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Hulu il temibile avversario di You Tube

In vista delle vacanze estive, con obiettivo per molti di voi proprio le località d’oltre oceano, non potevamo esimerci dal segnalarvi nella consueta rubrica dedicata alle web tv, un sito di chiara connotazione americana carico carico di video relativi a film e telefilm: You Tube! Potrebbe dire qualcuno, in realtà si tratta di un progetto molto simile, trattasi di Hulu l’astro nascente in fatto di streaming video, divenuto nel giro di un anno una piacevole realtà con i suoi 42 milioni di visitatori mensili.

Nota stonata in tutto questo, l’impossibilità al momento per gli utenti italiani di poter accedere a Hulu disponibile per i soli Ip statunitensi, ma considerata la portata e il successo del marchio confidiamo in una prossima apertura alla rete europea. Come buona parte delle proposte che compaiono sul web, Hulu muove i primi passi in sordina nel marzo del 2007, la società che ha come amministratore delegato Jason Kilar, pianifica con AOL, MSN, MySpace e Yahoo! la distribuzione della propria offerta. Il nome Hulu proviene dal cinese mandarino e significa letteralmente “zucca”, esiste anche un secondo significato che indica “interattività”, talmente calzante con l’obiettivo del progetto da essere considerato quello più idoneo.

Nell’agosto del 2007 inizia una lunga fase di sperimentazione che culmina il 12 marzo del 2008 nel lancio della piattaforma web Hulu con alle spalle due colossi come la NBC e la Newcorp di Rupert Murdoch ovvero i canali Fox, a disposizione dell’utente una immensa library di programmi televisivi, proposti per intero o in parte gratuitamente. Caratteristica fondamentale di Hulu, la possibilità di modificare i video condividendoli anche su altre comunità online.

Il successo del marchio diviene inarrestabile: al momento Hulu offre più di 400 programmi televisivi , relativi a network del calibro di Comedy Central, PBS, USA Network, Bravo, Fuel TV, FX, SPEED Channel, Sci Fi, Style, Sundance, E!, G4, Versus and Oxygen e di recente anche la Disney ha stretto un accordo, l’offerta comprende anche produzioni cinematografiche di noti marchi come Universal Pictures, 20th Century Fox, MGM, Sony Pictures, talmente appetibile per gli investitori pubblicitari al punto che presto potrebbe mettere a rischio il primato di You Tube, almeno negli Stati Uniti.

C’è da dire che il numero di video in streaming di Hulu, tra l’altro della durata anche di 30 minuti, circa 400 milioni al momento è ben lungi dall’eguagliare i 5,9 miliardi diffusi da You Tube disponibile in tutto il mondo, ma in un futuro neanche troppo lontano i delicati equilibri della rete potrebbero essere sconvolti.

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