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Ricomincio da qui…potevi anche evitare.

Neppure col nuovo anno alcune trasmissioni si riescono a rimuovere dal palinsesto televisivo, più resistenti della gramigna e di un politico alla propria poltrona.

Uno degli esempi più lampanti della mia critica è sicuramente Ricomincio Da qui, talk show firmato Magnolia, condotto dal lunedì al venerdì da Alda D’Eusanio solitamente alle 15.50 su Rai2.

Ricomincio da qui vorrebbe poter aiutare il telespettatore a risolvere i propri problemi attraverso il ragionamento, fatto dagli esperti e da Alda, sugli ospiti che puntata dopo puntata vanno in trasmissione a raccontare le loro storie travagliate.


Premesso che l’unica cosa positiva sembra essere la veridicità delle vicende narrate, a differenza di quelle inventate, smascherate in passato (Al posto tuo), non può bastare questa nota positiva per decidere si seguire il programma.
Questi i temi trattati, (direttamente dal sito del programma). Vi lascio un minuto per pensarci e valutare se possono interessarvi (Non so voi, ma io i miei panni preferisco lavarli a casa mia):

Non riesci a comunicare con i tuoi figli?
Sei anziano e hai paura di essere abbandonato?
Il tuo matrimonio non funziona e non riesci a capire il perché?
Non riesci ad accettarti fisicamente?
Non vai d’accordo con qualcuno in famiglia?
Avresti voglia di cambiare qualcosa?

Che novità! Comunque, non sopporto la nuova D’Eusanio (che dice di volersi ispirare a Oprah Winfrey), che sembra la professoressa buona delle superiori, quella che ascoltava i tuoi problemi come se fosse un misto di mamma e amica, non sopporto la musichetta distensiva che accompagna tutto il colloquio conduttore ospite durante la trasmissione, non mi piace l’inquadratura altezza occhi lucido, che farà audience quanto cattivo gusto, mi infastidisce il pubblico che dice banalità. Se non si è capito, trovo la trasmissione brutta, lenta e vecchia.

Mi si potrà obiettare che è per lo meno una trasmissione utile in mezzo ad un mare di Reality e di gente che urla. Niente di più giusto, però c’è modo e modo di raccontare storie: preferirei piuttosto una talk dove veramente la gente parla del più e del meno e si confronta senza nessun intento di colpire lo spettatore con storie ad effetto, strappalacrime e di grande coraggio, piuttosto che queste trovate pseudo psicoterapeutiche.

E’ facile cavalcare l’onda dell’emozione, ma quando si rende pubblica la vita privata di una persona non la si può ridurre in poche decine di minuti di trasmissione, sennò non si approfondisce nulla e si strumentalizza la stessa.

La televisione dei buoni sentimenti, quella di C’è posta per te, de Il treno dei desideri, della D’Eusanio è finita, è passata, è stonata.Le storie son sempre le stesse e anche se i personaggi cambiano è il mezzo di comunicazione che appiattisce il tutto, vista una puntata viste tutte.

Boccio quindi senza appello Ricomincio da qui, che sembra quasi un titolo autobiografico per la conduttrice, lontana mesi dal tubo catodico prima di rilanciarsi con questa esperienza, perché non dà niente a livello di novità, né a livello umano (se non qualche emozione superficiale).

Come dice un adagio, c’è bisogno di fatti non di parole, ma, aggiungo io, se parole devono essere, riguardino altri argomenti e un altro conduttore. Alda mi hai stancato!

8 commenti su “Ricomincio da qui…potevi anche evitare.”

  1. ciao Alda sono una tua spettatrice del programma volevo farti presente che la redazione del tuo programma in data recente ha contattato mia madre per telefono per invitarla in trasmissione per parlare della sua storia ma poi aspettava una seconda telefonata per sapere in quale data sarebbe dovuta venire da voi ma ancora non ha avuto nessuna risposta; tra l’altro ha un grande desiderio di conoscerti di persona e parlare con te. Il suo nominativo è Nicolì Assunta della provincia di Lecce lascio il suo num. di cell. che già avete 3406784381 per darle una risposta.Se è possibile avrebbe bisogno dell’ indirizzo postale della redazione
    per scriverti una lettera perchè lei non è pratica di internet.Spero che la contatterete.

    A presto spero

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