Internet, la nuova frontiera della televisione?

 Il futuro della televisone è già qui! Sembrerebbe uno dei tanti slogan utilizzati per pubblicizzare il digitale terrestre, in realtà la Tv intesa come veicolo di innovazione tecnologica si sta già attrezzando per travalicare i confini del Dtt che sembra aver dimenticato una delle caratteristiche tanto decantate agli esordi oltre alla varietà dei canali (ancora scarsa a dir il vero) e la qualità dell’immagine, parliamo dell’interattività.

Secondo la francese Alcatel: “La nuova televisione è sempre più interattiva e su misura. Può avere propri contenuti da condividere nella propria community, per poter chattare e mandare icone e fotografie ai propri amici o per interagire con la TV e partecipare alle trasmissioni preferite, a quiz e interviste”. Non dimentichiamo inoltre l’offerta sul cellulare, con la Tv mobile in S-band, che utilizza le frequenze satellitari su protocollo DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handheld).

I detrattori della tv come la intendiamo ancora oggi, sono pronti a giurare che sarà la rete a raccoglierne nei prossimi anni l’eredità. Secondo un’altro produttore d’eccellenza Ericsson la tv del futuro dovrebbe essere: “personalizzata, ad alta definizione, sempre raggiungibile e a costi accessibili”. Entro 8 anni il mercato della tv digitale dovrebbe quintuplicare il suo volume di affari raggiungendo i 500 miliardi di euro. Ma questo sviluppo è legato alla diffusione della banda larga e il nostro Paese in questo settore, è il fanalino di coda dell’Europa. Proprio l’alta definizione è la scommessa su cui i canali satellitari, Sky in particolare qui da noi, hanno puntato per ingolosire i clienti restii ad abbonarsi.

Internet sorpasserà la Tv nel 2010

Una ricerca della Microsoft, intitolata June 2010: internet to overtake traditional tv, annuncia che il web sorpasserà la televisione tra poco più di un anno, ovvero che l’uso di Internet, che supera già quello dedicato a leggere carta stampata, a guardare film offline e a giocare ai videogiochi, raggiungerà una media di 14,2 ore alla settimana (+27% dal 2004) rispetto alle 11,5 del piccolo schermo.

Quale sarà il futuro della televisione allora? Semplicemente la tv diventerà un’esperienza interattiva a cui si potrà accedere non solo con un telecomando, ma anche usando i cellulari i pc e le consolle (tutto grazie alla banda larga).

Going Tv: dieci canali ad alta qualità video

Nel nostro vagare verso lidi sempre più ampi della rete da qualche tempo ci siamo imbattuti nell’universo delle web tv scoprendone l’importanza, nonché l’efficacia, sebbene per quanto riguarda i progetti nati nel nostro Paese, ci sia ancora molto da fare.

Nonostante il mercato delle televisioni via web sia in crescita tra mille difficoltà dovute ai diritti d’autore e ai costi spesso proibitivi delle produzioni di un certo livello, le idee che stanno gradualmente prendendo corpo fanno ben sperare verso un futuro che permetta agli internauti di scegliere tra un ampia opportunità di prodotti.

Al momento bisogna constatare che le tv finora visitate mostrano limiti che speriamo siano presto superati: programmi datati, qualità dei video scadenti, problemi di connessione. Le basi per una migliore qualità dell’offerta ci sono comunque tutte come nel caso di Going Tv.
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Pubblicità – 15 – Televendite:un mercato in espansione

Quante volte ci capita nel corso della giornata di seguire all’interno dei palinsesti televisivi degli spazi di media durata, dove uno o più presentatori cercano di convincerci della bontà di un prodotto? Innumerevoli potremmo dire, anzi ci è senz’altro consentito aggiungere che quello delle televendite, è un mondo che ormai fa parte della nostra vita, una vera e propria giungla attraverso cui il telecomando prova a districarsi.

Il mercato delle televendite in Italia ha raggiunto un’ampia fetta di pubblico solo di recente, un tempo le telepromozioni erano prerogativa delle sole emittenti locali, le quali tutt’ora basano una buona percentuale dei loro bilanci sugli introiti dati da questi spazi che in molti casi hanno reso celebri, al positivo ma anche al negativo, coloro che ne sono protagonisti.

Troppo spesso è capitato e purtroppo ancora accade, che in taluni casi le proposte contenute all’interno di questi programmi non siano così autentiche, facendo associare da un pubblico di natura diffidente quale quello italiano, il concetto di televendita alla truffa. E’ soprattutto per questo motivo che il nostro Paese è ancora gli albori rispetto ad un settore che all’estero, in particolare negli Stati Uniti e Gran Bretagna ma anche in Germania, è ben radicato.