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La prima puntata di The Chef sembra una minestra riscaldata

Ieri sera è andata in onda la prima puntata di The Chef, il talent culinario trasmesso su La 5. Diciamo subito che la prima puntata ha avuto il grande merito di accontentare un po’ tutti, nel senso che chiunque ha riscontrato qualcosa di brutto e di inguardabile. Gli unici convinti della buona riuscita della trasmissione, sembrano essere i due Chef Davide Oldani e Filippo La Mantia.

Nella puntata di ieri sera non era presente nessun racconto che potesse attirare l’attenzione del telespettatore (d’altra parte, quando si mandano in onda i casting è l’unica cosa che ci si aspetta). Il montaggio sembra essere fatto da gente che non ha mai visto un programma televisivo e, tra l’altro, la presunzione di condensare troppe cose in poco tempo non ha fatto capire nulla a nessuno. Spiace stroncare in questo modo un programma televisivo appena nato, ma The Chef ha realmente deluso le aspettative di chiunque. La sensazione è quella di rivedere una minestra riscaldata, presa un po’ da Master Chef e un po’ da La Prova del Cuoco. I programmi di cucina si diffondono ormai in abbondanza e – quindi – da una trasmissione nuova ci si aspetta quantomeno una ventata di novità, cosa che ieri è francamente mancata.

 

I due chef, intervistati da Tv, Sorrisi e Canzoni, provano a sponsorizzare il programma. Secondo Davide Oldani: “C’è voglia di cucina in tv perché è l’unica cosa che unisce davvero tutti, per la necessità di nutrirsi. Da lì nasce anche il business”. Ha ragione, ma l’errore sta proprio qui. Non basta portare la cucina in tv per fare qualcosa di buono. Secondo La Mantia, invece: “Sempre più persone partecipano a questi talent perché attratti dal miraggio della tv e dei facili guadagni. Ma per alcuni, invece, può essere un modo per reinventarsi. Come ho fatto io, che da fotoreporter sono diventato cuoco”. Le premesse ci sono, peccato però che queste storie ieri non siano emerse per nulla o, al massimo, sono state raccontate distrattamente.

 

Nelle prossime puntate i concorrenti, divisi per squadre, si sfideranno tra loro. Pare che il tutto si baserà sulla contrapposizione tra Oldani “giudice severo” e La Mantia “buono e complice”. Un po’ la tattica del poliziotto buono e quello cattivo. Speriamo che nelle prossime puntate vengano sistemati in corsa tutti gli errori fatti ieri, anche perché i protagonisti sembrano davvero capaci. La minestra riscaldata non è buona neanche in ospedale.

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