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Questa sera a Quarto Grado parla Rocco Parolisi

Questa sera, su Rete 4, andrà in onda una nuova puntata di Quarto Grado. Si parlerà anche di Salvatore Parolisi, attraverso un’intervista rilasciata dal fratello.

«Forse Salvatore sa qualcosa, ma non parla. Viene da chiedersi: “Ma se fosse stato minacciato da qualcuno e per timore lo tenesse nascosto?”». Rocco Parolisi, dopo due anni di silenzio, torma a parlare della vicenda che vede coinvolto il fratello Salvatore e lo fa a “Quarto Grado”, con un’intervista telefonica rilasciata a Gianluigi Nuzzi.

«Noi non sappiamo quello che è successo», prosegue Rocco Parolisi, ma se avessimo una pista alternativa, l’avremmo fornita agli inquirenti. Vogliamo la verità, perché teniamo alla nostra famiglia e a quella di Melania.».

 

«Escludo l’amore cieco per Melania, ma mio fratello voleva bene al nucleo familiare», prosegue Rocco Parolisi. «Non sapevo che tra loro ci fosse crisi: l’ho scoperto qualche giorno dopo l’accaduto. Sono rimasto male quanto sono venuto a conoscenza della storia parallela e provo rabbia per il fatto che Salvatore non ne abbia informato subito la magistratura.».

«Stando agli atti – e secondo il mio pensiero, Salvatore è innocente – ma è il giudizio di un fratello.». La testimonianza di Rocco Parolisi – in onda in versione integrale, nel corso della puntata di questa sera, venerdì 13 settembre, in prima serata, su Retequattro – continua ricordando l’infanzia e la gioventù dell’ex caporalmaggiore. «Salvatore era un ragazzo tranquillo, un ‘bonaccione’. Non si allontanava mai da casa, giocava nel quartiere.». «Era riflessivo e se gli facevo osservazioni, affinché mantenesse un comportamento più rispettoso, mi ascoltava.».

 

Sulla circostanza per la quale nessun amico abbia mai difeso il fratello, l’agente penitenziario replica: «È vero: ma dobbiamo partire dal presupposto che si è arruolato giovane e ha lasciato nella prima adolescenza tutti i suoi amici (che ora sono sparsi per l’Italia per lavoro). Da quando Salvatore si è arruolato e lavorava per lo Stato, queste amicizie sono venute meno. Gli unici amici che potrebbe avere, sono i commilitoni.»

«Ho parlato con Salvatore due mesi fa» conclude Rocco Parolisi, «era sfiduciato per come sono andate le cose e mi ha detto che è pronto a sostenere la sua innocenza. È un ragazzo testardo e con forza d’animo. Non credo che per lui ci sarà un’altra condanna.».

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