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Riccardo Cresci: AAA cercasi la tv dei ragazzi tra pane e nutella

Settimo appuntamento con le riflessioni di Riccardo Cresci, volto giovane, noto al pubblico di Sky Tg 24, riguardanti la televisione italiana.

Chissà se avrà ragione davvero il buon Cino TortorellaVeramente la tv dei ragazzi non interessa più? Ma soprattutto ai ragazzi interessa la propria tv dedicata? Sempre più stanno scomparendo dall’orizzonte e si allontanano come una lucina lontana tutti quei programmi rivolti ai più piccoli. Lo so, non è una novità, però mancano un po’ alla nostra televisione.

Non c’è più un contenitore da troppi anni ormai, una trasmissione in grado di far innamorare e fidelizzare in modo sano e costruttivo i piccoli geni del duemiladieci con i loro beniamini fatti in carne e ossa. Eh si, qui si tratta proprio di riconoscere dei punti di riferimento, dei personaggi non inventati che possano accompagnare i più piccoli nelle fasi infanzia – adolescenza.

Gira che ti rigira, i protagonisti indiscussi della buona tv dei ragazzi vecchia maniera, come Paolo Bonolis, Carlo Sacchetti, Carlotta Pisoni Brambilla, Debora Magnaghi, i pupazzi Ambrogio e Uan di “Bim Bum Bam” o Mauro Serio ed Elisabetta Ferracini con il loro indimenticato “Solletico”, sono gli ultimi ricordati e rimpianti dai bimbi di allora, adesso più che ventenni.

Di questi tempi sono rimaste solo figure vane di cartoni animati a cui ancorare i propri ricordi, i ragazzini di oggi non hanno più dei loro punti saldi come programmi specifici a loro dedicati, ma una grande varietà di scelta nella quale si affezionano a personaggi meramente fantastici e non reali. Anche se, fortunatamente, c’è chi ha ripescato dall’oblio alcuni momenti fondamentali di una televisione pulita ed educativa. Grande successo sta ottenendo un canale trasmesso unicamente dal digitale terrestre, Rai Gulp.

All’interno di una tv dedicata ai più piccoli e non solo, rivive magicamente il ricordo della tv che era, in chiave rivisitata e moderna. C’è lo spazio per le letterine, immancabile, due conduttori giovani, divertenti, belli e simpatici con il vero volto che contraddistingue i tanto ricercati bravi ragazzi e in più si trova anche lo spazio per un reality dedicato tutto ed esclusivamente alla corte di bambini e adolescenti.

Music Gate, così si chiama il nuovo “bimbo reality show” che riesce ad unire a colpi di sfide tra ballo e canto le capacità dei piccoli concorrenti, il tutto seguito attentamente da una precisa e minuziosa parte autorale e produttiva, unita alla professionalità dei suoi giovani conduttori che già hanno fatto breccia nel cuore di tanti piccoli affezionati. Un viaggio nel sogno di ogni bambino che vuole diventare star per un giorno, un programma attento alle esigenze dei giovani di oggi che riporta fedelmente la realtà dei fatti, i piccoli oggi vogliono essere dei marmocchi già adulti.

E’ inutile propinargli cartoni animati o programmi che possano esaltare la loro situazione di inferiorità anagrafica rispetto ai grandi, i teenager oggi pretendono di sentirsi trattare allo stesso livello dei loro ‘vecchi’ e a volte il risultato è presto fatto, nascono giovani alieni dalle forme innocenti, il più delle volte, ma con spirito e carattere da guerra che anche i più maturi, devono e possono iniziare ad aver timore.

In questo contesto lo spazio per le letterine potrebbe sembrare scaduto, così come il tempo dei pupazzi parlanti, però investire su programmi freschi ed allegri dedicati esclusivamente “ai piccoli già grandi”, organizzato con i volti giusti e mirato ad obiettivi anche educativi, non sembrerebbe male come idea da riassaporare nella scatola televisiva italiana di oggi.

Il successo di spazi ancora in vita, un po’ amarcord, ma mai attempati, come è il caso di Rai Gulp con “Pausa Posta” o altri contenitori come “L’Albero Azzurro” e “La Melevisione” devono trovare il giusto spazio che meritano. Sembrano sempre un po’ ai margini di una tv che vuole dare priorità ad altri settori e non viene riconosciuta la sana importanza nella giusta programmazione durante l’ora della merenda, perché quella non mi dite che è passata! La scelta televisiva dei propri figli si è così moltiplicata e con sé anche l’alternativa della merenda tra le 16,00 e le 18,00.

Boing, Italia 1, Boomerang, Disney Channel, Rai Gulp, DeA Kids, sono solo alcuni dei canali che ogni giorno tengono compagnia a milioni di bambini in tutta Italia, sul digitale o sul satellite. Peccato che poche di queste emittenti riescano a ripercorrere fedelmente i passi della vecchia Tv dei ragazzi, quella capace di intrattenere e divertire con poco anche il nostro baby-telespettatore.

L’attesa ormai è finita, quell’emozione nell’ aspettare con ansia il contenitore preferito tra programmi, quiz e cartoni animati non esiste più. Tutti possono avere tutto a qualsiasi ora del giorno e della notte e soprattutto ovunque, basta spingere un tasto del telecomando. Forse per ritrovare questo tipo di tv, ormai un po’ snobbata, bisognerebbe semplicemente sforzarsi di produrre qualcosa in grado di riaccendere l’attenzione per il proprio evento preferito, ovviamente un’attesa da vivere tra una morbida fetta di pane e un po’ di Nutella.

Cresci con Riccardo continua…

7 commenti su “Riccardo Cresci: AAA cercasi la tv dei ragazzi tra pane e nutella”

  1. Hai perfettamente ragione in tutto, anche se in questo tuo spunto ho respirato aria di amarcord e malinconia che mi ha resa triste!!!!!!!!!!!!!!

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  2. Gentile signor Cresci,
    dovrebbe provare a confrontarsi con noi ragazzi invece che con i suoi coetanei. Noi nn avremo i peluche come miti ma abbiamo hannah montana e patty del mondo di patty che non danno cattivi esempi. hai mai provato a vederli? X’ non scrivi qualcosa su di loro e i jonas brothers?

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  3. Quanti bei ricordi.. Però in effetti ogni età ha il suo perchè e i suoi ricordi. Come dice Gemma magari il mondo di Patty non è poi così malaccio….. Certo non si può definire proprio tv dei ragazzi però.

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  4. e se invece la televisione dei ragazzi fosse finita per sempre? Magari non ci deve più essere semplicemente. Se pensassimo a Bim bum bam oggi tutti i pomeriggi qualcuno lo guarderebbe ancora??? Forse si o forse no. I guarderei più internet che la televisione se tornassi bambino oggi.

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