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Le 10 cose più trash della tv digitale

L’avvento della tv digitale ha cambiato tutte le nostre prospettive, ha aperto nuove possibilità allo spettatore, raddoppiando la velocità di movimento del pollice sui tasti del telecomando, siamo in una nuova fase evolutiva del pollice opponibile. Da Real Time a Cielo, passando per Vero tv, diamo un’occhiata alle dieci cose più trash che il mondo del digitale ha da offrirci.

Scelta ardua anche in questo campo, le proposte sono così tante che stilare una top ten è stato molto faticoso che nemmeno una puntata di Obesi – Un anno per rinascere. Dall’ultima alla prima posizione, ecco ciò che di più trash ha da offrirvi il mondo della tv digitale.

 10) Le repliche di Uomini e Donne e i reality USA riciclati

Volete diventare un membro della famiglia Hilton, ragazze da Charm School e raffinare il vostro aspetto e il vostro comportamento? Basta guardare La5 che, dopo un’ondata di serie tv trite e ritrite e film strappalacrime per donne sull’orlo di una crisi di nervi, vi regala il peggio del peggio dei reality statunitensi. Ragazze che provengono dal ghetto e vogliono dare una svolta alla loro vita e nel frattempo si strappano reciprocamente le extension, oppure, se proprio non avete sonno, intorno alle 23 potete rivedere le fantastiche puntate di Uomini e Donne. Paura di crisi d’astinenza nel fine settimana? No way, c’è Uomini e Donne Story, che ripercorre le storie più belle (e più trash) della trasmissione.

 9) Scelta accurata ed originale dei film

Cambiando canale avete beccato un film che vi piace tantissimo o che avreste tanto voluto vedere, ma solo sul finale? Niente paura, perché sui canali digitali i film sono sempre quelli. In una settimana ti ritrovi Donnie Brasco dappertutto, Al Pacino è diventato il tuo coinquilino e De Niro dallo specchio ti chiede se stai parlando con lui; non parliamo poi de La moglie dell’astronauta, che uno la sera pensa di rilassarsi per bene sul divano e vedere qualcosa di nuovo con tutti i canali che ha a disposizione e invece niente. Insomma, se pensate che non ripassi un altro treno, sul digitale è tutta un’altra storia: passa sempre lo stesso.

 8) Le chiacchierate tra vip e pseudo-vip su Vero Tv

Canale emergente e sempre in crescita, Vero Tv offre valanghe di chiacchiere con Laura Freddi, Margherita Zanatta e Gaspare e Zuzzurro. Come concludere malamente una carriera di successi, per quanto riguarda l’ultima coppia ovviamente. Tra Davide Maggio e Francesca Cipriani, è un tripudio di divagazioni filosofiche sugli ex concorrenti dei reality, coppie vip che scoppiano e gravidanze vere o presunte. Se vi mancano le tensioni e il divertimento del Tg4, potete rimediare e seguire anche la rubrica di Emilio Fede, imperdibile.

 7) Matrimoni, matrimoni, matrimoni e lezioni di make-up

Una sposa deve essere perfetta il giorno del suo matrimonio: dopo i reality sulle spose che impazziscono perché non trovano il vestito dei loro sogni, tutte le trasmissioni televisive hanno deciso di dedicare un piccolo spazio a questa fondamentale tematica. Da Abito da Sposa cercasi a Non ditelo alla sposa, tra damigelle, bouquet e Matrimoni Gipsy, la scelta è davvero vasta e la migliore per spettatori masochisti, perfino la Parodi e la Toffanin hanno deciso di parlarne. Tra un programma e l’altro vi ritrovate Enzo Miccio che con la sua dizione perfettamente raffinata tanto quanto irritante gira come una trottola per l’Italia per organizzare matrimoni da favola: immancabili i termini in francese che potrebbe aver inventato di sana pianta. E il trucco, Clio make-up ha rivoluzionato il mondo dell’estetica, da New York con furore, vi insegna il modo più veloce per diventare dei perfetti pagliacci: quintali di blush sulle guance e piume colorate sugli occhi, perline e colori sgargianti, siete pronte per il Carnevale di Clio Rio.

 6) Lezioni d’abbigliamento con Enzo e Carla

Tra tutti i programmi che danno lezioni su come abbigliarsi, Enzo e Carla meritano la pole position. Credo di aver visto poche persone così fastidiose in tutta la mia vita: alla ricerca dei personaggi più sfigati per le vie di Milano e non solo, sono pronti a rivoluzionarti il guardaroba a suon di improperi. L’errore più grande che si possa commettere nella vita, è prestare ascolto sul look a due personaggi che si vestono in maniera improbabile: guantini di pelle e completi dai colori sgargianti, scarpe verniciate e testa lucidata, lui; ampie gonne e tacchi vertiginosi, capelli bianchi che nemmeno Crudelia (ah no, quella è Paola Marella) e tanti versi di stizza contro i poveri mortali che non comprendono il buon gusto. Come se loro ne avessero. Che poi ti ritrovi Enzo Miccio che ti dice di non mangiare altrimenti il vestito non ti sta bene, mentre nel programma successivo ti insegnano anche come cucinare un rinoceronte in casseruola con contorno di datteri e acacia. Ma poi, come vi viene in mente di far venire Carla Gozzi in casa vostra ad etichettarvi l’armadio?

 5) Gli insulti di Flavio Briatore

Flavio Briatore quando cerca personale da assumere lo mette alla prova duramente. Un po’ come le rockstar, che devono abituarsi al lancio di uova e oggetti non identificati sul palco mentre si esibiscono, chi lavora per Briatore deve abituarsi a sentirsi una capra ed incapace in ogni situazione. Un respiro di sollievo quando l’indice del boss punta verso l’alto, ed un minuto di silenzio per tutti i concorrenti emotivamente ed irreversibilmente devastati dal suo “Sei fuori!“.

 4) Programmi di cucina come se non ci fosse un domani

Masterchef lo trovate in tutte le salse: per bambini, per italiani, per australiani, per inglesi, manca la versione per celiaci e poi siamo al completo. Gordon Ramsay gira il mondo per insultare i cuochi inferiori a lui, Simone Rugiati insulta in italiano, Alessandro Borghese sfida le famiglie a cucinare meglio di lui ed ogni tanto insieme ad altri due suoi amici, va a casa della gente per far sapere loro se sono capaci di intrattenere ospiti a cena. Mentre nel mondo aumenta l’obesità ed i programmi tra uno chef e l’altro te lo ricordano mostrandoti gente enorme ed affaticata che sogna di dimagrire, tutti vogliono diventare cuochi e si improvvisano tali (vedi Benedetta Parodi), ma i bambini, poveretti, li vogliamo lasciare stare? Assolutamente no, piuttosto chiamiamo i rinforzi: se prima c’era Buddy che faceva le torte e storpiava le ricette italiane spacciandole per prelibatezze della migliore tradizione, adesso ci sono torte di cioccolato, cascate di cioccolato e dolcetti di ogni genere. Col Natale alle porte, il diabete sotto l’albero è una certezza.

 3) Paint your life

Per quanto tempo ancora Barbara Gulienetti riuscirà a sorridere mentre ci mostrerà come costruire oggetti improponibili? Paint your life ha sollecitato la creatività degli spettatori, si può fare arte con qualunque cosa. Il precursore di questo programma è stato Giovanni Muciaccia con i suoi Art Attack, ma in quanto ad abuso di colla vinilica, la Gulienetti è ben più avanti. Cosa capita di vedere nel programma: come trasformare una sedia in una lampada da soggiorno utilizzando la sola forza del pensiero, come riciclare un materasso trasformandolo in un sedile per auto di lusso, come rendere più bello e vivace il salotto di casa rinchiudendovi dentro venti bambini prelevati da una scuola materna, armati di vernice.

 2) Non sapevo di essere incinta

Panico: da quando esiste questo programma, ho deciso di seguire la terapia dei test di gravidanza, uno al giorno per fugare ogni dubbio, anche quelli privi di fondamento. Da un momento all’altro potrei scoprire di essere incinta, ritrovarmi in cucina a preparare un uovo alla coque e trovarmi un pargolo piagnucolante per terra, senza sapere come ci sia arrivato, magari inciamparci su mentre preparo il caffè. Non sapevo di essere incinta è la trasmissione più horror che il mondo del digitale abbia mai ideato insieme a 24 ore in sala parto. Se nelle settimane natalizie qualcuna di voi dovesse mangiare grandi quantità di dolci e cotechino, a gennaio potrebbe ritrovarsi con qualche chilo in più… ma siamo sicuri che sia stato il cotechino?

 1) Malattie imbarazzanti, accumulatori e pazzi per la spesa

I programmi sulle malattie sono più imbarazzanti delle malattie stesse. Ditemi se nella vostra vita avete mai incontrato un medico entusiasta di trovarvi una verruca immensa sulla fronte o la schiena pelosa come quella di un gorilla di montagna? No, solo quelli di Malattie imbarazzanti sono felici del fatto che tu sia la persona più sudata del mondo o che i tuoi denti siano tutti neri e mezzi rotti per colpa della cocacola. Se poi non dovesse bastare rendere divertenti le malattie, pensate a Sepolti in casa e a quanto sia carino vivere in discariche domestiche, chi è capace di seguirne un’intera puntata o stagione? Cosa c’è di interessante in tutto questo? Qui si parla di programmi costruiti sul dolore ed i problemi della gente, e di allegri omini che mostrano le loro parti più intime alle telecamere, con quella parvenza di pixelatura che ti illudi di non vedere niente, e invece si vede tutto, ma proprio tutto. Poi ci sono i pazzi che accumulano coupon per fare la spesa in vista dell’Apocalisse, che hanno le cantine e le stanze di casa che sembrano supermarket e sono felici. La felicità è soggettiva, dopotutto. E al peggio non c’è mai fine, questa top ten ne è la prova.

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