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TLC: il canale che doveva educare. E’ ancora così?

 Tra critica e appoggio oggi parleremo del network americanoTLC. Molti non sanno che queste lettere stanno per The Learning Channel e che quindi lo scopo principale del canale sia quello di educare il proprio pubblico che ultimamente si sta chiedendo: che fine ha fatto questo buon proposito?

Ultimamente, infatti, sono trasmessi programmi che parlano di famiglie allargate, bambine che gareggiano a concorsi di bellezza per diventare reginette e l’ultimo annunciato Sarah Palin’s Alaska (la famosa candidata alla presidenziali americane) e, in virtù di questi cambiamenti, alcuni si sono chiesti come mai il canale abbia abbandonato la sua originale missione di informazione ed educazione.

The Learning Channel cominciò il suo proposito educativo con programmi che venivano mostrati nelle scuole, cosa che oggi non è di certo possibile con una programmazione del genere.

Questo è stato il commento di Ross K. Bagwell Sr., il quale Ross Television Productions lavorò con il network nei primi giorni della sua messa in onda e che produsse programmi come Trading Spaces.

The Learning Channel fu fondato nel 1980 per poi diventare parte nel 1991 di Discovery Channel che aumentò la sua programmazione con spettacoli per bambini, tant’è che presto divenne il canale per la famiglia. Col passare del tempo, e con le imminenti richieste da parte dei dirigenti di aumentarne l’odience, perse questo titolo, almeno così dicono molti critici giornalistici ed esperti di marketing che vedono ad oggi una situazione di non ritorno per TLC.

Per chi invece crede nel network la situazione non è così tragica, anzi la nuova programmazione è in grado di coprire più fasce di telespettatori e di dar loro la scelta di poter seguire il programma che preferisce, questo è sinonimo di libertà.

Che dire? Il futuro di TLC è nelle mani del pubblico sovrano, solo lui potrà decidere quali delle due fazioni ha ragione e cosa può funzionare o meno… al pubblico la parola.

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