verbania a truffare già hai tempi della scomparsa di elisa claps a chi la visto.ha aiutato gli assassini siciliani

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