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Parla con me, il CDA boccia il contratto con la Fandango

Parla con me non trova pace. Quando sembrava essersi tutto risolto con l’accordo tra la Rai e la Fandango, che prevedeva un taglio del 5-6% dei costi sostenuti verso la società produttrice esterna del programma, con la quale la conduttrice Serena Dandini ha un contratto in esclusiva, il Consiglio di Amministrazione ha bocciato il contratto.

E’ un vero colpo di scena, questo riguardante la trasmissione, che molto probabilmente, non farà parte del palinsesto di Rai 3 di questa stagione.

I voti contrari al contratto, avallato dal direttore generale della Rai, Lorenza Lei, sono stati 5 contro i 4 favorevoli.

A questo punto, resta in forte dubbio anche la presenza in Rai di Serena Dandini visto che l’accordo tra la Rai e la Fandango ha evitato, perlomeno all’inizio, l’addio di un altro volto della Rai verso altri lidi.

La stessa conduttrice ha commentato così la decisione del CDA:

L’unica soddisfazione di una giornata amara è di averli stanati. Mi hanno accusato di essere avida, di volere troppi autori e pezzo a pezzo abbiamo smontato ogni pretesto: ora il re è nudo e tutti hanno capito perchè non andiamo in onda. Mi dispiace per l’azienda in cui abbiamo lavorato per decenni che, mai come adesso, è sotto occupazione politica e per gli abbonati che ci hanno dimostrato sempre un enorme affetto. E che ci ritroveranno presto altrove.

La Dandini, anche in un momento professionalmente difficile come questo, non rinuncia all’ironia:

Visto che ho regalato alla Rai il format ideato da me, potrei almeno riavere il divano?

Anche Domenico Procacci, numero uno della Fandango, parla di decisione “politica”:

Una decisione completamente politica, presa contro l’interesse dell’azienda, conseguente a un preciso mandato, del tutto politico. Tutti ricordiamo le intercettazioni di Trani ed è noto che la trasmissione sia stata più volte citata nell’elenco di quelle sgradite al nostro premier.

Procacci sta valutando anche il futuro della trasmissione:

Vedremo le poche alternative che ci sono le andremo ad esplorare, per cercare di far vivere una trasmissione che merita di sopravvivere anche a decisioni come quella presa da questo cda. Mi dispiace perchè la Rai è la tv di Stato e questa maggioranza politica la sta facendo a pezzi: un giorno questa maggioranza passerà e rimarranno le ceneri.

Anche Lucia Annunziata ha protestato duramente contro la decisione del CDA:

La bocciatura del contratto della Dandini è una vergogna. Soprattutto dopo gli sforzi fatti dalla produzione per rispettare ogni richiesta aziendale. Un Cda in scadenza in tutti i sensi ha ancora una volta messo i suoi piccoli interessi di parte davanti a quelli della Rai. Mi considero sciolta da ogni obbedienza nei confronti di un organo che opera con tali modalità.

Parere contrario alla decisione anche da parte del presidente della Rai, Paolo Garimberti:

Trovo aziendalmente incomprensibile la decisione presa dalla maggioranza del Consiglio di Amministrazione su Parla con me. Personalmente ho votato sì per coerenza con i palinsesti approvati praticamente all’unanimità dal Cda prima dell’estate, palinsesti all’interno dei quali era prevista la trasmissione di Serena Dandini. Ho votato sì per coerenza con quanto annunciato insieme a Sipra agli investitori pubblicitari quando abbiamo presentato i programmi autunnali. E ho votato sì per tutelare l’immagine della Rai, già scossa, e per evitare segnali di incoerenza.

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