Lo smemorato di Collegno, riassunto seconda puntata

La seconda e ultima puntata de Lo smemorato di Collegno si apre con una clamorosa novità: l’uomo, che fino a ieri abbiamo creduto essere Giulio Canella, in realtà è Mario Bruneri, lo dicono le impronte digitali, lo sostengono alcuni uomini truffati dal tipografo torinesi, lo ammette anche Milly, una donna a cui Mario scriveva le lettere quando era ricoverato in manicomio.

Astolfi, che aveva già scritto la parola fine alla storia, cambia idea e si prepara a scrivere un’altra verità riguardante lo smemorato di Collegno e per farlo convince Milly a rivelargli tutte le notizie possibili e immaginabili in cambio di fama e successo.

Giulia, nel frattempo, continuando a credere che l’uomo sia veramente suo marito, chiede aiuto al padre per ottenere un avvocato di grido capace di dare la libertà allo smemorato. L’uomo ingaggiato è uno del regime, tale Roberto Farinacci, che si mette subito all’opera.

Lo smemorato di Collegno, riassunto prima puntata

La prima puntata de Lo Smemorato di Collegno inizia nel 1926 con un barbone (Johannes Brandrup) che viene arrestato mentre sta rubando all’interno di un cimitero ebraico di Torino.

L’uomo da subito da segni di squilibrio e sostiene di non sapere la propria identità. Per questo motivo si decide di ricoverarlo nel manicomio di Collegno per fargli tornare la memoria.

Nel 1927 il direttore del manicomio, il dottor Rivano (Franco Castellano), rivela ad Astolfi (Giuseppe Battiston), un reporter della Domenica del Corriere, l’esistenza di quest’uomo. Astolfi non perde tempo e pubblica l’articolo con tanto di fotografia. Da quel momento centinaia di persone cercano di scoprire chi sia l’uomo misterioso e la famiglia Canella di Verona lo riconosce come l’esimio professor Giulio disperso in Macedonia durante la guerra mondiale.

Lo smemorato di Collegno, da questa sera su Raiuno. Foto e dichiarazioni

Questa sera su Raiuno va in onda Lo smemorato di Collegno, la miniserie in due puntate prodotta dalla Casanova Entertainment e diretta da Maurizio Zaccaro, che narra la storia realmente accaduta di un uomo che perde la memoria e la sua identità, ispirandosi all’omonimo romanzo di Lisa Roscioni.

La storia si svolge in Italia nel 1926 e ancora oggi non ha avuto una soluzione certa (seppur nel 1931 il caso giudiziario terminò in Cassazione): un uomo, che ha perso la memoria, viene conteso da due famiglie, quella veronese dei Canella, certa che lo smemorato sia il professor Giulio, un filosofo disperso in Macedonia e quella dei Bruneri, che sostiene che l’uomo sia Mario un pregiudicato che finge l’amnesia per sfuggire dal carcere.

Nel cast della fiction ci sono Johannes Brandrup (lo smemorato), Gabriella Pession (Giulia Canella), Lucreza Lante della Rovere (Rosa Bruneri), Franco Castellano (il direttore del manicomio, dottor Rivano), Giuseppe Battiston (Astolfi, il giornalista della Domenica del Corriere), Fabrizio Contri (il Commissrio Finucci), Gualtiero Burzi (Renzo Canella), Maurizio Marchetti (Francesco Canella).

Lo smemorato di Collegno: nel 2009 sulla Rai

Nell’ex manicomio di Collegno, alle porte di Torino si stanno girando in questi giorni alcune delle scene de Lo smemorato di Collegno, miniserie tv formata da due puntate, prodotta dalla Casanova Entertainment di Luca Barbareschi, per Rai Fiction.

La storia, che in passato ha già ispirato Pirandello, Toto, uno sceneggiato televisivo e il romanzo di Leonardo Sciascia, riprende il fatto di cronaca italiana degli anni 20, che vede come protagonista un uomo che soffre di amnesia (Johannes Brandup) che viene riconosciuto come marito da due donne differenti, Giulia Canella (Gabriella Pession) e Rosa Bruneri (Lucrezia Lante della Rovere): nel primo caso lo smemorato sarebbe un ricco uomo disperso in guerra, mentre nel secondo un pregiudicato di umili origini.