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Nebbie e delitti 3, riassunto terza puntata

Ieri è andata in onda la terza puntata di Nebbie e delitti 3. Sebastiano Rivalta, giovane rampollo di una delle famiglie della Torino bene, viene trovato ucciso dalla donna delle pulizie nella sua abitazione. Dapprima si pensa all’ennesima vittima di una banda di rapinatori slavi, la cosiddetta Banda degli Incappucciati, che da tempo semina il terrore in città. Ma Soneri (Luca Barbareschi) non è di questo avviso. Il commissario corre subito ad interrogare la mamma del giovane, la contessa Benedetta Rivalta (Valeria Cavalli), che è stata l’ultima a vedere il figlio la sera prima nel corso della festa di fidanzamento, organizzatagli in un noto locale del centro. A casa della donna, Soneri trova anche il nuovo compagno Michele Gallo (Daniele Savoca).

Non convinto pienamente dalla versione della contessa, il commissario dirotta le indagini verso la fidanzata di Rivalta, la giovane Cinzia Astolfi. Un passato turbolento tra droga e prostituzione, Soneri evidenzia il fatto che a casa dell’uomo non c’è alcuna presenza che possa ricondurre alla ragazza. Rientrato a casa, Soneri si imbatte in Immacolata (Celeste Cuppone), che stenta a fornire una ricostruzione dettagliata del proprio passato. E la bella Chiara Ravasi (Anna Valle) è sempre più sfuggente.

Nel computer della vittima vengono ritrovate alcune foto in cui appare la contessa seminuda, abbracciata al figlio e questo insospettisce sempre più il commissario sul morboso rapporto che legava la madre al giovane Sebastiano. Dopo una notte insonne ed immerso completamente nel lavoro, il commissario riceve un’inaspettata telefonata proprio dalla contessa, che vuole sincerarsi sul corso delle indagini. Soneri si presenta alla colazione, intimandole di collaborare perchè nonostante gli evidenti indizi sulla possibilità di una rapina, la donna continua ad essere sospettata per il suo passato turbolento.

Il commissario Soneri si reca all’ospedale dalla dottoressa Chiara, facendole una scenata di gelosia in piena regola. Pur non pretendendo nulla dal loro legame, desidera chiarezza e sincerità soprattutto sul fatto che la donna gli abbia mentito. La sera prima, non doveva essere di turno in ospedale? Così Chiara gli spiega il motivo per cui ha dovuto omettere qualche particolare. Gli fa visitare un campo rom, in cui generosamente cura i malati clandestini, che non sottoporsi a visite specialistiche.

Nella notte, un nuovo colpo in una villa di Moncalieri. Il commissario corre nel luogo dell’accaduto, dove trova uno scenario apocalittico. Una donna ridotta in fin di vita ed il marito sotto shock. I rapinatori sono gli stessi, come il metodo per estorcere denaro ed i beni preziosi. Le indagini si spostano, ancora una volta. Perlustrare tutti i campi profughi della zona, vittime di assalti minacciosi da parte della popolazione locale, che ritiene colpevole i rom per le rapine in villa. Vengono ascoltati tutti i residenti dei campi zingari della città, senza trovare alcun indizio. Soneri è convinto che nessuno degli interrogati centri con l’accaduto.

Il commissario riesce a scovare il nascondiglio della banda da un “paziente” rom curato dalla dottoressa Rivalsi. Sgomina i quattro uomini, che confessano tutto tranne dell’omicidio di Sebastiano Rivalta. Nicolaj Tudor (Cristoph Hulsen), questo è il nome di uno dei componenti della banda di assaltori, conosceva Sebastiano. Il giovane rom si  manteneva prostituemdosi agli uomini, e spesso il rampollo era stato un suo cliente.

Dopo questa rivelazione, Soneri convoca urgentemente la mamma, rea d’aver nascosto l’omosessualità del figlio, per difendere l’onore ed il prestigio della famiglia. Intanto Tudor è scappato dall’ospedale, intenzionato a smistare una partita di droga fuori Italia, per cancellare ogni traccia malsana nella propria vita. Poi corre in hotel dalla fidanzata di Sebastiano, di cui è follemente innamorato. A questo punto, i due sono costretti a raccontare tutta la verità. La sera della morte di Sebastiano, hanno visto il compagno di Benedetta depositare un sacchetto nel cassonetto dell’immondizia. Poi hanno trovato il corpo senza vita del giovane Rivalta e spettatori della scena hanno usato questo fatto per ricattarlo.

La contessa chiama il commissario pensando di confessare l’omicidio. E’ stata Benedetta ad uccidere il figlio non accettando la relazione sessuale del figlio con Nicolaj? In realtà no. Il colpo sferrato dalla donna ha solo stordito Sebastiano, che poi, è stato soffocato con una busta dal convivente Gallo.

Caso chiuso per Soleri, che  presto dovrà affrontare una nuova indagine che lo riguarda molto da vicino. Immacolata sottrae il piccolo Pietro ai genitori affidatari. Quale è il legame che unisce i due bambini? E perchè fuggono? Al commissario Soleri la soluzione dell’enigma.

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