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Tg1, intercettazioni: pressioni di Alemanno e Letta su Augusto Minzolini

Il fatto quotidiano anticipa il contenuto di alcune telefonate intercettate tra il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Concussione e abuso d’ufficio potrebbero essere i reati commessi dal direttore del telegiornale. E’ l’idea del gip di Trani, Roberto Oliveri, il quale quindi sospetta che le telefonate intercorse tra i politici e il giornalista possano aver influenzato negativamente la qualità dell’informazione pubblica.In particolare sono due le telefonate a cui si riferisce il gip, entrambe risalenti al 2009; nella prima Alemanno si lamenta con Minzolini per un’inchiesta condotta dai cronisti Rai sulla vita notturna nella capitale. Il “direttorissimo“, a sua volta, viene intercettato mentre rintraccia il giornalista che l’ha realizzata. E lo rimprovera con toni bruschi. Antonio Massari de Il fatto spiega:

Se la procura dovesse decidere d’aprire un fascicolo, dopo aver iscritto Minzolini nel registro degli indagati, dovrebbe poi verificare se, in seguito alle telefonate, il servizio sulla movida a Roma sia stato mai trasmesso.

La seconda conversazione vede invece protagonista invece Letta il quale s’interessa ad alcuni giornalisti e discute, sempre con Minzolini, della loro posizione in Rai.

Il gip descrive un Minzolini ossequiosamente assediato dal Pdl. Ora saranno i magistrati, che nel marzo 2010 avevano istruito il fascicolo sulle pressioni esercitate da Silvio Berlusconi per sospendere Annozero. Quel pool, guidato dal procuratore capo Carlo Maria Capristo, dovrà decidere se iscrivere nel registro degli indagati Minzolini e, nel caso, anche Letta e Alemanno.

Il contenuto delle telefonate comunque resta al momento top secret. Tuttavia le pressioni esercitate da esponenti del Pdl su Minzolini sarebbero esplicite.

Da ricordare come negli ultimi giorni erano stati inseriti nel registro degli indagati con l’accusa di abuso d’ufficio dalla Procura di Roma Silvio Berlusconi, Mauro Masi e Giancarlo Innocenzi (ex Agcom).

Sempre all’interno di questa inchiesta, dunque, è nato il nuovo filone che coinvolge Minzolini, dopo la rilevazione di centinaia di telefonate tra politici e il direttore del Tg1. La procura chiede di sapere se devono essere distrutte, perché penalmente irrilevanti, oppure no.

Per ora si è deciso che, si legge sul quotidiano di Padellaro,

alcune telefonate non vanno distrutte perché, secondo Oliveri del Castillo, hanno una rilevanza penale – per così dire – “diretta”. Altre –che secondo i gip, allo stesso modo, non meritano d’essere distrutte – hanno invece una rilevanza “indiretta”: aiutano a comprendere lo scenario, il contesto dell’eventuale reato, sono quindi utili per inquadrare penalmente la posizione di Minzolini.

E nelle conversazioni da “scenario“, tra le più significative, ci sono quelle con Maurizio Gasparri e Paolo Bonaiuti.

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