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Pomeriggio Cinque: Barbara D’Urso e il delitto di Novi Ligure

Sono ormai lontani i tempi in cui Barbara D’Urso commetteva un’immensa gaffe, difendendo a spada tratta la Sabrina Misseri che finì successivamente in carcere con l’accusa di aver ucciso Sarah Scazzi, la cuginetta quattordicenne. La conduttrice partenopea, sempre schierata dalla parte della giustizia, adesso chiede a gran voce che i colpevoli abbiano la loro giusta punizione.

Il delitto più chiacchierato delle ultime settimane non è roba fresca, si tratta di quello di Novi Ligure, avvenuto ben dieci anni fa, quando Erika ed Omar uccisero la madre e il fratellino della ragazza a coltellate. Dieci anni non sono pochi, forse, per uno che li trascorre in carcere, ma passano diversamente per chi vuole giustizia.

In tv tutti si sono accaparrati il meglio che potevano: la Panicucci ha ospitato la fidanzata di Omar, uscito da poco e lo stesso Omar è stato ospite a Matrix, Barbara D’Urso  a Pomeriggio Cinque s’è dovuta “accontentare” della compagna di cella di Erika, che molto presto sarà fuori e l’opinione pubblica non è propriamente favorevole alla cosa.

Francesca, questo il nome dell’ex detenuta, ha solo buone parole da spendere nei confronti della sua “Castora“, così chiama Erika. La ragazza è pronta a ricostruirsi una vita e guarda con entusiasmo al giorno in cui uscirà, ma non sarà facile, per lei, dover affrontare le dita puntate della gente, perché tutti sanno. In studio, la D’Urso legge le lettere della ragazza, che all’amica raccontava delle sue giornate, dell’amore del padre che ha deciso di non abbandonarla, accompagnandole sempre con dei disegni.

Ed ecco che Barbara D’Urso sfoggia la sua “faccia da delitto“, l’espressione standard che utilizza in determinate occasioni, un misto tra compassione, dolore ed indignazione, mentre continua a correggere Francesca, che quasi parla dell’ex compagna di cella come fosse una santa. “Noi persone semplici” dice la D’Urso, che ama coinvolgere il suo popolo di creduloni “vogliamo giustizia” e pertanto è giusto che chi ha commesso dei reati venga punito e una volta fuori si trascini il peso dei suoi sbagli, senza che si dimentichi, soprattutto quando c’è di mezzo l’orrore di un delitto del genere. E il popolo di Barbarella applaude, dimenticando con piacere e spensieratezza il giorno in cui disse “Sabrina è innocente” e chiedeva giustizia anche per lei. Che sia innocente oppure no, questo ancora non si sa, ma badiamo bene a non prendere ogni parola della conduttrice come una legge divina.

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