
L’inchiesta – USA: sciopero degli sceneggiatori. Cioè?



Sono passati 18 anni dalla sua uscita, da quando nel 1989, fu campione di incassi, sbancando a sorpresa i botteghini di mezzo mondo. “L’attimo fuggente” è divenuto film-cult per intere generazioni di ragazzi,tanto da essere riproposto periodicamente sul piccolo schermo, a beneficio di chi se ne è innamorato sin dalla prima visione.
Stasera tocca a Rai3 il compito di verificare se, a distanza di quasi un ventennio, il mito regge ancora il confronto con le programmazioni di altre reti.
La storia è ambientata alla fine degli anni ’50 in un rigidissimo collegio maschile (la Welton Academy), in cui regnano Onore, Disciplina e Tradizione. L’arrivo di John Keating, un giovane insegnante di letteratura inglese, sconvolgerà le regole ammuffite della scuola e, attraverso la poesia, infonderà nei ragazzi il valore inestimabile della libertà e dell’anticonformismo.

Paese che vai, usanze che trovi. Nessuno si offenda se diciamo che l’Occidente è un passo avanti rispetto a gran parte del resto del mondo. Tralasciando discorsi di ordine prettamente culturale (non me la sento di dichiararmi “avanti” solo perché vivo in un paese emancipato), non si può certo negare che, a livello tecnologico e di diffusione di beni di consumo, la maggioranza dei paesi orientali non godano dei nostri stessi benefici, nelle grandi e nelle piccole cose.
Un esempio? Forse non tutti sanno che in Oriente le donne non conoscono la classica ceretta per la depilazione ed usano come sostituto una miscela di zucchero, acqua e limone che, portata ad ebollizione, si trasforma in caramello.
Premessa necessaria per spiegare il titolo del film della libanese Nadine Labaki, alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa come regista di un lungometraggio.
“Caramel” si svolge prevalentemente all’interno di un salone di bellezza di Beirut, in cui lavorano fianco a fianco cinque donne con altrettante storie da raccontare. C’è Layle (la stessa Nadine Labaki) che è perdutamente innamorata di un uomo sposato; Nisrine (Yasmine Al Masri) che è in odore di matrimonio e non sa come confessare al futuro sposo che ha perso la verginità; Rima (Joanna Moukarzel) che sogna di vivere liberamente un amore lesbo; Jamale (Gisèle Aouad) impegnata nella lotta quotidiana contro il passare del tempo e gli inevitabili cambiamenti del fisico; infine Rose (Siham Haddad) che ha fatto della sua vita un atto d’amore verso la sorella malata di mente, sacrificando però la felicità personale.