Recensione: Slipstream – Nella mente oscura di H.

Slipstream in gergo informatico è quel termine che indica il procedimento con cui si aggiungono nuove caratteristiche all’interno di un software, mentre in quello letterario indica un genere di narrativa fantastica non facilmente catalogabile per la sua essenza ibrida a metà fra fantascienza e narrativa.
Splipstream – Nella mente oscura di H., dove la H indica l’iniziale di Hopkins, il regista, creatore del soggetto e delle musiche e attore protagonista del film, è tutte e due le suddette definizioni: il film è una storia fantastica, in continuo divenire, dove nulla corrisponde, temporalmente e spazialmente, alla sequenza lineare dei fatti.
Slipstream racconta la storia di uno sceneggiatore, Felix Bonhoeffer, (Anthony Hopkins) che, chiamato a rivedere la sceneggiatura di un B Movie, modificata a piacimento dal regista del film, si trova a vivere sempre in bilico tra la realtà e la fantasia, a convivere con persone e personaggi, fino ad arrivare ad un punto in cui non riesce più a distinguerli.

Weekend al cinema: tornano i film italiani, i fratelli Wachowski e Anthony Hopkins

10 nuove pellicole, di cui ben 6 drammatici e 2 commedie, sbarcano al cinema questo weekend.

Iniziamo a conoscere i film, segnalando il gradito ritorno delle pellicole made in Italy con tre titoli, su tutti Carnera, e annotando la dolorosa assenza, per gli amanti del genere, degli horror.

Tra i titoli stranieri spiccano la trasposizione dei fratelli Wachowski del cartone animato Super auto Match 5, nel loro Speed Racer e il ritorno, anche nei panni di regista, di Anthony Hopkins con il film fantastico Slipstream. Interessanti anche lo storico Mongol e la simpatica commedia con Cameron Diaz, Notte Brava a Las Vegas.

Maggio 2008 al cinema: torna Indiana Jones, arriva Sex in the city

Il mese di maggio si apre prima, causa ponte del primo (addirittura alcuni film escono il 30 Aprile e per questo sono stati segnalati nel mese di Aprile) e propone film attesissimi. Verso fine mese il numero di uscite si dirada e scompaiono i film italiani.

Fra i film stranieri vi segnalo il blockbuster Iron Man, che esce già questo weekend, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, sempre con Harrison Ford e nuovamente diretto da Steven Spielberg e l’esordio al cinema per la squadra di Sex in the city (gli ultimi due presenti al Festival di Cannes)

Fra i film italiani più interessanti di Maggio Gomorra (anch’esso al Festival di Cannes), la commedia giovanile Gli ultimi della classe e Chi nasce tondo, con Valerio Mastrandrea.

Recensione: Mimzy il segreto dell’Universo

Mimzy il segreto dell’universo è un film, che ha almeno tre livelli narrativi distinti. La somma di tutti loro dà al film la sufficienza, ma prendendole separatamente, le storie sono o già viste, o esasperate. Analizziamo le tre possibili trame una ad una.
Per un pubblico di bambini: Emma (Rhiannon Leigh Wryne) e Noah Wilder (Chris O’Neil) sono due fratelli, la prima secchiona, il secondo appassionato di videogiochi. Durante le vacanze di pasqua, vanno con la mamma nella loro casa al lago e trovano dei giocattoli. Quelli, che per l’occhio di un adulto potrebbero sembrare cose insignificanti, per i bambini sono in realtà degli oggetti speciali. Emma trova pure un coniglietto di pezza, Mimzy, con il quale comunica, che le darà una missione da compiere per salvare il mondo.
Per un pubblico adulto: Jo(Joely Richardson) e David (Timothy Hutton) sono i genitori di due figli, Emma e Noah, che sembra non vogliano mai ascoltarli, preferendo stare ore e ore a giocare con i videogiochi o a guardare la televisione. I due giovani genitori, quando scoprono la trasformazione dei figli in geni, senza alcun motivo palese (si scoprirà in seguito che la causa scatenante è un coniglietto di pezza, che è stato progettato nel futuro per ritrovare i valori che salvino l’umanità), decidono di scoprire la verità affidandosi alla scienza e alla filosofia. La soluzione è però davanti a loro: basta che ascoltino i bambini.