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Come il coronavirus danneggia anche l’industria del cinema

Il coronavirus è l’argomento del giorno, se non quello del secolo, indubbiamente verrà scritto nelle pagine dei libri come uno degli eventi d’isteria di massa più dannosi della storia.

L’immagine qui sopra rappresenta pienamente quello che sta vivendo il cinema in questi giorni. Nella confusione generata dall’emergenza sanitaria molti cinema sono stati chiusi, altri restano semideserti a causa della paura e tutto questo sta intaccando chiaramente l’industria. Io stesso mi son ritrovato il cinema chiuso, nonostante la mia città fosse totalmente estranea a casi di corona e mi trovi ben lontano dalle Regioni focolari.

Chiusi anche i teatri

Quindi non sono solo le scuole ad essere chiuse, ma anche luoghi di ritrovo, seppure molte attività, uffici e centri commerciali siano ancora largamente aperti al pubblico. A che scopo quindi chiudere i teatri ed i cinema? Non è già un settore in crisi questo? Con l’avvento dello streaming casalingo ed il poco tempo che le persone hanno per andare al cinema, c’era davvero bisogno di infliggere ancora su un settore che si mantiene grazie alle produzioni americane di larga scala?

Questo non ha impedito comunque al Premier Conte di firmare il decreto che recita quanto segue

Sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro

Le attività citate sono dunque rimandate al 16 Marzo, come se in quella data tutto finisca e si possa stare tranquilli. Invece no, sarà sempre lo stesso e questa altro non è che la riprova che il Governo non sa quali pesci prendere. Le misure di prevenzione sono al minimo, la quarantena non viene rispettata e si chiudono attività inutilmente anche se il pericolo e minimo.

La zona rossa rappresentata dalle regioni di Lombardia e Veneto è sicuramente la più colpita, ma con questo decreto la chiusura si è man mano estesa a tutte le regioni, fino ad arrivare alla Campania dove, appunto, sono stati sospesi anche gli eventi teatrali. Fa discutere poi la notizia che all’evento di Elettra Lamborghini in un centro commerciale erano presenti molti bambini accompagnati da genitori.

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