Osamu Dezaki è morto: aveva diretto Lady Oscar, Remì e Lupin III

E’ morto ieri a Tokyo, all’età di 67 anni, per le complicazioni di un tumore ai polmoni, Osamu Dezaki, famoso regista di alcuni cartoni animati giapponesi tra i più famosi al mondo come Lady Oscar, Lupin III e Remì.

Dezaki, nato a Shinagawa il 18 novembre del 1943, dopo aver seguito gli insegnamenti di Osamu Tezuka, negli anni sessanta divenne disegnatore e direttore dell’animazione di alcuni episodi di Astro Boy e Kimba il leone bianco. Nel 1970 l’uomo si dedicò alla regia della trasposizione del manga Rocky Joe. Nel 1972 fonda lo studio di animazione Madhouse. Alla fine degli anni settanta arriva la consacrazione con Remì (1977) e Lady Oscar (1979 dal diciannovesimo episodio). A metà degli anni ottanta lavora anche negli USA dirigendo Mighty Orbots, e Bionic Six. Tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta, infine, cura i cinque speciali di Lupin 3 (Bye Bye Liberty: Scoppia la crisi!, Il mistero delle carte di Hemingway, Ruba il dizionario di Napoleone!, Il tesoro degli zar, All’inseguimento del tesoro di Harimao). Nella sua carriera Osamu dirige anche alcuni film tra i quali Golgo 13, Black Jack – La sindrome di Moira, la trasposizione di Jenny la tennista, Air e Clannad.

Man-Ga su Sky il primo luglio arriva canale dedicato agli anime

Gli appassionati di animazione giapponese dal primo luglio avranno un motivo in più per vivere: sul canale 149 di Sky tra 11 giorni verrà inaugurato Man-Ga, la prima rete totalmente dedicata agli anime.

La programmazione, vecchie serie cult e nuovi anime, di cui alcuni inediti in Italia, si dividerà in specifiche fasce tematiche, come i robottoni, gli sportivi e le comedy (senza censure e con modifiche e correzioni rispetto al passaggio televisivo degli anni 90), tentando così di accontentare appieno i cultori del genere.

Tra le serie cult che si potranno trovare ci sono Astroboy nella versione originaria degli anni ottanta, L’uomo tigre e Rocky Joe (programmate consecutivamente), Nadia – Il mistero della pietra azzurra, Record Of Lodoss War. Tra gli inediti si segnalano Il conte di Montecristo (esperienza sensoriale, in cui l’uso di un gamma infinita di barocche e coloratissime texture computerizzate, unite ad animazione digitale e a sfondi spesso animati in 3D, ne fa un prodotto d’avanguardia) e Chevalier D’Eon.

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Cartoni animati story – 15 – Tutti in campo con Lotti

Chi è il più grande golfista di tutti i tempi? Tiger Woods? No, Lotti!

Un ragazzino, basso e tarchiatello, amante della buona cucina, figlio di una famiglia povera e orfano di padre, dopo un incontro casuale con il golf, scopre di avere qualità inaspettate (lo stesso pensa il suo mentore Kenton) e prova a praticarlo seriamente per poter diventare professionista e sistemare la propria famiglia.

Tutti in campo con Lotti, cartone giapponese creato nel 1984, giunto in Italia tre anni dopo (su Italia1), che Tetsuya Chiba (lo stesso di Rocky Joe) ha tratto dal proprio manga Ashita Tenki ni nare (Speriamo che domani sia sereno), racconta il percorso che porta il ragazzo, da semplice e buffo novellino, celebre per calcolare il rtimo scandendo la parola spaghetti, a campione dei professionisti.