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Sant’Agostino, riassunto seconda puntata

Ieri sera è andata in onda la seconda puntata e ultima puntata di Sant’Agostino. Agostino (Franco Nero) è diventato vescovo.  Lucilla (Katy Louise Saunders), nipote di Agostino, è corteggiata da Fabio (Sebastian Stroebel). Agostino chiede a Valerio anziano (Alexander Held) di non cedere alla guerra. Viene ricordato il periodo in cui Agostino si è convertito al cristianesimo.

Dopo la partenza di Agostino per Milano, Khalidà (Serena Rossi) e la madre Monica (Monica Guerritore) vanno a trovarlo per vivere con lui. Il vescovo Ambrogio (Andrea Giordana) ha il piacere di incontrare Agostino e la madre di lui. Agostino continua a dichiarare di essere a favore dell’imperatore Valentiniano e dell’imperatrice Justine imperatrice (Francesca Cavallin) e contro il vescovo Ambrogio.

L’oratore durante una delle numerose feste realizzate da Valerio (Johannes Brandrup), rimane affascinato da una donna. Insieme a Valerio, tenta di estorcere al vescovo la Basilica (richiesta dall’imperatore), ma non ottiene alcun riscontro positivo da parte di Ambrogio. Khalidà decide di andare via ed abbandonare Agostino ed il figlio Adeodata.

Valerio, con alcuni soldati romani, intima Ambrogio di abbandonare la basilica, ma al suo ennesimo rifiuta, ordina ai soldati di attaccare chiunque, anche se incivili e indifesi. Agostino si rende conto che anche la madre è all’interno della Basilica. Dopo l’inutile massacro, Agostino è sempre più turbato. Una voce interiore lo avvicina a Dio. E’ per questo motivo che Agostino si converte al cristianesimo e si fa battezzare dal vescovo Ambrogio. Viene bandito come oratore di corte e Valerio non è più bene accetto.

Dopo questo ritorno al passato, avviene l’incontro tra Fabio e Lucilla. Il ragazzo spiega a Lucilla che attaccherà Roma, ma che vivrà per lei. Agostino (Franco Nero) vorrebbe convincere Fabio a non fare la guerra, ma il ragazzo è contro di lui, perchè a causa sua è morto il padre.  Il vescovo conferma quanto dice Fabio e spiega il perchè.

Agostino ricorda che 25 anni prima è diventato sacerdote ed in seguito vescovo. In quel periodo è nata una disputa tra cattolici e donatisti. Il primo a parlare è il vescovo della controparte, che inveisce contro Agostino e la sua vita fatta di lussuria e di protezione verso i malviventi. Il giudice Ilario (padre di Fabio) è chiamato ad indicare quale sia la verità tra quella di Agostino (cattolica) e quella donatista. Ilario dopo aver decretato la vittoria dei cattolici, viene ferito e perde la vita.

Agostino, col senno di poi, spiega che Ilario è morto per la verità e il suo sacrificio non è stato vano. Nè lui, nè Lucilla riescono a fermare la battaglia. Agostino decide di parlare direttamente al re Genserico  e chiede di diventare suo prigioniero a patto di liberare gli altri prigionieri. Ottiene dal re dei vandali la libertà dei prigionieri a patto che possano entrare ad Ippona e che i cittadini abbandonino la città, perchè altrimenti rischiano la morte.

Agostino non ha intenzione di abbandonare la città. Fabio riesce a perdonare il vescovo per la morte del padre. Prima di andare via, Agostino celebra le nozze di Fabio e Lucilla. Sua nipote desidera che Agostino parta con loro, ma il vescovo ha ormai deciso di rimanere ed accettare il proprio destino.

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