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Attenti al lupo: l’antitodoto a truffe e raggiri

Da ieri sera e per altri 3 Martedì alle 21.00, Rete 4 trasmette un programma utile al cittadino, come Mi manda Raitre, ma incentrato tutto sulle tecniche di furto, truffa e raggiro, affinché lo spettatore da casa possa imparare a difendersi. Ad imparare a tutelarsi da malintenzionati e ladruncoli, in collaborazione con la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, ci pensa Attenti al lupo.

Il programma, condotto da Edoardo Raspelli, giornalista enogastronomico (conduttore domenicale della Melaverde), prestato alla televisione di servizio, si presenta chiaro ed esaustivo (il presentatore spiega, anche se, a differenza da ciò che ha affermato il direttore di rete Giuseppe Feyles (trasmissione fatta con spirito di servizio, pacatezza e un pizzico d’ironia), di ironico non c’è nulla, forse perché a trionfare è il clima di paura che aleggia nello studio, creato da domande che implicitamente contengono già una risposta (“Hai più paura adesso?”, “Tu che hai dei figli e sei diventata nonna non temi…”) e rafforzato dai commenti di Rita Dalla Chiesa, ospite in studio, che dice esplicitamente di sentirsi meno sicuro rispetto al passato e di essere diventata meno garantista.


Nella puntata di ieri sono state ricostruite alcune delle più frequenti modalità di furto d’auto (certe, come quello che consegna la chiave della propria automobile ad una persona pensando che sia il parcheggiatore, veramente incredibili, altre più cruente), descritti i ladri acrobati (quelli che rubano in casa) e i luoghi a rischio (stazioni ferroviarie, metropolitane, supermercati) attraverso la testimonianza di gente comune.

Molto piacevole, per stemperare un po’ quel clima di insicurezza, che si crea sentendo le storie raccontate, la descrizione di alcune vittorie delle forze dell’ordine e lo spazio dedicato alle figure criminali più importanti della nostra epoca. Ieri sera, il protagonista della narrazione è stato Renato Vallanzasca, criminale nato a Milano il 1950, autore di numerose rapine, sequestri, omicidi ed evasioni, condannato a quattro ergastoli e 260 anni di reclusione.

Concludendo: la trasmissione andata già in onda in seconda serata e promossa in prima serata, sfida il lupo, il mondo dell’illegalità, cercando di descriverlo nel migliore dei modi per tutelare soprattutto gli anziani e gli adulti ingenui. Niente da obiettare una volta tanto che c’è qualcosa di utile in televisione, ma il conduttore è più convincente in mezzo a frutta e ortaggi, che mezzo al pubblico in studio.

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