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X Factor: la vittoria agli Aram Quartet

E’ terminata la prima edizione di X Factor su Raidue, la dodicesima e ultima puntata travestita da finale ha decretato, grazie al televoto, come vincitore il gruppo leccese degli Aram Quartet che ha potuto gloriarsi dell’esibizione di Chi (Who), brano appositamente scritto per loro da Morgan e Gaudi e quindi avvalersi del contratto discografico con la Sony Bmg da 300 mila euro. Al secondo posto una brava Giusy Ferreri fino all’ultimo accreditata per la vittoria con Non ti scordar mai di me, dall’autorevole firma di Tiziano Ferro e Roberto Casalino. Ospiti d’eccezione Elio e Irene Grandi.

Singolare la sorte di questa gara canora che forte del successo d’oltre manica partiva con il pronostico di trasmissione staccia-ascolti, rivelatasi invece un mezzo flop per non dire totale, con un media di poco più di due milioni di telespettatori a puntata.

La X riportata in bell’evidenza sul logo del programma ha cominciato fin da subito a pesare a mo’ di incognita sulla sorte dello stesso, causa lo scarso gradimento del pubblico, si è quindi passati dall’entusiasmo iniziale corredato da strisce quotidiane su Raidue ma anche sul canale Sky Vivo a una paventata sospensione anzi tempo, scongiurata da continui spostamenti di palinsesto, che hanno visto X Factor andare in onda di lunedì poi martedì e addirittura la domenica, causa elezioni.


Eppure come viene evidenziato dal numero in edicola di Tv Sorrisi e Canzoni, l’interesse che a poco a poco è montato attorno alla trasmissione non è mai coinciso con un eguale corrispettivo negli ascolti, come se il pubblico preferisse la dialettica del giorno dopo ad un effettiva attenzione al momento della messa in onda: un mistero che non sappiamo spiegarci.

Rispetto ad altre trasmissioni similari X Factor ha avuto l’indubbio merito di non scadere troppo nella polemica fine a se stessa, rimanendo nell’ambito della gara canora, sul cui unico intento si basa l’intera struttura del programma: scoprire nuovi talenti, scovare il fattore X in uno di loro. Obiettivo senz’altro raggiunto: giovani come Luna, Antonio Marino, Ilaria Porceddu o I Cluster, sebbene esclusi dalla finale hanno avuto modo di avere un trampolino di lancio da cui avranno probabilmente dei benefici.

Gli stessi Aram Quartet, vincitori di questa prima edizione, hanno senz’altro meritato l’ambito premio, sebbene, secondo noi, proprio nell’atto finale non abbiamo saputo dare il meglio di se perché appesantiti da un brano scritto da Morgan troppo impegnativo (ispirato a Baudelaire e Orwell), stile anni ’70 e a rischio stecche, come ci è sembrato di percepire nella prima delle due esibizioni. Per fortuna che la presenza delle cover, in cui i concorrenti in gara erano chiamati ad esibirsi insieme al brano inedito, ha fatto in modo che si potesse comunque cogliere la loro bravura.

Onore al merito ai perdenti quindi, ossia a Emanuele Dabbono che ha proposto un brano scritto da lui stesso dal titolo Ci troveranno qui, a Tony Magliello con l’orecchiabile Mi togli il respiro, realizzata da Antonio Galbiati, in odore di plagio e soprattutto alla seconda arrivata Giusy Ferreri con sorprendenti doti vocali a metà tra una moderna Amy Winehouse e una più classica nonché nostrana Patty Pravo.

Ma X Factor è stato soprattutto il programma che ha fatto conoscere al grande pubblico l’immagine schietta e al contempo immediata del “giudice” Mara Maionchi, così vera nell’esprimere disappunto al momento di dover decidere la sorte di uno dei suoi protetti, ma anche così umana nell’abbracciare in preda alle lacrime chi veniva escluso nei provini tenuti per il programma.

I telespettatori e in particolare il pubblico giovane ha mostrato di apprezzare questa lealtà d’animo, anteponendola allo scontato e forse artefatto entusiasmo di una Simona Ventura e alla saccenza musicale, velata dalla presunzione di Morgan, che comunque non ha mai travalicato i confini della decenza, di questo gliene diamo atto. Quanto a Francesco Facchinetti il suo ci è sembrato un ruolo del tutto marginale.

Per concludere la dolente nota del televoto, ma bisogna sempre far pagare la gente? E perchè non far decidere anche ai giudici in sala?. Arrivederci alla prossima edizione.

2 commenti su “X Factor: la vittoria agli Aram Quartet”

  1. Bravi aram quartet…ma doveva vicere EMANUELE!!
    lo conosco personalmente e devo dire che la sua è VERA passione per la musica!! lui è musica!!!
    so quanti sacrifici ha fatto e quante porte chiuse ha trovato per la sua onesta e per il suo altruismo..
    comunque so che diventerà un grande artista! me lo sento troppo!!
    =FORZA EMA= VARAZZE é CON TE!!!!!!!

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