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Sky: grande scelta di canali e di cause… a quanto pare!

Sky, non offre soltanto una vasta scelta di canali, ma anche un gran numero di cause: questo sembrerebbe risultare, dall’ondata di notizie, uscite in questi giorni (fonte Digital-Sat), di carattere giudiziario.

La prima: da Napoli, il giudice di Pace ha condannato Sky, per inadempimento contrattuale e danni contrattuali e personali, perché non può imporre ai suoi abbonati l’utilizzo di un proprio decoder. Ricorda l’avvocato Pisani, presidente dell’associazione Noiconsumatori:

Dal 2005 Sky Italia modifica il proprio accesso condizionato, fornendo agli utenti un proprio decoder adatto per la ricezione del nuovo segnale altrimenti irricevibile da tutti gli altri tipi di decoder. Questo decoder Sky, di fatto, non è in grado di ricevere tutti i programmi diffusi da altre emittenti in chiaro e ha, inoltre, ridotte capacità di memorizzazione.

Questo ha scatenato la protesta del suo cliente, che ha vinto la causa, il quale:

é in possesso di un ricevitore migliore che ha più canali e ha maggiori funzioni, inoltre è convinto che l’azione di Sky ponga non solo un problema di inadempimento contrattuale, ma anche un problema di concorrenza, poiché con questa mossa Sky detiene in pratica il monopolio dei decoder.

La seconda: l’Antitrust ha avviato un’istruttoria per verificare se i comportamenti di Sky Italia nei confronti della società Conto Tv costituiscono un abuso di posizione dominante.
Secondo la denuncia fatta dalla società Conto Tv, le condizioni imposte da Sky a Conto Tv per l’acquisto dei servizi necessari ad accedere alla propria piattaforma tecnica, sono definite in maniera non trasparente e non riflettono i costi sottostanti della stessa Sky. Secondo Conto Tv, le richieste di Sky costituirebbero un comportamento anticoncorrenziale.
In questo caso, l’istruttoria dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2009 e dovrà verificare se le condizioni economiche imposte da Sky a Conto Tv abbiano effettivamente natura discriminatoria.
La terza: la Agcom aveva perentoriamente ordinato a Sky di adeguare, dal 29 settembre, le condizioni generali d’abbonamento, addebitando all’abbonato, in caso di chiusura anticipata del contratto solo un costo massimo di 11 euro.

Sky ha fatto ricorso al Tar, quindi momentaneamente non si potrà godere della corretta applicazione della legge Bersani e la penale sarà ancora tra i 30 e i 225 euro.

Più che Sky, sembra un bollettino giudiziario. Vi terremo informati.

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