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Un passo dal cielo, prima puntata: riassunto

Ieri sera è andata in onda la prima puntata di Un passo dal cielo. Nel primo episodio dal titolo Lo spirito del lupo, nel paese di San Candido Pietro (Terence Hill), si occupa insieme all’ispettore Vincenzo Nappi (Enrico Iannello), arrivato da poco da Napoli, della morte di una ragazza avvenuta nel bosco. Sembra che la ragazza sia caduta e poi sia stata aggredita da un lupo, ma ancora si devono fare accertamenti.

Il poliziotto viene portato nel suo ufficio, dove sviene. Viene assistito dalla veterinaria Silvia (Gaia Bermani Amaral). L’ispettore Nappi si informa su Pietro e il poliziotto gli spiega che ha subito una tragedia in cui ha perso la moglie mentre scalava una montagna insieme a lui. Nonostante tutto, continua ad indagare sulla ragazza trovata morta, che si chiama con Lucia e parla con Vincenzo. E’ convinto che ad uccidere Lucia sia stato qualcuno e non il lupo.

Vengono interrogati i fratelli di Lucia e la madre. L’uomo racconta di aver litigato con lei per una questione economica. Viene ritrovato il lupo ritenuto colpevole di aver aggredito Lucia. Pietro vuole andare più in fondo alla questione. Viene interrogato nuovamente il fratello di Lucia. Il ragazzo racconta che Lucia curava molto il lupo, che veniva usato per fare combattimenti. Pietro apprende che Claudia, sorella gemella della moglie di Pietro, si trova a San Candido. Il nipote Giorgio è sotto processo per guida in stato di ebbrezza, e Pietro offre il loro aiuto, ma Claudia si rifiuta di avere a che fare con lui.

La famiglia di Lucia viene a sapere che la morte della ragazza non è stata casuale, ma è stata provocata da un colpo alla testa. Silvia raggiunge il lupo per liberarlo, ma viene colpita alla testa ed il lupo viene rapito. Si scopre che il colpevole dell’omicidio di Lucia è l’uomo che organizzava i combattimenti tra lupi e che si serviva di lei per curare e ricucire le ferite dell’animale. L’uomo confessa l’omicidio senza alcun senso di rimorso per quello che ha fatto.

Nel secondo episodio dal titolo Il fantasma del mulino, la convivenza forzata tra Vincenzo e Silvia sembra peggiorare di giorno in giorno. L’anziano Petri viene ritrovato vicino ad un fiume spaventato. L’uomo racconta di aver visto il fantasma di un bambino che girovagava per le campagne di San Candido. Pietro nota che vicino sul fiume ci sono delle impronte di bambino. Pensa che qualcuno si sia perso. Ritrova il nipote Giorgio (Gabriele Rossi) all’interno di un bar e nonostante quest’ultimo abbia un atteggiamento poco carino nei suoi confronti, è lui stesso a riaccompagnarlo a casa.

Pietro e Vincenzo parlano con una coppia che ha quasi investito Petri con l’auto. La coppia spiega di essere fuggita soltanto perchè  il loro bambino Martino è stato rapito e stavano andando a liberarlo, portando ai rapitori un ingente riscatto economico. Giorgio raggiunge a casa sua Chiara (Claudia Gaffuri), ragazza cieca e figlia della guardia forestale Roccia (Francesco Salvi) e di Assunta (Katia Ricciarelli), dopo averla conosciuta all’interno di un bar. Tutte le energie vengono utilizzate per andare alla ricerca del bambino rapito.

Viene interrogata nuovamente la madre di Martino. La donna ammette di aver sentito telefonicamente l’imprenditore Girardi, il quale avrebbe dovuto aprire un complesso monumentale con il marito, progetto mandato poi a monte. La donna spiega di aver avuto contatti telefonici con Girardi soltanto perché l’imprenditore ci provava con lei. Pietro crede che lei non sia la colpevole del rapimento del bambino, ma Vincenzo non vuole ascoltarlo.

Chiara raggiunge al bar Giorgio per ringraziarlo dell’interesse che ha mostrato nei suoi confronti. La ragazza lo porta nel bosco per cercare di ritrovare Martino, il bambino rapito. Vincenzo, Pietro e Roccia sono sulle tracce dei rapitori  e riescono a ritrovarli. Uno dei due è proprio lo zio di Martino, che pieno di debiti, ha cercato di trovare una soluzione nel modo più sbagliato. Pietro cerca di trovare un dialogo con Claudia (Valentina Giovannini), ma la sorella di sua moglie lo considera soltanto un assassino.

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