Home » Maurizio Crozza testimonial della Fiat? Ma anche no

Maurizio Crozza testimonial della Fiat? Ma anche no

Pensavate che l’unico esito negativo di una cena potesse essere il due di picche della vostra fidanzata o del vostro compagno? O al limite un terribile attacco di dissenteria? Beh, vi sbagliavate di grosso. Durante l’ultima cena (non quella famosa che precede la Pasqua) Maurizio Crozza ha rifilato un no grande quanto una casa a Marchionne, l’amministratore delegato della Fiat. Quindi, mi correggo, un no grande quanto un Doblò.

La richiesta proveniente dalla Fiat era semplice: avere Maurizio Crozza come prossimo testimonial degli spot della nota azienda torinese. Ma il comico ligure ha cordialmente rifiutato, anche se in realtà non si conoscono ancora bene i motivi che lo hanno portato a questa decisione. Probabilmente il fatto che Marchionne fosse una delle sue imitazioni preferite e meglio riuscite, hanno spinto Crozza a non accettare: d’altra parte si sa, un comico ha bisogno soprattutto di sentirsi libero.

E poi avrebbe dovuto pubblicizzare quelle macchine che spesso, nei suoi monologhi, erano oggetto di ironia: “Abbiamo la Panda base, la sport, quella con due ruote motrici a destra, quella con una sola ruota motrice dietro, penne Panda prosciutto e piselli, fragole con Panda, Panda montata”

 

Non sarebbe la prima volta che Fiat ingaggia grandi nomi per pubblicizzare le sue auto: tutti ricorderete gli ottimi spot in cui Fiorello presentava un vero e proprio show targato fiat. E, purtroppo, ricorderete senz’altro anche l’ultimo tormentone “So Dieco, ti spieco” di Diego Abatantuono. Riuscire ad avere anche Maurizio Crozza sarebbe stato un gran colpo di marketing e un gran ritorno di immagine per la Fiat, ma probabilmente Sergio Marchionne aveva fatto i conti senza l’oste.

A questo punto sarebbe bello conoscere i motivi reali del rifiuto. Tutto sommato, non mi sarebbe dispiaciuto vedere Crozza che imita Marchionne, con il suo golfino girocollo d’ordinanza e alcune delle sue celebri frasi. Chissà… magari era la volta buona che la Fiat vendesse qualche Panda in più.

Lascia un commento