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Riccardo Cresci: Italia’s got talent e il talento di Mr. Simone Annicchiarico

Ottavo appuntamento con le riflessioni di Riccardo Cresci, volto giovane, noto al pubblico di Sky Tg 24, riguardanti la televisione italiana.

L’Italia ha talento? Non può non far successo un programma televisivo unicamente strutturato ed ideato sulle capacità e velleità artistiche delle persone e soprattutto se si parla della nostra Nazione. Italia’s got talent: così è nominata la trasmissione numero zero, al via questa sera su Canale 5, con tre giudici d’eccezione, due dei quali, Maria De Filippi e Gerry Scotti, il Re e la Regina della televisione commerciale.

Sembra già una grande vittoria annunciata, le basi ci sono proprio tutte. A prescindere dagli ascolti stellari mietuti in tanti Paesi del mondo e non ultima la Gran Bretagna. Chi fa capolino però come presentatore di questo evento Italiano, non saranno “gli insoliti ignoti” che padroneggiano le scene avanti e dietro nel palinsesto Rai o Mediaset, ma un volto quasi nuovo.

Nuovo?? Qualcuno ha usato il vocabolo nuovo?? Attenzione, non ci credo, qualcosa si sta muovendo, le ragnatele nell’armadio sono state tolte, l’acqua ai fiori è stata cambiata, abbiamo aperto tutte le finestre per far entrare aria più fresca e ripulito una valigia con tanti sogni dentro.

La stessa valigia dei sogni che Simone Annicchiarico conduce con bravura, spirito ed ironia su La 7. Dirò la verità, non ho collegato il personaggio televisivo proprio al volo, ho dovuto digitare il suo nome per trovare su tutti i motori di ricerca delle vere e proprie piacevoli sorprese. Ho visto il suo programma distrattamente un paio di volte e quello che mi aveva incuriosito era proprio il suo fare un po’ sopra le righe, di chi non si riesce a prendere troppo sul serio, ma di chi conserva nel Dna un talento vero e proprio.

Non mi è mai piaciuto accomunare i figli con i genitori anche perché il più delle volte viaggiano su binari totalmente diversi, su mondi paralleli, su mari distanti, ma in questo caso il sangue che scorre nelle vene di Simone, è un sangue di chi ha lavorato nello spettacolo e nella televisione per tanti anni, un papà di nome Walter Chiari.

La figura di Walter Chiari non l’ho avuta mai molto ben definita e presente nella mia mente, è andato via quando avevo solo otto anni e mi sono perso tutte le tappe fondamentali del suo operato che ogni tanto vedo rivivere su canali tematici o in trasmissioni che ne trasmettono piccoli frammenti. Sono briciole, calcinacci impolverati, avrei preferito viverli in prima persona quei momenti e sintonizzarmi con milioni di Italiani il sabato sera, aspettando Canzonissima, Mina e Paolo Panelli oppure rivivere i successi di “Studio Uno”.

Chiari viene ricordato come un intrattenitore generoso, buono, attento, divertente, ma a volte sregolato e un po’ fuori dagli schemi per quei tempi. Si potrebbe dipingere come un vero “entertainer” dei giorni d’oggi catapultato indietro di cinquant’anni. Un mattatore televisivo che tanto ha fatto parlare di sé, nel bene o nel male, tanti fatti spiacevoli infatti hanno riguardato gli ultimi decenni della sua vita inarrestabile. Diamo tanto onore così, ad un figlio che mai ha desiderato apparire a tutti i costi, pur nutrendo dentro il sentimento di provare e mettersi in gioco come nuovo conduttore televisivo o attore.

L’Italia però il dito lo punta troppo spesso e anche molto bene, ‘essere il figlio di’ non aiuta quasi mai, anzi, è una rincorsa continua nel riuscire a smascherarsi dall’idea che il pubblico immagina già in partenza di te.

Aspettative non ce ne devono essere, ognuno è differente e se è vero che il talento sarà il comun denominatore della nuova scommessa di Canale 5, allora apriamo i portoni, spalanchiamo i cancelli! Finalmente bussa alle nostre case qualcosa di velatamente nuovo ed originale, la scelta di un conduttore estroso, brillante, simpatico e distinto non credo sia stata fatta a caso.

L’idea che si ha, quando si vede per la prima volta Simone Annicchiarico, è quella del bravo ragazzo, con tanti bagagli dietro che forse l’hanno fatto crescere anche un po’ troppo in fretta rispetto ai suoi coetanei. Una personalità eccentrica che non bisogna paragonare a nessuno, ma che non toglie a chiunque la possibilità di ricordare e di far rivivere nel suo sguardo, le gesta di un vero padrone televisivo che per tanti anni ha accompagnato Italiani e non solo.

Se questo dovesse essere l’inizio di un nuovo cammino, tifiamo tutti per Simone. Perché una prima serata ad un ragazzo di 39 anni, nel 2010, in Italia, ormai è diventato un vero lusso per pochi eletti presentatori.

Ed ora, talenti Italiani, tutti sull’attenti, siamo qui in attesa, è ora di far vedere quello che sappiamo fare.

Cresci con Riccardo continua…

8 commenti su “Riccardo Cresci: Italia’s got talent e il talento di Mr. Simone Annicchiarico”

  1. Sarà un successo! Deve esserlo per forza. Spazio ai più o meno giovani, ha una grande responsabilità questo Simone.Il programma sembra bello dalle descrizioni!

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  2. questo programma fa anche emozionare! Ma i veri protagonisti sono i giudici altro che Simone Annicchiarico l’eccezione!!!! Si potrebbe eliminare la figura del conduttore tranquillamente. Tutta l’attenzione è data a Maria De Filippi e Gerry Scotti. Speriamo possa essere l’eccezione veramente questo tipo.

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  3. sisi…tutte le cose (ovviamente positive) su simone sono giustissime ma…bisogna anke dire che lui è veramente un bonazzo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    XD

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