Home » Le scuse del tg2 per il ricordo distorto sulla vita di Franca Rame

Le scuse del tg2 per il ricordo distorto sulla vita di Franca Rame

Mentre ieri la Camera  approvava  la ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta nei confronti delle donne e la violenza domestica siglata a Istanbul nel maggio del 2011, con 545 voti a favore, la memoria di Franca Rame  che per motivi politici  fu struprata, veniva infangata e distorta dal tg2.

 

 

Una donna bellissima Franca, amata e odiata. Chi la definiva un’attrice di talento che sapeva mettere in gioco la propria carriera teatrale per un ideale di militanza politica totalizzante; chi invece la vedeva coma la passionaria rossa che approfittava della propria bellezza fisica per imporre attenzione. Finché il 9 marzo del 1973 fu sequestrata e stuprata. Ci vollero 25 anni per scoprire i nomi degli aggressori, ma tutto era caduto in prescrizione.

 

A proferire questo verdetto  è proprio una donna, all’edizione delle 13 del tg2 di ieri, nel giorno della morte di Franca Rame. Può essere che una donna decida di provocare uno stupro a suo danno? E sopratutto, può essere che il motivo reale percui gli aggressori decisero di compiere questo gesto, venga messo in secondo piano per dare più credito al motivo della bellezza fisica? Fascisti erano gli aggressori, comunista era Franca Rame,  impegnata politicamente a denunciare soprusi e ingiustizie e loro, i fascisti,  vollero punirla così.

 

il Tg2, messo sotto assedio ieri dalla rabbia delle associazioni femministe e antifasciste, dai commenti degli ascoltatori e dalle massice polemiche dal web, ha ritrattato. E  dalla mattina  alla sera ha chiesto  scusa,  con l’edizione serale del tg2, mandando in onda un servizio  più attento sulla vita di Franca Rame, che citava  soprattutto lo stupro fascista, senza riferimenti all’avvenenza fisica dell’attrice. Il direttore Marcello Masi, ha espresso da parte sua rammarico per l’accaduto.

 

Citando ancorala convenzione d’Istanbul, l’articolo 5 sancisce l’obbligo degli Stati di astenersi da qualsiasi atto che costituisca una forma di violenza nei confronti delle donne e di garantire che le autorità, i funzionari, i rappresentanti statali e tutti i soggetti pubblici si comportino in conformità di quello che è un obbligo. Speriamo che il tg2, come chiunque altro, ne prenda atto.

 

Lascia un commento