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Edda Ciano e il comunista, foto conferenza stampa e dichiarazioni

Foto: AP/LaPresse

Ieri mattina a Roma si è tenuta la conferenza stampa di Edda Ciano e il comunista, la fiction prodotta dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi, con Alessandro Preziosi, Stefania Rocca, Ilaria Occhini, Federica De Cola, Dajana Roncione e Alessio Vassallo.

Dopo il salto potete leggere le dichiarazioni dei protagonisti e visionare la ricca galleria fotografica dell’evento.

Il direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce ha spiegato:

Sono trascorsi sei anni dalla miniserie ‘Edda’ che narrava le vicende precedenti al confino della figlia del Duce a Lipari. Ha avuto un grande successo dunque – prosegue – era consequenziale trasformare il libro di Sorgi in una fiction.

Il regista Graziano Diana rivela:

Quando sono andato alla presentazione del libro di Sorgi a Villa Torlonia ho voluto subito ottenere i diritti. Era un film che cercavo accanitamente perché attraverso un amore bellissimo si racconta un’epoca, come succede con ‘Senso’ di Visconti.

L’autore del romanzo Marcello Sorgi è soddisfatto della trasposizione:

Ho ritrovato molto del libro nel film, fa capire come l’amore tra i due fossi cucito addosso alla storia italiana i quegli anni.

Stefania Rocca, che nella fiction interpreta Edda Ciano racconta (fonte La Stampa):

Sul personaggio ho letto e ho visto tutto il possibile, ho imparato il modo in cui si muoveva, parlava, fumava, beveva, ho pensato che avrei dovuto darle una voce bassa e roca. Volevo raccontarla com’era, una donna fragile, che va avanti con fatica e incontra l’amore proprio quando aveva smesso di crederci.

Alessandro Preziosi, che nella fiction è Leonida, descrive il suo personaggio come (fonte La Stampa):

molto bello e sicuro di sè. Un guerriero, un soldato in divisa, ma anche un uomo esausto che pensava di aver visto e vissuto tutto quello che a un uomo può capitare lungo una vita. Ho cercato di capire il significato del sentirsi superstiti, il dolore nell’essere ancora vivi e la possibilità, nonostante la sofferenza, di aprirsi ai sentimenti.

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