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Perché nella cultura italiana il cinema gioca un ruolo così importante

I film sono un modo per stare insieme e per trascorrere del tempo in compagnia degli amici. A chi di noi non piace sdraiarsi sul divano la sera e guardare un bel film? Tra chi fa le maratone e chi si distrae con i casino online, tutti abbiamo sentito nominare i grandi registi italiani e anche gli attori che sono passati alla storia.

Un’identità che è radicata profondamente nel nostro Paese

Diciamo che il cinema è come se riuscisse a rispondere alle nostre domande più profonde. Le storie ci aiutano a capire il presente, il passato e anche il futuro grazie a personaggi nei quali ci possiamo immedesimare e con i quali possiamo sognare. Non è solo una forma di intrattenimento, è anche apprendimento e sensibilità. Nel 2024 gli italiani hanno comprato circa 70 milioni di biglietti, circa 494 milioni di euro di incassi totali. Beh, decisamente non stiamo parlando di un settore di nicchia! Poi ci sono i riconoscimenti, quest’anno il David di Donatello ha premiato Vermiglio di Maura Delpero come miglior film, un grande successo che conferma il prestigio degli autori italiani. C’è da dire che sono davvero tanti i registi del nostro Paese che hanno fatto la storia.

Festival, sale e studi: un ecosistema vivo

Ogni settembre, Venezia diventa una vetrina mondiale. Quest’anno il Leone d’oro è andato a Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch. Quando un festival di casa nostra detta l’agenda globale, il pubblico italiano si sente parte di una conversazione più grande. Dietro le quinte, Cinecittà sta vivendo una stagione di rilancio strutturale. Il piano industriale 2025-2029 punta a +60% di capacità produttiva, nuovi teatri di posa e un cambio di passo sulla sostenibilità e sulle competenze, con l’obiettivo di quasi raddoppiare i ricavi entro il 2029. Per quanto riguarda le politiche pubbliche, il tax credit (fino al 40% a seconda dei casi) resta un pilastro per far girare l’industria e competere in Europa. Nel complesso, l’interesse tiene, complice l’offerta di titoli italiani e internazionali che arrivano in modo più regolare rispetto agli anni delle interruzioni produttive.

Un linguaggio che cambia con noi

I temi si aggiornano (lavoro, migrazioni, ambiente, corpi e identità), i formati si mescolano, le piattaforme moltiplicano le strade per scoprire film nuovi e recuperare i classici. Nel frattempo, le figure professionali si espandono: non solo registi e attori, ma sceneggiatori, montatori, tecnici del suono, costumisti, operatori VFX. Poi ci sono i festival che ci permettono di capire che cosa sta per arrivare in sala e quali tendenze stiano segnando l’immaginario. Vedere un autore americano come Jarmusch vincere a Venezia mentre un attore italiano raccoglie premi importanti racconta bene l’incrocio continuo tra sguardi locali e traiettorie globali. Oggi le nostre attenzioni si muovono tra schermi diversi e il cinema continua a ritagliarsi il suo spazio perché offre qualcosa che gli altri schermi non danno. Quindi, tra una partita a calcetto, una chat con gli amici e qualche minuto sulle slot online, sembra proprio che i film continueranno a far parte delle nostra vita ancora per un bel po’. Per ora, non sono nate alternativa in grado di scardinare il fascino e la cultura che caratterizza il cinema.

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