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Io e mio figlio-Il commissario Vivaldi, riassunto sesta puntata

 Ieri sera è andata in onda l’ultima puntata di  Io e mio figlio – Nuove storie per il Commissario Vivaldi. Il commissario Vivaldi (Lando Buzzanca) raggiunge Salvatore (Luigi Maria Burruano). Riceve una telefonata dal figlio Stefano (Giovanni Scifoni), che lo esorta ad andare da lui, dove attenderlo c’è anche Yuri (Paolo Romio).

L’assistente universitario spiega di essere in pensiero per Eva (Elena Bouryka) e dà al commissario la soluzione della terza equazione. Il magistrato Flavia Conti (Daniela Poggi), decide di togliere l’indagine a Saverio Stucchi (Sergio Sivori) e di affidarla nuovamente a Vivaldi.

Il commissario va a controllare se Eva sta bene, ma si rende conto che è stata rapita e che sono state trovate delle tracce di sangue all’interno del suo appartamento. Federico informa Stefano che Giulio Maria Zorzi (Alberto Molinari) conosceva Guido Manes sin dai tempi dell’università. Vivaldi spiega alla Conti che il suo sospetto (per via di alcuni indizi) ricade sul gallerista Giorgi. Il magistrato acconsente al fatto che l’uomo venga sorvegliato.

Federico incontra  l’ex moglie Laura (Caterina Vertova)  e la esorta a stare lontana da Zorzi. Nella stessa camera d’ospedale in cui si trova Salvatore, qualcuno ha provocato la morte di una paziente in coma, il cui nome è Francesca Lodigiani. Si presume che chi abbia provocato la morte, abbia commesso simili reati con altre pazienti terminali, pensando di alleviare le loro pene.

Federico continua nella ricerca di Eva Ferrer. Stefano incontra in ospedale Damien (Giuseppe Schisano). Il medico spiega al poliziotto di aver conosciuto Valentina (Morgana Forcella) e di essere lui a seguirla, dal momento che è incinta. Nonostante Federico voglia tenere riservata la notizia del rapimento di Eva, si viene a sapere comunque attraverso i media. Viene interrogata nuovamente la governante di Eva, ultima ad averla vista.

Durante un incontro tra Vivaldi, Stefano e Zorzi, il poliziotto decide di dare un pugno al gallerista. L’uomo contatta telefonicamente Laura, proponendole di uscire, ma dopo aver ricevuto il suo rifiuto, decide di parlarle del pugno datogli da suo figlio Stefano. A questo punto, Laura acconsente ad uscire a cena con lui.

Sono l’agente Mazzola (Renato Marotta) e l’agente Tancredi (Ornella Bonaccorsi) a registrare la loro conversazione.  Zorzi, dopo aver incontrato Laura, le chiede di fuggire insieme a lui per rifarsi una nuova vita e le lascia due giorni di tempo per scegliere se seguirlo o meno.

Stefano e Damien si ritrovano in ospedale per prendere informazioni su medici e infermieri riguardo la morte sospetta di alcuni malati terminali. Si ha un altro caso di morte della signora Galvan (anche lei malata terminale) e Stefano ritrova un cellulare in rianimazione.

Parlando con Stefano, Laura gli confessa di non aver ancora perdonato il padre per il suo amore nei confronti di Clara Ferrer. Intanto,  Salvatore si è risvegliato dal coma ed ha cosi la possibilità di dire chiaramente a Laura che Federico ha avuto si una sbandata per Clara, madre di Irene Ferrer, ma che in realtà è stato lui ( e non Federico) ad avere  avuto una relazione con lei.

Sul caso delle morti sospette, viene interrogata l’infermieradell’ospedale Vallauro. La donna sostiene di non saperne nulla, ma davanti al cellulare ritrovato, decide di confessare gli omicidi. Vivaldi non crede che la sua confessione sia veritiera ed è convinto che in realtà l’artefice degli omicidi sia il dottor Tesi.  Il poliziotto raggiunge in carcere l’infermiera Vallauro per esortarla a parlare e riesce a farle dire la verità.

Il colpevole è quindi il dottor Tesi, che ha perso dieci anni prima la sorella Lucia, a causa di un male incurabile e che crede di alleviare il dolore dei parenti dei malati terminali uccidendoli. Laura, che si ritrova a casa di Zorzi, rovistando sulle sue cose, è riuscita a trovare la patente di Eva Ferrer. Riesce ad avvisare Vivaldi telefonicamente, ma viene scoperta da Giulio Maria Zorzi, che la minaccia di ucciderla con la pistola. Vivaldi si dirige a casa di Zorzi, facendo arrivare anche i rinforzi.

Vivaldi riesce anche a decifrare la terza soluzione la soluzione del quesito di Guido Manes. Il numero riguarda il numero di targa di una vecchia auto che risulta a nome di Maria Gridoli, governante di Irene ed Eva Ferrer. Stefano raggiunge Maria Gridoli nella sua abitazione, dove tiene segregata Eva e sta cercando di ucciderla. Riesce a bloccarla ed arrestarla.

Federico decide di entrare nell’abitazione di Zorzi, che detta le sue di condizioni. Il gallerista ha bisogno di un’auto per poter fuggire. Vivaldi riesce a bloccarlo, anche con l’aiuto anche di Saverio Stucchi, ed a liberare la moglie. Si scopre che Maria Gradoli è la madre di Giulio. La donna confessa l’omicidio di Irene per l’odio profondo nei confronti del padre di lei, mentre Giulio confessa l’omicidio di Guido Manes, (che era a conoscenza di quanto lui e sua madre avevano fatto) del professore Sangermano, della madre di Yuri e della prostituta (fatti per proteggere la madre e farle evitare la prigione).

Laura decide di ridare fiducia a Federico e ritornare a vivere (insieme a lui) nella loro casa.

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