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Mario Monti e la riforma Rai: poteri limitati del direttore generale e Cda con tre membri

 Come ben spiegato da Repubblica.it, il presidente del Consiglio Mario Monti starebbe vagliando l’ipotesi di attuare una riforma della Rai per sostituire l’ormai vecchio sistema Gasparri. Per rendere la tv di Stato efficiente ed operativa, Monti (assieme al Ministro per lo Sviluppo Economico, Passera) vorrebbe ridurre il Cda a tre membri (depoliticizzati) e nominare un amministratore delegato con deleghe veramente operative ma soprattutto limitare i poteri decisionali del direttore generale. In questo nuovo fantastico scenario, i direttori di rete e responsabili dei tg nazionali potranno essere scelti senza intromissioni dei partiti.

La vera tentazione del premier, però, rimane la privatizzazione Rai (“Sarebbe la cosa migliore. Ma mi rendo conto che la politica vivrebbe questa scelta come un dito nell’occhio”). Sicuramente, la nuova squadra di lavoro al progetto di legge dovrà ridimensionare gli alti costi che il servizio pubblico dovrà affrontare nel 2012 (un nuovo aumento del canone rientra tra le misure adottate per il bene dei cittadini) per scongiurare un inesorabile tracollo finanziario.

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