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Rai, i conti sono in rosso a causa della raccolta pubblicitaria e di chi non paga il canone

I conti della Rai sono in rosso e già ve l’avevamo detto qualche giorno fa (-120 milioni di euro). Oggi, però, bisogna segnalare che è lo stesso Direttore Generale Mauro Masi a parlare della crisi economica della Rai e delle sue motivazioni.

Masi, che assicura che la tv pubblica è solida e sana (con questi conti?), attribuisce le colpe della situazione avversa all’evasione del canone Rai (oltre il 30% degli utenti non lo paga) e alla riduzione della raccolta pubblicitaria, in flessione di ben 27 milioni:

Se tale tendenza sarà confermata si passerà da un calo di 55 milioni di euro già previsto a una flessione che potrebbe arrivare a 150 milioni di euro. In termini assoluti, si passerà da 1143 milioni a 1048 milioni di euro. Se continua così le risorse del gruppo si avviano a una perdita tendenziale non lontano da 120 milioni di euro.

Per questo motivo il direttore si impegna, entro il 15 maggio, a rimodulare il budget e ad individuare obiettivi e indirizzi. Ovvero: da qualche parte i soldi devono saltar fuori, oppure da qualche parte bisogna tagliare.

Intanto Agostino Saccà, che spera di tornrare ad occupare una poltrona importante in Rai, dopo l’archiviazione dello scandalo intercettazioni (quella di direttore commerciale non gli basta), lancia una proposta per recuperare il canone, ovvero pagarlo con la bolletta elettrica:

In Italia il 25-30% di canone viene evaso. Vale 550 milioni di euro di evasione. Anche in Francia c’era evasione. La questione è stata risolta mettendo il canone televisivo nella bolletta elettrica. Anche in altri 11 paesi l’hanno risolta così. Primo. È lotta antievasione. Secondo, puoi evitare di far pagare il canone ai tre milioni di poveri di cui parla Giulio Tremonti. Forse nessuno ci pensa, ma a evadere il canone sono i ricchi, che se ne fottono della multa eventuale. I poveri lo pagano in massa. Recupereresti 550 milioni di euro e fare in modo che il nostro servizio pubblico non debba fare il 44% di share a tutti i costi, mentre la BBC fa il 36 e i francesi tranquillamente il 33. Per recuperare pubblicità, da noi, si sparano quei reality devastanti. Avremmo 400 milioni di pubblicità in meno e 550 in più di canone

Che brillante idea: come se tutti coloro che pagano la corrente elettrica, hanno un televisore o solo un apparecchio!

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