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Spot Ikea: polemiche per la pubblicità dei picciotti

Ikea dal 3 aprile manda in onda uno spot per pubblicizzare le nuove cucine in Italia che ha destato numerosi dubbi: i protagonisti sono un gruppo di picciotti, ragazzi vestiti simili ai protagonisti del film Il Padrino, che girano per la cucina con un fare misterioso, quasi sospetto.

Il nuovo spot The Very Good Fellas, firmato dall’agenzia 1861united ha indispettito parte della popolazione del sud Italia che si è sentito offesa a causa dei troppi luoghi comuni contro la loro terra.

Nello spot, si vedono inizialmente due uomini fuori da una villa, buttare dei sacchi neri (richiama per molti, scene da film americano sulla mafia in cui il corpo dello sfortunato viene spezzettato e messo in buste – cose che fanno anche il film e telefilm di altro tipo come Dexter) in auto, all’interno della casa, nella cucina vediamo un signore anziano “stile padrino” che dorme su la sedia e altri picciotti presi ognuno dalle proprie mansioni, da quello che mette il cibo in frigo, che lava, che sparecchia, che mette a posto gli oggetti … alla fine l’uomo si sveglia e rimprovera uno dei picciotti per lo spreco d’acqua e lo invita a mettere il piatto in lavastoviglie, quindi, alla fine si dimostra che in realtà, quei ragazzi stanno solamente rispettando la natura e svolgendo le classiche mansioni all’interno di una cucina.

Sul web è scattata la protesta sui social network e sui blog per lo spot, che, secondo gli spettatori, si baserebbe troppo su luoghi comuni negativi.

Fabrizio Concas, Marketing Manager Ikea Italia Retail srl è intervenuto per placare le polemiche dicendo che:

Prima di tutto devo constatare che, al contrario di ciò che comunemente si dice, la pubblicità è molto seguita . In secondo luogo ci tengo molto a sottolineare che abbiamo scelto un taglio simile in totale buona fede e che, naturalmente, non credevamo che il messaggio dello spot avrebbe potuto in qualche modo offendere i meridionali o essere frainteso in questo modo. Evidentemente ci sono persone che cavalcano alcuni sentimenti di divisione e che utilizzano la strumentalizzazione ogni volta che possono. Ero convinto che oggi si fosse superato il tema di contrasto tra Nord e Sud del paese ma, dopo le reazioni che ho registrato, devo dire che forse mi sbagliavo. In ogni caso ci teniamo a scusarci con tutti i meridionali che si sono sentiti offesi dalla nostra pubblicità”

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