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Riccardo Cresci: arriviamo 2010! Ecco l’anno televisivo che vorrei…

Decimo appuntamento con le riflessioni di Riccardo Cresci, volto giovane, noto al pubblico di Sky Tg 24, riguardanti la televisione italiana. Quest’oggi si parla di televisione, Natale e valori:

E così anche il Natale ce lo ritroviamo alle spalle, così atteso da tutti i bambini del mondo e non solo, trascorre subito, neanche te ne accorgi e ti ritrovi con un piede nel nuovo anno. Soffocati tra quintali di torroni, caramelle, dolci, panettoni di ogni tipo, ci fermiamo un attimo, guardiamo all’altezza ombelico e ci promettiamo il famoso fioretto del primo gennaio. Perché ce ne sono due tipi di fioretti, il primo è classico nel mese di agosto, post ferie estive, con il coronamento finale del Ferragosto, il secondo arriva qualche mese dopo, esattamente in questi giorni Natalizi.

Sicuramente i giorni di festa prossimi al Natale hanno un sapore diverso, non solo perché il nostro colesterolo vola alle stelle e siamo forse, tutti più dolci e molto più buoni, ma proprio per l’atmosfera magica che aleggia intorno a noi.

I bambini sono super eccitati dall’arrivo di ogni genere di dono, grande, piccolo, verticale, orizzontale, tondo o quadrato e proprio loro riescono a colorare di allegria questo momento. Senza i piccoli marmocchi la festa non sarebbe tale, certo, il momento per stare insieme è sicuramente questo, quell’attimo in cui tutti mettono da parte o cercano di eliminare problemi, disaccordi e ansie di tutti i giorni dell’anno. Perché nel giorno numero trecentocinquantanove dell’anno i sorrisi li spendiamo proprio per tutti, si stabilisce un’aria nuova, forse a volte anche un po’ falsa e artefatta, ma l’importante è che ci si possa volere un po’ più bene.

La televisione vestita a festa ci permette di agguantare la copertina della nonna e di spalmarci come un tutt’uno sul divano, avvolti da mille cuscini colorati, all’ombra di quell’albero di Natale che riesce a incantarti con il ritmo alternato delle luci bianche e colorate. I profumi e le voci di questo periodo dell’anno sono confinati a questi giorni, siamo tutti dentro ad un grande ballo, pronti a sguazzare in qualche modo nell’allegria del momento.

Eppure la classica tv Natalizia a me non mette angoscia e neanche tristezza, vedere The Ghostbusters, Pinocchio, La vera storia di Cenerentola o Fantaghirò in tutte le sue salse dal numero 1 al 124, mi fa piacere. Sarà strano, ma riesce anche a rasserenarmi e a non pensare alla quotidianità che ci assale, sarà perché la fantasia è inarrivabile, la valutiamo come qualcosa di irraggiungibile e quindi ci permette di andare oltre, di volare alto, quando si deve stare attenti anche a volare basso. Le musiche, i concerti, i film dove abbracci Babbo Natale e dove i genitori sono più friabili di una crostatina al cioccolato, ma veramente è questo il Natale per i giovani d’oggi?

Non riflettiamo troppo se è passato l’attimo in cui tutti si tengono per mano e tutta la famiglia allegramente riesce ad andare a Messa dopo essersi scambiati i regali. Pensiamo che queste settimane saranno utili per riuscire a rilassarci e a vivere più intensamente tutti quegli affetti che durante l’anno trascuriamo anche un po’, divertiamoci e perché no, guardiamo una bella storia alla tivù sdolcinata e caramellata.

Il 2010 è arrivato, già lo sento. Sta bussando alla porta più forte di dieci Babbo Natale messi insieme, lo immagino carico di eventi, pieno, cicciotto, sarà per il suo numero paro e un po’ grassottello, ricco di zeri. Lo voglio idealizzare come un anno di attesa per risalire la china, dove tante persone potranno finalmente tirare via quel sospiro di sollievo tanto atteso e se è vero che questa crisi del globo durerà ancora, allora rimbocchiamoci le mani perché l’anno giusto arriverà. Si deve solo aspettare, ma non con le mani in mano, bisogna creare, ingegnarsi, divertirsi, studiare, lavorare, darsi da fare.

Nell’insieme dei numeri pari, vorrei vedere una televisione più attenta ai giovani, un sistema televisivo meno competitivo cattivo e agguerrito tra le diverse famiglie Rai, Mediaset e SKY, ma un insieme che possa portare allo spettatore l’opportunità di una ricca scelta. Quella scelta che possa riaccendere in tanti Italiani la voglia di vedere una trasmissione e cambiare canale rendendoli soddisfatti. Chissà se la tivù urlata, chiassosa, maleducata o ineducata riuscirà a trovare la sua strada in mezzo al bosco per poi perdere la sue tracce.

Quanto mi piacerebbe che da quel bosco, magari da una stradina di montagna, possa riapparire la tv dei ragazzi, un quiz divertente e senza aspettative o un bel varietà, di come non ce ne sono da tanti anni. In modo tale da far vedere ai più grandi Maestri della Televisione Italiana, come Walter Chiari, Enzo Tortora, Corrado o Mike Bongiorno che la tivù del 2010 ha soprattutto imparato tanto dai loro egregi insegnamenti e che ci mancano tanto. Così voglio salutare il 2009, un anno forse, da non annoverare tra i migliori, ma che ci ha fatto riflettere sicuramente più di tanti altri.

BUON ANNO A TUTTI VOI e stringete i denti!

Cresci con Riccardo continua…

4 commenti su “Riccardo Cresci: arriviamo 2010! Ecco l’anno televisivo che vorrei…”

  1. Però è bellissima l’immagine che hai creato del Natale. Esattamente così!
    Speriamo tu abbia ragione per questo 2010 anche io non ne posso più-
    I maestri ci mancano tanto ma guardano da lassù.
    Buon anno a te!! 🙂

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