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Miss Italia 2012, il tocco di Lucio Presta non si è visto, Anna Maria Tarantola sarà soddisfatta?

L’edizione 2012 di Miss Italia si è conclusa con l’incoronazione di Giusy Buscemi. Se da una parte non possiamo fare altro che congratularci con la nuova reginetta, dall’altra non possiamo certo ritenerci soddisfatti dopo aver visto, da spettatori televisivi, la fase finale del concorso di quest’anno.

La vigilia della finale, infatti, è stata caratterizzata da novità promesse, da una ventata di freschezza annunciata e da tanti altri bei propositi. Ahinoi, nulla di tutto ciò si è avverato.

Il tocco di Lucio Presta, Re Mida degli ultimi Festival di Sanremo, non si è proprio visto ma la colpa non è neanche da attribure a lui. Se nel Festival della Canzone Italiana, infatti, si può creare e anche osare, lo stesso non si può attuare nel rigidissimo schema di Miss Italia, un format dal sapore del mantra in cui è arduo inventare qualcosa. Alla fine della fiera, l’edizione 2012 di Miss Italia è stata inevitabilmente simile alle precedenti, qualunque sarà il responso del pubblico alla temuta prova dell’Auditel.

Una nota (negativa) va alla conduzione di Fabrizio Frizzi: educazione e savoir faire fuori discussione ma assenza di guizzi, battute tristemente poco divertenti, noia. Il conduttore, per la 17esima volta al timone dello show, ha banalizzato anche l’unico momento elettrizzante della serata, la polemica della madre della miss n.04, fortemente (e giustamente) critica nei confronti dell’influenza del televoto. Frizzi, da paladino della giustizia, ha difeso a spada tratta il televoto e ha interpretato il tutto come un semplice momento di stizza tipico di una mamma delusa.

Tutto ciò, senza tener conto degli ospiti musicali, dei giurati e dei loro commenti di circostanza e del resto: tutto tristemente di prassi.

La fiera del deja-vù: a questo punto, rinnovare il concorso, oltre che restare un dovere, dalla prossima edizione in poi, assumerà inevitabilmente anche il gusto della sfida, pesante onere del prossimo conduttore (Antonella Clerici?).

Infine, visto e considerato il desiderio del presidente Rai Anna Maria Tarantola di valorizzare al meglio la donna, un altro commento a posteriori è necessario: se con qualche cm di tessuto in più e con affermazioni demagoghe, ma comunque inevitabili, si è convinti di aver migliorato l’immagine femminile in tv, occorre dire che la strada da fare è ancora molto lunga.

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