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Grillo in tv? Altro che Berlusconi…

Grillo ha annunciato che andrà in TV. Ora si aprono le scommesse: quale programma ospiterà il clamoroso intervento del leader del Movimento 5 stelle? In tanti (tutti?) lo corteggiano da tempo. Altro che Berlusconi da Santoro. Grillo in televisione potrebbe essere il vero evento televisivo di questa campagna elettorale, a colpi di talk show.

Che Grillo sia un grandissimo esperto di comunicazione è un dato di fatto. A prescindere dall’opinione politica di ciascuno di noi, bisogna ammettere che Grillo ha utilizzato i media nel senso proprio del termine: mezzi di comunicazione. Strumenti per arrivare a… In modo attivo, consapevole, orientato. E non come luoghi in cui perdersi, confondersi. E della scelta anti-tv ne ha fatto una bandiera. Ha definito i talk show il punto G di qualcuno, arrivando a espellere grillini come Simona Salsi e Giovanni Favia, che non avevano rispettato le regole interne al movimento, cedendo al richiamo delle sirene (che potrebbero quindi avere un suono simile alla voce di Floris e Santoro, per esempio…).

Grillo, il più grande blogger italiano, comico e leader del movimento cinque stelle, ormai diventato un’icona del web (ha fatto anche le primarie on line, dimostrando che è possibile utilizzare la rete in modo funzionale ai cittadini e agli elettori, senza spendere un euro in barba a quelle del PD) ha da poco annunciato che parlerà in televisione e alla radio. Per molti una contraddizione, un’incoerenza. Una scelta, quella di andare in tv, che male si combinerebbe con la filosofia del movimento stesso. L’apparizione in tv di Grillo confermerebbe l’egocentrismo del leader, che dopo aver cacciato i due grillini in modo definitivo ed esemplare per aver parlato in televisione, decide di fare lo stesso.

Per molti altri, però, la decisione di Grillo di andare in televisione si può e si deve spiegare secondo un’altra logica. Grillo resta coerente con la sua battaglia anti-tv, ma decide di parlare al grande pubblico avvalendosi di spazi televisivi previsti dalla legge durante la campagna elettorale. In vista delle elezioni, decide di rivolgersi agli italiani tutti (ricordiamo che sono molte le zone del nostro paese in cui non funziona ancora bene internet oltreché tanti gli analfabeti digitali che hanno poca dimestichezza con il web) attraverso la televisione. È quindi una scelta giusta e doverosa, almeno nell’ultima fase di campagna elettorale, da parte del leader di un movimento che si presenta alle elezioni nazionali. Se fossimo in Norvegia dove l’adsl è gratis e diffuso in modo capillare potrebbe sembrare un controsenso, ma in Italia stiamo messi male da questo punto di vista… e dopo lo straordinario successo del movimento, grazie al web e al passaparola, se non altro in questa ultimissima tranche di campagna elettorale, sembrerebbe quasi un atto dovuto da parte di Grillo e i suoi quello di andare in televisione. Magari sulla Rai, anche se non è detto.

La scelta di Grillo – one man show del web e dei palchi nelle piazze – di non partecipare ai talk show politici dove esiste il contradditorio è stata criticata da molti, specialmente da Pierluigi Bersani. Ora Grillo annuncia che parlerà in tv, ma ancora non ha scelto a quale programma partecipare. Di certo non sarà come Berlusconi che va dalla D’Urso e poi a Italia Domanda e ancora da Bel Pietro. Ma non se ne starà nemmeno seduto su una poltrona di Ballarò. Grillo non è uno sprovveduto. Per lui, la televisione, resterà un mezzo e non un luogo. Siamo curiosi di scoprire come lo utilizzerà. Di sicuro sarà un grande show, beato chi lo ospiterà. Altro che Berlusconi da Santoro, dicevamo.

FOTO: GETTY IMAGE

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