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Fabio Fazio e le anticipazioni sul Festival 2014

Dopo il successo della prima puntata di Che tempo che fa, Fabio Fazio non si lascia prendere dall’entusiasmo ed è già subito pronto ad organizzare il Festival di Sanremo. Ecco qualche anticipazione:

Intervistato dal settimanale Tv, Sorrisi e Canzoni, Fabio Fazio ammette di non essere per nulla ansioso per questa ennesima conduzione.

 

Perché la parola Sanremo di solito mette un’ansia pazzesca a chi deve organizzare il Festival.
«Invece sono molto più rilassato. La logica, dopo il successo dello scorso anno, avrebbe suggerito di non rifarlo. Ma faccio questo “lavoro” (metti tra virgolette lavoro, Aldo) con l’atteggiamento di un pilota di Formula 1. Non è che siccome ha vinto una corsa smette di partecipare, no? E inoltre ho il vantaggio di… confrontarmi con me stesso. Non saranno quei punti in più o in meno di Auditel a cambiarmi la vita».

Allora cominciamo a parlare di Sanremo. Mancano «solo» 150 giorni.
«Guarda, ieri a Roma ho fatto la prima riunione, non è che ne so molto…».

Se non ne sai qualcosa tu…
«Vabbè, prima di tutto, neanche a dirlo, con me ci sarà Luciana Littizzetto. Anzi, la sto aspettando, fra poco dovrebbe arrivare qui».

L’anno scorso ci avete fatto divertire moltissimo. Ma non mi basta. Altre novità?
«Nei primi giorni del 2014 la televisione italiana compirà 60 anni. Ecco, il Festival sarà l’occasione per fare una grande festa di compleanno alla tv».

Ahia, rischiamo l’ormai onnipresente effetto-nostalgia?
«No, sarà una festa di compleanno, mica si è nostalgici quando si festeggia il compleanno. Si è allegri. E io vorrei trasmettere allegria e leggerezza. Senza dimenticare la consapevolezza dei tempi in cui stiamo vivendo».

 

Hai già qualche nome di cantante in gara tra i big?
«No, non ancora, te l’ho detto, abbiamo fatto la prima riunione ieri… Però…».

Però?
«Ho un’idea per la serata del venerdì: abbattere il muro tra il Festival e il Club Tenco».

Che muro?
«Il Club Tenco è nato in antitesi al Festival, per dare spazio alla canzone d’autore, quella che “invece” a Sanremo non ci andava perché lì c’erano solo le canzonette popolari. Oggi questa separazione non esiste più. È roba vecchia. Così dedicheremo una serata ai nostri grandi cantautori, coi loro capolavori rivisitati dai cantanti in gara».

Resta la regola che ciascun big presenta due canzoni e il pubblico ne elimina una?
«Sì, ha funzionato».

Jovanotti ci sarà?
«Non credo. Sarebbe bello, ma ha deciso di tornare a New York per un po’ di tempo. E per me deve venire a Sanremo solo se è felice di farlo».

Ti preparerai rivedendo il Festival dello scorso anno?
«No. Io non mi rivedo mai, a casa ho pochissime cose registrate. Lo scorso anno mi sono sorpreso a “guardare Sanremo” da dietro le quinte: in certi momenti assistevo allo spettacolo come uno spettatore. Ma dopo ogni show mi succede una cosa strana».

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