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Centocinquanta, l’autore Donat Cattin non perdona Pippo Baudo per lo sputo

Foto: AP/LaPresse

Non accennano a placarsi le polemiche attorno a Centocinquanta tra Pippo Baudo e l’autore Donat Cattin, che attraverso un’intervista esclusiva ad Oggi, ha fatto sapere che non ha nessuna intenzione di perdonare il conduttore siciliano per lo sputo a fine ultima puntata:

Lo sputo di Baudo? E’ un episodio assurdo, che non voglio commentare perché si commenta da solo. Per me la vicenda si è chiusa lì. Metto una pietra sopra allo sputo e al mio rapporto con Baudo. Come si può perdonare un simile gesto? Lo sputo non mi ha colpito, ma resta un comportamento allucinante, seguito peraltro a una raffica di insulti che non avevano alcuna motivazione.

Ha proseguito:

Baudo lo conosco da vent’anni, abbiamo sempre avuto uno splendido rapporto. Ma da quando lavoravamo a Centocinquanta ce l’aveva con me. Forse aveva capito che non condividevo alcune sue scelte, il suo metodo autoritario. Evidentemente, in questa fase della sua vita gli è difficile accettare le critiche. So che ha detto a Vespa che sarebbe pronto a chiedermi scusa. Ma, sinceramente, non mi interessa.

Nel frattempo, ieri sera, Valerio Staffelli ha consegnato a Bruno Vespa il tapiro d’oro per lo spiacevole episodio. Il giornalista si è limitato a commentare:

È successo che sia stato scelto per rappresentare i 150 anni di giornalismo soltanto Michele Santoro. Ciò non va bene. Non lo dicevo per me. Mancavano Zavoli, Piero Angela, Tito Stagno… Riconosco i meriti professionali di Santoro, ma da questo a farne una Madonna… Lo sputo è un fatto grave. Io però non c’ero quel giorno, quella cosa mi è stata raccontata.

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