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Rigoletto a Mantova: l’opera di Verdi sulla Rai e in mondovisione a settembre

 Il 4 e 5 settembre Raiuno trasmetterà in mondovisione (138 Paesi in collegamento) Rigoletto a Mantova, uno spettacolo che fonde la lirica con il cinema e la televisione: dopo la Tosca nel 1992 e la Traviata nel 2002 anche l’opera di Verdi diventerà una sorta di film in diretta ambientata nei luoghi veri della storia.

Ad ideare e a produrre l’evento in tre atti, il primo alle 20.30 del 4 settembre, il secondo e il terzo rispettivamente alle 14.00 e alle 23.15 del 5 settembre, sarà Andrea Andermann, che ha scelto Marco Bellocchio come regista (ha già diretto l’opera al teatro di Piacenza), Zubin Metha come direttore dell’orchestra sinfonfonica nazionale della Rai, Vittorio Storaro per la fotografia e Placido Domingo come protagonista (debuttante nel ruolo). Il resto del cast verrà svelato da qui a settembre. Per ora per il ruolo del Duca si parla di Vittorio Grigolo, ma non è ufficiale.

Notevoli i mezzi tecnici che saranno impiegati: trenta telecamere HD, sette kilometri di cavi che correranno lungo le vie dello città, cinquantasei canali ricevitori audio e quattro regie audio digitali verranno utilizzati per regalare ad un miliardo di persone in collegamento uno spettacolo senza precedenti.

Il regista Marco Bellocchio ha spiegato:

Mi inserirà in un’architettura esistente ovvero il capolavoro assoluto che è l’opera di Verdi. La contemporaneità è una sfida interessante. Penso che ne uscirà qualcosa di personale.

Mauro Mazza, direttore di Raiuno, parlando della spesa ha detto:

Costa come due serate e mezzo di buon intrattenimento, ma ne vale la pena. E’ una lucida follia perché ha costi più alti delle canzonette e ascolti probabilmente più bassi, ma è nostro compito fare queste scommesse.

Il presidente della Rai Paolo Garimberti ha aggiunto:

E’ costoso, ma richiama all’impegno della Rai di fare cultura.

Già annunciata, infine, la quarta operazione del genere: sarà la Cenerentola di Rossini e si farà il 25 e il 26 giugno 2011 da Torino.

AGGIORNAMENTI QUI.

80 commenti su “Rigoletto a Mantova: l’opera di Verdi sulla Rai e in mondovisione a settembre”

  1. è una follia! Domingo come rigoletto? E Leo Nucci? Dmitri Hvorostovski? I baritoni più grandi ve li siete dimenticati? Bella l’iniziativa ma per la scelta del baritono… Vergogna!

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  2. ma che cazzo e sto rigoletto…..che me ne fotte delle oepre.. io credevo in un film vero azione suspence sparatorie inseguimenti per la citta..invece sto rigoletto. ma vaffanculo a verdi

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  3. @ natalina:
    HAI MAI SENTITO PARLARE DI “CULTURA” ?
    DA QUANTO SCRIVI E DAL LINGUAGGIO HO L’IMPRESSIONE CHE TI MANCHI QUALCHE MIGLIAIO DI LIBRI.
    NONCHE’ ALCUNE DELLE NORME BASILARI DELLA BUONA EDUCAZIONE E (E’ STATASEMPRE DI MODA) DELLA TOLLERANZA.
    AUGURI PER UN FUTURO PIU’ PIENO DI BUONE MANIERE E DI CULTURA
    salvatore ciancio

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  4. @ natalina:
    pienamente d’accordo con Salvatore.
    io credo che anche se non piace l’opera, a me per esempio non piace tanto, un pochettino di cultura non fa male a nessuno e per avere cultura bisogna avere prima una buona educazione.ma quella è vita!!!! è rispetto per le persone!!! e non ci si può aspettare un minimo di cultura da qualcuno che sicuramente nella vita non ha rispetto per nessuno.
    comunque in bocca al lupo a tutte le persone che hanno preso parte alla realizzazione di questo evento. lo guarderò con piacere.
    mariagrazia

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  5. @ natalina:
    inseguimenti,sparatorie,ottima idea se l’inseguita è lei e persone a lei si mili,Ovvio che alla fine la giustizia trionfa e gli inseguiti muoiono stupidi e felici,

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  6. ho qualche perplessità per Domingo-Rigoletto. Il grande TENORE ha un carisma eccezionale , una presenza scenica inconfondibile ma…non è un baritono. Non è Bruson, non è Leo Nucci: interpreti per eccellenza che hanno “Il gobbo” nell’anima.
    Mi riservo,comunque, le critiche a dopo lo spettacolo.
    Gustiamo tutti quest’opera meravigliosa.

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  7. P.S. direi di ignorare “elementi” come Nicoletta palesemente sfortunata, in quanto non credo abbia mai provato sensazioni che solo NOI possiamo conoscere.
    In fondo anche essere colti è una fortuna, di questi tempi….

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  8. @ natalina:
    credevi.. ma sei talmente ignorante che sei dovuta venire a leggere per capire e allora di cosa ti lamenti?
    non vedo l’ora che arrivi stasera

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  9. Io invece ho la fortuna di conoscere Caterina Di Tonno, che interpreta Giovanna, che non solo ha una voce bellissima, ma ha una grande forza interpretativa.
    In bocca al lupo Caterina!!!
    ed ovviamente in bocca al lupo a tutto il cast 🙂

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  10. certi elementi ignoranti risvegliano i miei istinti omicidi, cavolo XDDDDD
    quanta ignoranza, sti giovanotti di oggi, non mi ci ritrovo proprio.
    Natalina, impara ad aprire la mente, mi sa che tu sei fin troppo influenzata dalla tv spazzatura di oggi composta da dementi e sciacquette 24h su 24, e nella quale le canzonette alla moda fanno tutt’altro che sognare ed emozionare Veramente.
    mi spiace per te ma veramente… sei allucinante. tu e i tuoi simili <.<

    Per quanto riguarda il Domingo-baritono… io non storco affatto il naso, lui è un grande e nel primo atto mi è pure piaciuto.
    Mi chiedo come risulterà il suo timbro nel 3° atto nell'aria a 4, ma io non storco affatto il naso e non mi perdo con fanaticherie… se lo può permettere!
    felice di questo evento!

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  11. Domingo è stato un grandissimo tenore ed è un buon direttore, ma come baritono… La voce è troppo chiara, non è adatta al ruolo. Riesce a non fare stecche, ma non ci siamo proprio. Sarà anche un grande, ma qui è davvero fuori ruolo.
    Caterina Di Tonno brava, ma meno “sciolta” del solito (sarà la tensione).
    Julia Novikova è la Gilda più inconsistente e scialba che abbia mai sentito.
    Vittorio Grigolo spesso nemmeno si sente, coperto dall’orchestra e non so fino a che punto ciò sia un male.
    Vedremo domani come evolveranno gli altri atti, ma per il momento… povero Verdi!

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  12. @ natalina:
    da come ti esprimi non ti farebbe male un po’ di cultura generale. Giuseppe Verdi è uno dei nostri maggiori compositori, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Per assistere alle sue opere a N.Y. aspettano anche un anno il biglietto. Tanta ignoranza non è ammissibile ora che l’istruzione è obbligatoria……

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  13. povero Verdi, povero Verdi…
    non vi va bene nessuuuno… ahò…!
    quel che odio di vari melomani è il fanatismo eccessivo, coi loro commenti che vogliono tendere sempre al negativo, magari per dimostrare la loro finezza in gusto musicale.
    Tiziana, per esempio: il parere su Domingo l’hai giustificato
    in effetti è vero, non fa stecche ma il suo timbro non è proprio quello di un baritono; e ok… anche se proprio un “non ci siamo proprio” alla “che schifo” mi pare esagerato…
    Gilda inconsistente. hm. Perché?
    a me è sembrata veramente bravissima, quella parte è qualcosa di alquanto difficile e i suoi acuti erano deliziosi…

    “povero Verdi” mi sembra esagerato, arrogante e poco umile da dire, di fronte a questo bellissimo evento. Un pò più di umiltà, su! che non siamo nemmeno in “diritto” di schifare sino a tal punto tale versione del Rigoletto.
    Sorridete ed emozionatevi!

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  14. paola: sottotitoli alla pagina settesettesette di televideo (777) ;P
    magari cercati il testo del primo atto stamani, così recuperi il primo atto, e i restanti due atti te li guarderai oggi sottotitolati.

    Rispondi
  15. @ paola:
    paola: sottotitoli alla pagina settesettesette di televideo (777) ;P
    magari cercati il testo del primo atto stamani, così recuperi il primo atto, e i restanti due atti te li guarderai oggi sottotitolati.

    Rispondi
  16. Rispondo solo ad una persona Natalina.

    Chi è Verdi?????????? L’uomo + grande del melodramma in Italia famoso per Aida , Trovatore, Rigoletto ecc…………
    Onoriamo la città di Mantova per questo grande evento…

    Sparatorie, inseguimenti vai nel far west nè vedi tutti i giorni per cortesia persone di questo genere cancellatele dal forum viva Verdi Dio in terra…………………

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  17. Rigoletto, Aida, Un ballo in maschera, Trovatore, Traviata , Macbeth, Simon boccanegra , requiem dedicato ad alessandro Manzoni, Rigoletto
    sono abbastanza per capire chi è Verdi ?????????????????????????
    Natalina tu cosa hai scritto???????????????? La divina commedia o la divina ???????????????????????………………………………………

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  18. La cultura vive in simbiosi con l’eleganza e la classe ,ma di queste persone nel 2010 c è nè sono sempre meno vedremo nel 2099 io sarò già un reperto archeologico ma sono consapevole di avere amato questo esemplare di uomo unico al mondo!!!!

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  19. @ seeeh:
    Gilda è inconsistente perché, anche se la voce arriva agli acuti di prammatica, ha l’espressività di uno gnocco fritto. Il duca se c’è qualcun altro a cantare lì vicino manco si sente, se canta da solo riesce a farsi sentire, ma gli stanno soppiando le vene dallo sforzo di tenere la nota…
    Poi dimmi perché dovrei essere piena di umiltà davanti a questo evento: non è così che si salva la lirica e la cultura, ma finanziando i teatri, non sperperando denaro pubblico (quindi anche mio) per mettere insieme un tal baraccone.
    Ed è proprio perché amo la lirica ed anche Verdi che dico povero Verdi… visto che il protagonista di quest’opera è, ma guarda un po’, Rigoletto, il fatto che sia interpretato fuori tono mi pare già sufficiente a giustificare il lamento.
    Se Verdi ha scritto la parte per un baritono ci sarà pure un perché, no?
    Prima che continui con la solfa della mia immodestia, o di un presunto fanatismo (mi spiace, apprezzo Verdi, ma sono una mozartiana) sappi che il critico musicale l’ho fatto per mestiere (Piano Time ed Opera Classic) e quindi parlo con cognizione di causa.
    Mi fa piacere che la RAI ogni tanto si ricordi che oltre alle tette ed i culi delle soubrettine ed oltre ai litigi dei reality esista anche qualcosa altro, ma anche qui si è preferito forse il “bel vedere” al “bel canto”: di soprani italiani bravissimi ce ne sono, per non parlare dei tenori, ma forse il carisma e la sostanza in TV valgono meno di un bel musetto.

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  20. leggete un commento del grande enrico stinchelli sul suo sito

    nel film manca l’atmostera del teatro, mancano gli applausi a fine brano
    cmq un’introduzione con riassunto e piegazione della trama, contestualizzazione dell’opera, presentazione dei personaggi, loro ruolo, dovevano esserci visto che si voleva fare divulgazione

    a seguire i sottotitoli al momento non si capisce bene la trama

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  21. meno lamentele sul serio però, nel film mancherà pure l’atmosfera del teatro, ma secondo me questo non è necessariamente un male, perché in compenso hai primi piani, hai inquadrature comunicative che a teatro non si possono avere… trovo l’idea di queste riprese molto molto molto bella, nonché frutto di grande lavoro!

    Domanda: io quasi fino all’ultimo ero convinta che Placido avesse il ruolo del Duca, essendo tenore. Perché ha deciso di cambiare? E’ forse dovuto all’età o ha solo voluto “cambiare” tanto per…?
    Comunque grande Domingo e sinceramente a me è piaciuto tutto.
    Concordo sulla mancanza di timbro da baritono di Domingo, ma questo non mi ferma dall’apprezzare questa versione dell’opera…
    a me.

    E con i sottotitoli penso che le persone possano trovarsi comunque abbastanza bene (anche se facevo lavori migliori io quando li sottotitolavo XD)
    poi sta a loro approfondire, se lo vorranno!

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  22. @ Sakura:
    la versione di un opera, voluta dal compositore incentrata su un baritono, senza baritono mi pare neanche lontanamente accettabile: è un controsenso.
    Certamente Domingo il tenore non lo può più fare (non ha più la voce), che passi alla bacchetta e lasci un buon ricordo della sua voce, senza cadere nel patetico.
    Un grande dovrebbe sapere quando è il momento di smettere.
    Le inquadrature cinematografiche di primissimi piani, che ci mostrano sudore e sputi, sono terrificanti. Mi si deve poi spiegare a cosa serva spendere un paradosso per girare “nei luoghi del rigoletto” e poi non inquadrarli quasi mai, tanto valeva girassero in garage…

    Rispondi
  23. @ tiziana:
    ah quindi è perché non ha più voce per fare il tenore, come immaginavo…
    boh, in ogni caso mi fa felice vederlo e saperlo ancora all’opera; concordo sul timbro non proprio adatto, però il cuore ce lo mette, e già questo è capace di emozionare…
    anche se in effetti, come diceva Totò: ognuno dovrebbe fare il suo mestiere!
    ahahah XD
    Domingo è tenore…

    Per le inquadrature: io ho apprezzato molto altri “film” di opera… in quei casi non c’erano sputi e sudore, ma è anche vero che lì prima si registrava l’opera, e poi si recitava e cantava in playback…
    invece qui è tutto genuino, e riesco a vedere oltre lo… se vuoi chiamarlo “schifo” degli sputi, apprezzando la genuina diretta e persino il sudore che proviene dalla fatica del bel canto!

    riguardo ai luoghi amen, concordo, magari oggi li riprenderanno di più XD

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  24. @ Sakura:
    Domingo non ha più voce e manco più l’età per farlo (un nonno-duca?!)…
    Lasciamo stare i film operistici e rimaniamo nell’ambito delle dirette.
    La “Tosca nelle ore etc etc” era assolutamente in diretta, la registrai a suo tempo e proprio Domingo a Sant’Andrea inciampò e si sentì distintamente, benché soffocato, l’esclamazione di dolore… (nel DVD non c’è, il che vuol dire che lì la registrazione audio era in playback): inquadrature stupende, audio buono, microfoni ben nascosti, nemmeno una sbavatura.
    La “Traviata” da Parigi già era di livello parecchio inferiore, sia per la voce di Cura (terribile) sia per le magagne di regia disseminate qua e là. Adesso siamo al “Rigoletto”, girato con gran dispendio in una quasi invisibile Mantova, con un tenore svociato al posto del baritono, un soprano imbambolato, un tenore scoppiato, ed un regista che sarà pure un bravo “cinematografaro” ma del teatro e della lirica evidentemente o non sa un bel niente o pensa che stravolgendo tutto fa “figo e di tendenza” (della qual cosa, guardando l’andazzo generale della non-cultura italiana, non mi meraviglierei affatto).

    Rispondi
  25. @ tiziana:
    io ero troppo piccola quando hanno trasmesso Tosca nei luoghi nelle ore ecc, lo vedrò appena potrò!^^ ho intanto dato un’occhiata a qualche spezzone ed effettivamente mi sembra di grande qualità!!
    comunque mi sei simpatica 😀 e concordo con quanto avevi scritto prima, bello che la tv italiana, ogni TANTO (eccheccavolo) distolga un pò lo sguardo dai soliti dementi e sciacquette (quanto mi fa arrabbiare la tv italiana………allucinante)!
    Comunque son curiosa di sentire Maddalena stasera, e il quartetto°__°

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  26. Meglio Haydn di Mozart visto che l’opera mozartiana è spesso troppo ripetitiva ……………………………più che un genio nato secondo me è un genio rifatto visto che spesso copiava da altri musicisti Haydn vero mago….

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  27. @ Sakura:
    eh, io invece, quando la trasmisero ero con la pupetta di pochi mesi in braccio… eheheheh! 🙂
    Se puoi procurati il DVD della Tosca, costicchia un pochino, ma vale la spesa.

    ma anche tu mi sei simpatica, mi accaloro perché amo la lirica, mica ce l’ho su con te! 🙂

    La tv italiana non la guardo praticamente più, tranne rare occasioni tipo questa del Rigoletto, da dove abito (Milano) prendo il digitale terrestre della Svizzera e mi vedo film di qualità senza interruzioni pubblicitarie, per il resto vado di DVD 😉

    Anch’io aspetto il quartetto, e spero che almeno quello non me lo rovinino… 🙁

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  28. Esprimere un commento di “Rigoletto” televisivo diviene problematico, perchè, difficile l’inizio delle cose negative:
    Rigoletto, tutti sanno che il ruolo predominante è il baritono, e qui è assente.
    Domingo: o è stata classificata male la sua voce all’inizio della sua carriera, o lo sbaglio è nel farlo cantare come baritono. Il timbro di voce non cambia. Nulla hanno compreso quelli che sostengono che con il passare dell’età la voce cambia; un fico secco, la voce è quella e rima per tutta la vita, diminuisce la forza, la possibilità di tenere le note, ma puramente dovuto al declino delle forze. Forse doveva seguire i ruoli più consoni al suo timbro, tenore lirico e non con accenti drammatici, quando si spinge in tali ruoli, come spesso accade, tende fortemente alla timbratura in “gola”. figuriamoci nel ruolo di baritono. non ha colore, timbro, estensione, corpo nè tantomeno il temperamento.
    (ricordate le mirabili interpretazioni di Tito Gobbi? anche se non perfetto)
    esprimo il mio giudizio nel modo più negativo possibile, anche come attore.
    Il Duca: giovane, ma non adatto per il Rigoletto, se rispettasse il suo ruolo, di tenore lirico leggero; l’arlesiana, pescatore di perle, elisir ecc. sono certo diventerebbe il più grande, paragonabile: Schipa, Gigli, Giorgi, ecc. umiltà. caro Duca e diventerai Grande!
    Gilda: figura portante e di sostegno nel Rigoletto, meglio tacere, per non offendere. ricordate qualche anno fà una giovane cantante debuttò alla Scala in Anna Bolena, Cecilia Gasdia, la sua carriera è durata quanto un fiore reciso, perchè? pensava di essere arrivata e non era ancora partita, mi permisi di farle notare certe cose e non ci fù risposta dove è finita la sua carriera? nella sua superbia.
    altre figure…. fanno quello che possono.
    ottima la parte musicale, la direzione, l’orchestra in toto. Zubin Meta è un grande.
    costumi: Rigoletto, vestito in maniera orrenda, mai visto, un “gobbo” perfettamente eretto e vestito come un gran signore.
    ottima l’rganizzazione televisiva, riprese, luci, scenografie ecc.
    Iguaio grande sono i cantanti: oggi decidono di intraprendere la carriera lirica, domani sono autorizzati per cantare in tutti i ruoli; questa è la toba del cantante lirico l’imposto della voce umana è la chiave per cantare una vita, ma chi è rimasto ad insegnarla? coraggio e buon ascolto.

    Fabio M.

    Rispondi
  29. fabio dice:

    Esprimere un commento di “Rigoletto” televisivo diviene problematico, perchè, difficile l’inizio delle cose negative:
    Rigoletto, tutti sanno che il ruolo predominante è il baritono, e qui è assente.
    Domingo: o è stata classificata male la sua voce all’inizio della sua carriera, o lo sbaglio è nel farlo cantare come baritono. Il timbro di voce non cambia. Nulla hanno compreso quelli che sostengono che con il passare dell’età la voce cambia; un fico secco, la voce è quella e rima per tutta la vita, diminuisce la forza, la possibilità di tenere le note, ma puramente dovuto al declino delle forze. Forse doveva seguire i ruoli più consoni al suo timbro, tenore lirico e non con accenti drammatici, quando si spinge in tali ruoli, come spesso accade, tende fortemente alla timbratura in “gola”. figuriamoci nel ruolo di baritono. non ha colore, timbro, estensione, corpo nè tantomeno il temperamento.
    (ricordate le mirabili interpretazioni di Tito Gobbi? anche se non perfetto)
    esprimo il mio giudizio nel modo più negativo possibile, anche come attore.
    Il Duca: giovane, ma non adatto per il Rigoletto, se rispettasse il suo ruolo, di tenore lirico leggero; l’arlesiana, pescatore di perle, elisir ecc. sono certo diventerebbe il più grande, paragonabile: Schipa, Gigli, Giorgi, ecc. umiltà. caro Duca e diventerai Grande!
    Gilda: figura portante e di sostegno nel Rigoletto, meglio tacere, per non offendere. ricordate qualche anno fà una giovane cantante debuttò alla Scala in Anna Bolena, Cecilia Gasdia, la sua carriera è durata quanto un fiore reciso, perchè? pensava di essere arrivata e non era ancora partita, mi permisi di farle notare certe cose e non ci fù risposta dove è finita la sua carriera? nella sua superbia.
    altre figure…. fanno quello che possono.
    ottima la parte musicale, la direzione, l’orchestra in toto. Zubin Meta è un grande.
    costumi: Rigoletto, vestito in maniera orrenda, mai visto, un “gobbo” perfettamente eretto e vestito come un gran signore.
    ottima l’rganizzazione televisiva, riprese, luci, scenografie ecc.
    Il guaio grande sono i cantanti: oggi decidono di intraprendere la carriera lirica, domani sono autorizzati per cantare in tutti i ruoli; questa è la tomba del cantante lirico, l’imposto della voce umana è la chiave per cantare una vita, ma chi è rimasto ad insegnarla? coraggio e buon ascolto.
    Fabio M.

    Rispondi
  30. Sono accettabili tutti i giudizi; mi pare però che parecchi non siano stati espressi considerando parametri oggettivi, ma solo per partito preso.
    Per il primo atto ho confrontato questa edizione con quelle che posseggo:
    solti/merrill /moffo/kraus, chailly/ nucci/andersonn/ pavarotti, giulini/cappuccilli/cotrubas/domingo, kubelik/dieskau/scotto/bergonzi , sinolpoli/bruson/gruberova/shicoff.
    Ebbene sa mio parere è vero che non raggiunge le vette interpretative tecniche ed emozionali della edizione di Kubelik, ma sicuramente ne è all’altezza da tutti i punti di vista anche tenedo in conto le alterazioni apportate ed è nettamente migliore di alcune di quelle nominate.

    In più la tecnica di ripresa , i primi piani e la scenografia mi hanno emozionato.
    Grande spettacolo spero ripetibile anche con altre opere.
    Spero che i melomani che vogliono intervenire con commenti lo facciano con dati di confronto alla mano, come le “verticali” di Stinchelli insegnano a tutti noi melomani della domenica!
    Dimostrando cosi di non avere la bocca solo per dividere le orecchie ( come si dice a Napoli ) .
    un abbraccio a tutti

    Rispondi
  31. @ MICHI:
    non posso fare paragoni con gli altri Rigoletti, in quanto qui MANCA DEL TUTTO il baritono. Semplicemente non c’è.
    Un velo pietoso si stenda sul massacro del “Vendetta”: cos’era? un quasi controtenore?
    Sul soprano taccio, che è meglio.

    Rispondi
  32. Nonostante tutto, i primi due atti mi sono piaciuti. E’ vero che Domingo dovrebbe cantare da tenore (il fatto è che uno famoso come lui può fare quel che vuole; se io, soprano sconosiutissimo, mi mettessi a cantare il ruolo di Azucena riderebbero tutti, anche se certe note basse riesco a farle – non è una questione di estensione, ma di timbro), è vero che l’opera va vista in teatro (lì è nata e lì è bello ascoltarla – e per me il discorso vale anche per l’Arena di Verona, con tutto il suo fascino), ma per me quel che conta è la MUSICA di questa straordinaria opera di questo straordinario musicista (che mi sta guardando dal suo ritratto appeso da dove scrivo), una musica che mi emoziona sempre, come fosse la prima volta che la ascolto. Mi sento ferita da parole come “vaffanculo Verdi”, è come se le avessero dette a me… ma non condanno nessuno; purtroppo non tutti hanno la fortuna di capire certe cose. Ultima cosa: i cantanti son tutti bravi; in particolare io tifo per Giorgio Caoduro (Marullo) che è un mio corregionale (e che forse avrebbe cantato meglio lui Rigoletto, in quanto baritono), ma è bravo sul serio. Vedremo stasera.

    Rispondi
  33. Sì, sono assolutamente d’accordo. Qualcuno poi mi sa spiegare perchè la Rai ha deciso di trasmettere l’opera/film in tre momenti staccati? Cosa costava trasmetterla tutta, visto che comunque dura meno di una puntata di “Ballando con le Stelle” (con tutto il rispetto…)?@ tiziana:

    Rispondi
  34. Sì, certo, stanno rispettando anche le ore, oltre ai luoghi!

    @ tiziana:
    villa Arzilla ahahahahah!!!
    Un Rigoletto dove sia il Duca che Rigoletto hanno più o meno la stessa età xD
    altro che bruttiful!

    Comunque sia… sapete? Son contenta che stiano trasmettendo l’opera, e mi piace anche ritrovarmi qui a commentare con voi! magari accadesse più spesso!

    Cercherò di procurarmi quella versione di Tosca da guardare (con Domingo tenoreeee *O*)

    e la tv… nemmeno io la guardo più!
    Poche eccezioni come quark e qualche cartone animato… consiglia a tua figlia SailorMoon, se già non lo conosce XD
    huhuhuhu

    ciaooo!

    Rispondi
  35. @ Sakura:
    pure io a parte quark e qualche roba sporadica, ormai la Rai non la seguo più… (mia figlia sui cartoni è esigentissima, le piacciono i classici di animazione disney e pixar, dei cartoni giappo apprezza solo La citta incantata e pochi altri dello stesso disegnatore di cui ora non ricordo assolutamente il nome)
    Fa piacere anche a me che ci sia gente che sta a discutere, qui come su Facebook dove si è scatenata una vera e propria onda di polemiche, della lirica, perché vuol dire che, nonostante tutto, l’interesse c’è 🙂
    A Villa Arzilla, il primo Rigoletto col pannolone… 😀

    Rispondi
  36. ebbene,
    alla fine mi è piaciuto non poco, sia lo spettacolo nel suo insieme, il rispetto dei luoghi e delle ore della giornata, i primi piani non usuali , il sudore e gli sforzi di Domingo , sia gli aspetti musicali, incluso la questione baritono che accetto come provocazione culturale.
    D’altra parte queste, come pure eseguire le opere all’arena di verona , sono manifestazioni particolari che hanno particolari finalità, ed anche per quelle devono essere giudicate.
    Ma in ogni caso a mio parere l’esecuzione di stasera è nettamente migliore di parecchie edizioni discografiche e di quella che ho ascoltato al Regio recentemente.
    Ma aspertto con ansia cosa esce fuori dall’analisi sicuramente puntuale della Barcaccia.

    Rispondi
  37. Appena finita la sigla ho sentito subito il bisogno di ascoltare un vero quartetto dal Rigoletto.
    Quello trasmesso stasera era un vero obbrobrio: la non-voce di Domingo era totalmente coperta dal tenore in fase di scoppiamento dei polmoni, la Gilda imbambolata e la Maddalena senza alcuna verve.
    Così, tanto per avere un’idea, date un’occhiata a questa registrazione, fra l’altro diretta dallo stesso Metha, e poi ditemise quello visto (e purtroppo ascoltato) era un Rigoletto…

    http://youtu.be/3zj31ifPREU

    Rispondi
  38. ma non ci sono altre parti tenorili, nelle varie opere, che il grande Domingo possa permettersi?
    Comunque leggo che anche in passato ha interpretato diverse olte ruoli da baritono come ne “Il barbiere di siviglia”…ma anche in molte altre occasioni.

    da wiki, comunque:
    Nella massima estensione del suo range vocale, Domingo è in grado di emettere note propriamente da basso-baritono (raggiungendo agilmente il Fa della prima ottava), mentre, anche in gioventù, ha sempre ottenuto con difficoltà il Do della quarta (con la quasi totale impossibilità di emetterlo dal vivo già dagli anni ottanta). Tessitura che lo avvicina a baritoni quali Leo Nucci o Thomas Hampson piuttosto che a tenori “puri” come Alfredo Kraus o Luciano Pavarotti (che raggiungono il re della quarta ottava, mentre difficilmente scendono oltre il La della prima). Domingo è dotato comunque di una spiccata cantabilità anche nel registro medio superiore (rara nei baritoni) padroneggiando, almeno in gioventù, anche la fascia acuta (laddove colleghi dalle voci più spiccatamente tenorili, come José Carreras, accusano difficoltà). Viene pertanto generalmente considerato un tenore a tutti gli effetti, seppur dotato di un’ ampia estensione verso il registro baritonale

    e…

    Dotato di un timbro scuro e pastoso, con una sorprendente ricchezza di armonici (tendente all’emissione di suoni caldi e bruniti piuttosto che a note argentine e squillanti), congeniale ai ruoli di tenore lirico-drammatico del dramma musicale ottocentesco, unito ad una estensione vocale non comune, che gli ha permesso di ampliare il proprio repertorio sino a comprendere tutte le tipologie del registro tenorile ed occasionali ruoli baritonali, dimostrando una disinvoltura ed una audacia spesso azzardate (continuando ad esibirsi dal vivo sulle scene,in ruoli spesso estremi, anche dopo i sessant’anni), arrivando a mettere a rischio la propria voce e la propria salute (celebre l’Otello del 2001 alla Scala, quando Domingo, colto da un malore a metà del secondo atto, decise, contro il parere del medico, di portare comunque l’opera fino alla fine)

    …tenace!

    🙂

    comunque sia il quartetto l’ho capito pure io che non era proprio il massimissimo stavolta una Gilda un pò smorta l’ho sentita anche io, anche se apprezzo il fatto degli acuti, che le riuscivano intonati!

    yawwwn sonno….

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  39. @ natalina:
    Natalina è una delle tante persone che si lascia coinvolgere dall’azione frenetica e dal rumore assordante, ma non conosce la vera emozione, la passione, il sentimento struggente che infonde nell’anima quell’insieme che solo musica orchestrale e voce riescono a turbarti.
    simona

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  40. appassionata di musica in senso lato, dall’opera lirica in teatro o in ambientazioni particolari (castello di Vigoleno, Arena di Verona), ai concerti degli U2 e di Ligabue, trovo che il Rigoletto dei giorni scorsi non abbia arricchito per nulla la versione classica in teatro: le riprese erano pressochè limitate ai primissimi piani (compresi gli spruzzi di saliva) e le poche inquadrature dei luoghi avrebbero potuto essere riportate direttamente in una scenografia teatrale, il tenore e il coro ripresi di spalle mentre entrano nella sala cantando, la scelta discutibile di far interpretare Rigoletto da Domingo (solo perchè è Domingo, non ha il diritto di rovinare il personaggio, pretendendo di cantarne la parte di baritono, quando la sua voce non ha le caratteristiche ideate da Verdi)…
    La pretesa di Bellocchio di trasformare i cantanti in attori più espressivi, quando, a mio parere, l’espressione dei sentimenti è data soprattutto dalla musica, dal testo e dalla voce .. non sarebbe stato più opportuno farne una versione cinematografica, lasciando soltanto le romanze più importanti, privilegiando così gli spostamenti nel castello e quindi l’ambientazione nei luoghi descritti?
    Per finire, credo che sarebbe più opportuno mantenere almeno in una delle emittenti RAI un importante apporto di musica lirica, di balletto, di concerti, in orari potabili (la maggior parte di queste poche apparizioni è limitata ad orari notturni allucinanti..), evitando di sprecare i soldi degli abbonati forzati con realizzazioni come questa.

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  41. Ho passato a chiedermi per tutto il primo atto come facevano a fare quello che vedevo: nessun microfono, orchestra da un altra parte e nessun fuori sincero il che voleva direbbe cantavano dal vivo, poi scopro le parti tecniche della realizzazione e sono rimasto folgorato da quello che gli italiani se vogliono possono fare. Constatato tutto questo qualsiasi aspetto che e’ mancato rispetto ad una interpretazione classica, le note che mancano a Domingo (suffragte da una recitazione magistrale) e’ stato secondo me ripagato da un’impresa tecnologica straordinaria che alla fine ha dato un pathos che in teatro non di riesce a raggiungere…lascio agli italiani classici il compito di fare i denigratori professionisti. L’unica critica e’ che quel fenomeno di Verdi dovrebbe essere citato prima di tutti perche’ cio’ che ancora sovrasta tutto e’ la sua musica irraggiungibile…ciao a tutti

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  42. Operazione veramente scandalosa ho spento la TV dopo il duetto con Sparafucile …Raimondi e Domingo voci ormai distrutte e inadatte al ruolo ..ma queste sono le CRICCHE della Lirica ….fa bene Bondi a tagliare dovrebbe pero’ anche mandare ispettori della finanza a vedere come sono fini tutti soldi che diamo ai Teatri Italiani …. Direttori Artistici Corrotti … ecc. ecc..

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  43. @ Valerio:lo spettacolo e orrendo e solo per fare soldi questo e vero.
    Dire pero che fa bene Bondi a tagliare soldi alla cultura e un messaggio ignorante e terzomondista.

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  44. Sìsìsì, spegnamo la tv^__^ spegnamola, mentre fanno cose interessanti;
    diamo l’ascolto quando in sovrimpressione fanno bella mostra di sé i corpicini di plastica delle sciacquettine dall’anima pezzente. Olè!

    A me Raimondi piace, btw

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  45. Caro Jesus ok il messaggio e’ forse sbagliato ( di certo non intendevo tagliare i soldi per le masse artistiche ) ma dimmi allora come evitare gli sprechi delle direzione artischiche sbagliate e corrote che chi conosce un po il Teatro vede da tanti anni …. Queste discorsi poi tanto rimangono solo per gli addetti ai lavori (come penso tu sia ) …. loro continuano a fare soldi …la gente a beccarsi spettacoli mediocri… per sakura io ho spento perche ne ho visti e sentiti di meglio … se poi ti piace Raimondi che sicuramente e’ un grande artista ma la voce be “””” …..rafforzi cmq l’idea che la lirica e’ mondo meraviglioso dove tutti possono avere la loro onorevolissima opinione…
    Sayonara Sakura..
    Ciao Jesus..

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  46. Vorrei dire anch’io qualcosa sul Rigoletto a Mantova, pur non ritenendomi un superintenditore di lirica. Si tratta di un film in diretta e mi e’ sembrata gia’ una buona cosa proporlo in RAi, dove la qualita’ del prodotto e’ in generale molto scarso. Placido Domingo per me e’ uno dei piu’ grandi tenori della storia, certo si sente che non e’ un baritono, ma apprezzo la sua volonta’, dopo aver fatto il direttore d’orchestra, di fare anche questa esperienza, e’ sempre un grande e se non ha la voce baritonale ha sempre offerto una grande interpretazione, soprattutto a livello di recita e calarsi nel personaggio.
    Al contrario dei commenti precedenti, mi sono piaciuti anche Gilda e Duca di Mantova, due interpreti molto giovani e non ancora al massimo, ma molto validi, sopratutto Julia Navikova, voce perfetta anche se ancora si sente che manca il mestiere, ma ha trent’anni……

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  47. !!non voglio fare critiche a livello musicale, anche se ne avrei. trovo solo che la rai televisione italiana ha perso ancora una volta l’occasione di presentare quello che è stato comunque un evento,in modo dignitoso che sarebbe durat quanto un inutile show oltretutto anche di cattivo gusto, tutto di seguito e in orario competitivo

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  48. @ Valerio:Mi dispiace la maniera come ho risposto,purtroppo ho fatto parte Io del coro del Teatro del Opera di Roma ed ho sofferto in prima persona i tagli incomprensibili ai coristi,tecnici e ballerini mentre registi,produttori e scenografi venivano pagate il doppio.
    Forse si dovrebbe fare una distinzione e fare dei controlli propio a quelli li.
    Un saluto
    jesus

    Rispondi
  49. @ gabriella chiericati:
    quindi non va nemmeno bene l’idea de “nei luoghi e nelle ore di…” …
    cioè, la ragione era quella di rappresentare l’opera nelle ore più o meno fedeli a quelle della storia, e io per questo motivo la giustifico; se fosse stata una trovata senza senso qualsiasi l’avrei biasimata anche io, però …!
    Certo anche io adoro seguire l’opera tutta di seguito, in generale!

    Spero la Rai trasmetta presto altre opere!
    Si parlava de La Cenerentola di Rossini, ma ci vorranno ancora mesi e mesi, mi pare…
    ammesso che la notizia sia vera

    Rispondi
  50. @ lorenzogdPlacido Domingo e stato un buon tenore e questo no glielo leva nessuno,detto questo non puo usare il suo nome e fama per fare un spettacolo talmente brutto e decadente che neanche a las Vegas sarebbe stato proposto.
    In piu ha avuto dei finanziamenti erogati dallo stato mentre se tagliano soldi a teatri come Genova o Roma dove si lavora artisticamente molto bene.
    Come baritono e pesimo,anzi inesistente come direttore d’orchesta e peggio ancora quindi lui dovrebbe smettere di fare queste porquerie solo per guadagnare qualche euro in piu.
    Il resto del cast e improponibile da ogni punto di vista.il tenore canta tutto aperto e gli acuti sono forzati e piccolissimi,il soprano sembra una studente di conservatorio alle prime armi
    A 30 anni questi gravi problemi debbono essere risolti.
    Tutto sommato una mandrakata infame degna d’un paese del terzo mondo.

    Rispondi
  51. @ jesus fuentes:
    rispetto tutto quel che hai detto^^
    l’unica cosa è che non è detto che Domingo stia continuando, come dici tu, per “guadagnare qualche euro in piu.” … io credo semplicemente che ami la Musica e desideri restare attivo con essa in qualche modo, come può…
    e comunque, anche se così fosse, lo capirei… dev’essere difficile rinunciare all’attività più importante della tua vita. Evvabbèh, lo so, è proprio la vita che funziona così, a una certa età… v.v
    Che poi “un grande deve sapere quando è il momento di ritirarsi” è un altro paio di maniche, che ognuno può condividere o no, e ognuno può pensare di Domingo quelc he vuole… son solo pensieri, però; opinioni…
    quindi non è detto che Domingo stia continuando la sua attività solo per soldi…
    impressioni^^

    Rispondi
  52. @ Sakura:
    io credo semplicemente che ami la Musica e desideri restare attivo con essa in qualche modo, come può…

    Allora canti gratis!
    Il fatto che si faccia pagare pur non avendo non solo la voce e la tecnica del ruolo, ma nemmeno il tempo di imparare bene le parole, le note e imbastire uno straccio di espressività.

    Certo, alla fine non è nemmeno stato lui la cosa peggiore di questo orrido, imbarazzante, mortificante Rigoletto RAI, fiera dell’improvvisazione e dell’ovvietà (oltre che dello sperpero dei nostri soldi).
    Mi conforta solo sapere che gli ascolti sono stati bassi: è un segno che in Italia c’è ancora rispetto per la cultura. Cambiare canale è stata la più nobile delle proteste.

    Rispondi
  53. @ Bruno:
    forse abbiamo isto due trasmissioni differenti, perché di recitazione magistrale non ne ho vista l’ombra.
    Sì, i tecnici sono bravissimi, ma da uno spettacolo di lirica generalmente si pretende (ma guarda un po’ che strano) che ci sia principialmente buona musica (cioè cantanti ed orchestra all’altezza della situazione).

    Rispondi
  54. @ tiziana:
    dici davvero?? *__* ti ringrazio tanto! infatti l’ho anche salvata nei preferiti di Youtube^__^
    che ne pensi di questa?
    http://www.youtube.com/watch?v=DYRZOEzoOgQ

    @ Matteo:

    tu scrivi:
    Mi conforta solo sapere che gli ascolti sono stati bassi: è un segno che in Italia c’è ancora rispetto per la cultura.

    …uhm… siamo sicuri che sia segno esattamente di questo, e non di qualcosa di più “triste” riguardo l’ignoranza della gente? Sai, stile natalina… XD (scusa natalì, ma l’esempio con te calzava troppo XPPPPP chiunque tu sia, ciauuu)

    Rispondi
  55. @ Sakura:
    impossibile non apprezzare delle voci come quelle del nostro Lucianone, della immensa Gruberova, come pure i bravi Vergara/Maddalena e Wixell/Rigoletto…

    Io preferisco sempre l’opera fruita in teatro (è tutta un’altra cosa, credimi) o al limite le registrazioni dal vivo durante le rappresentazioni, tuttavia i film musicali di Jean-Pierre Ponnelle sono rigorosi e ben fatti, ottimi per accostare il pubblico alla lirica 🙂

    Niente a che vedere coi “barracconi” 😀

    Rispondi
  56. @ Sakura:
    e certo che l’ho postato per te… all’inizio della nostra discussione ti ho quasi “mangiata”, era il minimo che potessi fare sia per scusarmi della foga (il sacro fuoco della lirica…) sia per farti toccare con mano (con “orecchio”?!) quel che intendevo per Rigoletto ben fatto 😉
    Ho scelto apposta una versione “da concerto” per sottolineare che gli orpelli servono fino ad un certo punto, quel che conta è l’essenziale, cioè il “bel canto” (e se non è bello che bel canto è?)
    Sono capitata qui per puro caso, ma mi ha fatto piacere incrociarti, se segui il link del mio sito, se ti va, possiamo rimanere in contatto, che non so mica quanto continuerò a seguire qui (devo lavorare…) 🙂

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  57. Il mio è solo il parere di un ragazzo appassionato che poco se ne intende, anche se non dico che mi abbia dato fastidio il fatto che Domingo facesse Rigoletto ma quasi. Si sentiva la mancanza di un baritono. Una cosa però di domingo che mi è abbastanza piaciuta è stata la sua presenza scenica, secondo me ha proprio la facca da Rigoletto 🙂 . Nel quartetto del terzo atto però non ho proprio sentito la sua voce, così come a volte quella del Duca. Gilda tutto sommato non mi è dispiaciuta più di tanto.
    A me è piaciuto Sparafucile..
    Comunque un applauso alla città di Mantova!! (Anche se avrebbero dovuto valorizzarla di più, magari concentrandosi un po’ meno sui pimi piani e sugli sputi dei cantanti). =D

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  58. Questo Rigoletto super-mediatico si è rivelato un mezzo disastro; il timbro di Domingo è sempre bellissimo, anzi sembra che con il passare degli anni, diventi sempre più espressivo; però, io dico: perché un grandissimo tenore come lui – che ormai non ha bisogno di dimostrare più nulla a nessuno – adesso vuol fare il baritono drammatico perché il sostegno non gli consente più il registro acuto tenorile del bel tempo che fu? Invecchiare non è una vergogna, è successo a tutti i grandi e grandissimi del passato e del presente e sempre succederà; sin dalle prime battute d’ingresso (ad es. il non cantato “Ah sì!” in risposta al “Che festa!” del Coro) spesso e volentieri salta i suoi interventi; il che dimostra uno studio frettoloso e approssimativo; e poi inventa il testo, è costretto a biascicare parole incomprensibili non ricordandosi il testo (succede ad es. nel duetto del I atto con Gilda), costringe Mehta a rallentamenti improvvisi volendo tenere i propri tempi (e cque. Mehta, da grande direttore qual è, lo aiuta facendo spesso dei mezzi miracoli con un’orchestra non eccelsa). Perché, perché, perché Plàcido ci fai soffrire così? Ti abbiamo amato tutti e lo sai bene! Ti seguiamo e ti amiamo da anni e la tua arte grandissima fa parte di ognuno di noi. Anche Ramon Vinay diceva: “Adesso canto Otello, ma quando sarò vecchio non smetterò di cantare, come vorrebbero i miei nemici, e farò Jago!” Cantare da baritono non è più facile che cantare da tenore perché gli acuti baritonali sono comunque meno alti e quindi più facili da cantare (= appoggiare sul fiato) per un tenore. Capisco che, per chi ha vissuto sul palcoscenico, non è facile mollare; ma così finisci per inquinare la tua grandissima arte di tenore, quando ti riascolteremo o ti rivedremo la mente riandrà a lampi a queste brutte cose indegne di te!!! E allora sarà dura per noi e per te!!! Ci hai mai pensato a questo? Andrea Andermann dice che ha scelto Domingo per emozionare il pubblico; ma perché, maledizione delle maledizioni, non scegliere un autentico baritono che abbia in repertorio la parte e possa REALMENTE emozionare in virtù proprio di questo? Dov’è scritto che per emozionare il pubblico bisogna avere la fama di Domingo? Conosce mica, signor Andermann, per caso il Sig. Leo Nucci? Che ha cantato Rigoletto sui più grandi palcoscenici del mondo emozionando le platee dei cinque continenti per qualche centinaio di recite? Ormai fare mediatizzazione è solo un business per un pubblico globalizzato ed essenzialmente incompetente d’opera, solleticato solo dalla presenza di artisti dal nome di Domingo, dovendosi ormai gli appassionati accontentare dei dischi o DVD (quelli di pregio, intendo) e rammaricare con dolore di una grandissima occasione perduta, visto il dispendio di mezzi e denari per questa che viene sbandierata come super-mega-produzione-galattica in 148 Paesi del mondo.
    Bellocchio rimane lodevolmente nel solco di una regia che non vuole stravolgere le intenzioni di Verdi; mi lascia un po’ perplesso l’abuso dei primi e primissimi piani; certo, si valorizza il viso e l’espressività dei cantanti, ma Mantova, Palazzo Te, ecc. si intravede solo prima o dopo la musica; durante la musica si vede poco o punto; ok, il film è in diretta ed è tutto molto complicato, d’accordo, forse è stato fin troppo arrivare fin qui, data la diretta… ma… ahimé… se questa cazzata della diretta a tutti i costi su un film si fosse evitata, forse il talento di Bellocchio sarebbe ben altrimenti venuto fuori… e quindi… aripeccato!!! Signor Andermann!!!!!
    Grigolo abbastanza bene, (anche se ritmicamente si riscrive un po’ la parte), bene Gilda e Maddalena; molto bene il Monterone di Montresor; Raimondi ripropone il caso di voce superstar mediatica alla Domingo, ma con l’aggravio di un timbro che di basso non ha praticamente più nulla, essendosi ormai da tempo dedicato al repertorio baritonale (e Sparafucile è tanto più efficace quanto più la voce è scura, nera, quasi sepolcrale); il fa grave alla fine del duetto con Domingo va bene giusto per il pubblico mediatico-globalizzato a cui Andermann si rivolge, i conoscitori d’opera facendo ciscuno delle valutazioni personali che non è il caso di scrivere per decenza ma su cui, sono convinto, tutti ci troveremmo d’accordo.
    Il Coro avrebbe i suoi momenti di gloria (almeno Verdi glieli avrebbe scritti): “Scorrendo uniti” e soprattutto “Zitti, zitti!”; ma la microfonazione imposta da questa benedetta diretta e la mancanza fisica del direttore che possa tenere in pugno i coristi, guardandoli negli occhi come Mehta fa ad es. in teatro, fa sì che l’unica preoccupazione di tutti sia andare a tempo; e tutta la miniera di indicazioni dinamiche che Verdi ha scritto finisce in cavalleria (mi sono stancato di ripetere “Peccato!”, in nome del film in diretta!!!!!!!!)
    Mehta fa essenzialmente routine, anche se con qualche buon spunto e, soprattutto, è utilissimo nel limitare i danni che la deriva generale avrebbe provocato se non ci fosse stata la sua bacchetta.

    Un ultima cosa, che forse riassume un po’ questo Rigoletto-Andermann; Domingo, tornando – ahimé – indietro di non so quanti anni, entra in casa e chiama la figlia appena rapita: “Gilda! Gilda! Gilda!”, non so quante volte, come facevano i vecchi baritoni di provincia 60 anni fa, credendo con ciò di emozionare il pubblico!
    A tal proposito mi permetto di ricordare ai Sigg. Illustrissimi Maestri Domingo, Bellocchio e soprattutto Andermann (ossessionato quest’ultimo dalla volontà di emozionare il suo pubblico globalizzato (ed ignaro) ) la didascalia del libretto di Piave, riportata dal Sig. Giuseppe Verdi nel proprio spartito; quando Rigoletto si accorge che gli hanno rapito la figlia, facendogli credere, bendato, che stavano rapendo la moglie di Ceprano per portarla al Duca, si strappa la benda di cui si accorge all’ultimo momento, riconosce la sciarpa della figlia perduta in terra durante il rapimento, entra in casa e trova Giovanna terrorizzata; vorrebbe gridare MA NON PUO’, tale e tanto è il panico che lo investe, come se non riuscisse neanche a respirare; finalmente, DOPO MOLTI SFORZI, esclama: “Ah! La maledizione!”
    Evidentemente il Sig. Giuseppe Verdi non riusciva abbastanza, con le sue idee musicali e registiche, ad emozionare il SUO pubblico! Meglio riscrivere Rigoletto per il pubblico del Sig. Andermann!!!

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  59. Finalmente dopo tanti annunci giunge sul Primo Canale di “mamma Rai” ed in 148 Paesi in Eurovisione, l’Opera più amata e travagliata del grande Giuseppe Verdi: il Rigoletto.
    Potere, amore e vendetta sono gli unici sentimenti espressi tra le note dell’Opera di Verdi che narra le vicende di un vecchio e deforme uomo, Rigoletto, che vive solo per l’amore per sua figlia Gilda, frutto di un lontano ed ormai tramontato amore di gioventù.
    Rigoletto si guadagna da vivere facendo il “buffone di Corte” presso il Palazzo del Duca di Mantova, uomo di potere circondato da cortigiani piegati ai suoi voleri in cambio dei soliti privilegi e divertimenti.
    La Regia è stata affidata a Marco Bellocchio, ottimo nelle sue performance cinematografiche anche se le cronache avvisano che si sia già confrontato nella stessa regia operistica nel Teatro di Vicenza.
    Costumi di Sergio Ballo, Scenografia di Marco Dentice e Fotografia di Vittorio Storaro. I cantanti scelti: il soprano, Julia Nitikova Gilda, il tenore Vittorio Grigoli Duca di Mantova, il basso Ruggero Raimondi Sparafucile, oltre agli ottimi comprimari tutti ben inseriti nella loro parte vocale ed interpretativa.
    Il ruolo di Rigoletto, stupitevi, è stato affidato al grande Tenore Placido Domingo. L’orchestra Sinfonica della RAI (resuscitata) è stata diretta dal “sommo” Zubin Metha.

    Commentiamo quindi questa prima parte del “Colossal televisivo”.
    Mi presento.
    Appartengo alla categoria dei cosiddetti, musicofili, amante del Melodramma, sostenitore ad oltranza della grande Tradizione.
    Da anni ascoltando e assistendo a varie creazioni operistiche in Italia e all’estero sono rimasto sconvolto ed anche infastidito nel vedere maltrattare i grandi capolavori ad iniziativa di registi, scenografi, costumisti ,di … poca fama, che indisturbati hanno sconvolto e sconvolgono le opere dei grandi compositori, Verdi,Puccini, Wagner,Mozart, Donizetti, Bellini, ecc…ecc..
    Si è fatto un grande battage per la realizzazione del “Rigoletto a Mantova” nei luoghi e nelle ore in cui si è svolta la vicenda….storica.
    Torniamo al Rigoletto :
    la prima scena era priva del grande lusso che, sicuramente, in un Palazzo Ducale fosse sempre ben presente ed inoltre, il nostro regista… ha presentato i principali interpreti sia il Duca, il suo Buffone di Corte i suoi Cortigiani e le belle Dame che in ogni epoca hanno decorato, le Sale, le Regge, i Palazzi, in maniera alquanto grama.
    La sala si presentava priva delle decorazioni che avrebbero dovuto indicare la potenza del Duca di Mantova. La scena manca di profondità , ma questo e da imputare alla mania dei primi piani dovuti a………
    Nel colossal televisivo, la sua corte era formata da Cortigiani tutti vestiti a… lutto e da fanciulle. arrapate che facevano a gara nel tentare il duca con inutili effusioni.
    L’aspetto del tenore appare privo di quella aggressività malvagia e odiosa che il sommo Verdi ha ben creato. ( E’ solo nu guappo !!!)
    La corsa delle fanciulle (Dame….. di un grande ducato), alla ricerca di un bacio, di un approccio verso il…padrone di casa mi ha colpito (….Leggasi il libretto) per la sua inutilità e aridità che ponevano i compagni delle stesse nel ruolo di grandi ….cornuti beati e contenti.èUn cenno alla scelta dei costumi.
    Purtroppo anche in questo importante settore è ormai invalsa l’abitudine che tutti in ogni opera debbano essere neri, con qualche sfumatura di grigio, comunque scuri e tristi.
    Perché? (Eppure le sartorie dei Teatri sono piene di capolavori sartoriali.)
    Si pensa di risparmiare la stoffa? No!!
    Penso al contrario alla maniacale fissazione di voler ad ogni costo contestare la tradizione omettendo volutamente il riferimento al periodo storico, per pura arroganza professionale.
    Penso con nostalgia al grande regista Luchino Visconti che imponeva , sul palcoscenico addirittura il mobilio originale dell’epoca storica.
    Credo che oggi sia rimasto solo il grande Franco Zeffirelli e qualcun altro degno di fregiarsi di regista operistico.
    Altre intelligenze , altre culture.
    Verdi oltre ad essere un grande compositore fu anche regista- coreografo- costumista: basta leggere le note all’inizio di ogni atto o cambio di scena ed avere subito pronto, anche come suggerimento, la spiegazione della situazione scenica.
    Passiamo ora al personaggio più importante dell’opera che non a caso prende il suo nome “Rigoletto” qui interpretato dal tenore Placido Domingo.
    Stranamente è l’unica presenza che risulta fuori dalle righe, non si armonizza con la sua tonalità, ancora tenorile, stona, inoltre, per la sua prestanza fisica.
    Placido è stato sempre un personaggio eroico e qui non riesce a raccontare un vecchio, gobbo e pertanto non riesce a ottenere ….la postura del personaggio verdiano ( a volte si dimentica della sua malformazione, (la gobba) quasi sempre recitando con piglio eretto .
    Nelle Histoiae : Domingo è dotato di un timbro scuro e pastoso con un ricchezza di armonici congeniale ai ruoli di tenore lirico drammatico con una estensione vocale non comune. Per anni il suo repertorio è rimasto fedele a questa impostazione. Nell’ultimo decennio ha dimostrato una disinvoltura ed un coraggio a volte avventato mettendo a rischio la propria voce e la salute.
    Da allora si è voluto cimentare in ruoli baritonali registrando nel 2007 un Barbiere di Siviglia e nel 2009 debuttando nel Simone Boccanegra.
    Ma attenzione ai personaggi baritonali.. verdiani (Rigoletto non è suo!!!)
    E’ un tentativo poco risolutivo per compensare certi limiti vocali imposti dall’età.
    Ricordate le grandi interpretazioni di Leo Nucci…. Renato Bruson… Tito Gobbi,…Robert Merril,…Sherril Milnes ecc .
    La sua interpretazione per questi motivi risulta falsata e priva di quella malinconica drammaticità che commuove lo spettatore sia televisivo che teatrale.
    Mentre lo osservavo pensavo alle sua grandi interpretazioni, di Cavaradossi nella grande romanza “E lucean le stelle o quella di Radames “Celesta Aida”
    Nella tarda mattina (h.14) va in scena la seconda parte dell’opera che inizia con un’altra bravata del regista “il Duca di Mantova” dormiente si sveglia di soprassalto e attacca “Ella mi fu rapita” Mah!!
    Causa ed effetto devono essere sempre associati nella scena, specialmente se si vuole intuire questa intenzionalmente reale.
    Ritornando corrucciato tra i suoi, il “coretto” della sua squadraccia gli narra la prodezza della notte:
    hanno rapito (“orribile dictu”) l’amante del Buffone, Il duca ben felice vola nel suo appartamento privato, per completare il suo nefando progetto.
    Anche questa scena è ripresa stranamente ,manca il contro campo ,dal tenore ai cortigiani tutti sono a favore della macchina da presa.
    Giunge affranto e guardingo il povero Rigoletto che capisce, ricordando l’avventura notturna, che la sua Gilda è stata portata al Palazzo.
    Egli implora di rendergli la figlia, unico suo bene, maledice i cortigiani che forse pentiti lentamente si allontanano.
    Nella romanza …”Cortigiani vil razza dannata”…. Domingo e proprio fuori. (quindi taccio)
    Su Rigoletto si riprendono , addirittura, gli schizzi di sudore causa l’abuso dei troppi primi piani sui protagonisti, dosarli sarebbe stato un’ottima decisione.
    Ma leggendo un commento ….dietro le quinte essi sono stati voluti dal regista.
    Storaro che è stato ed è un grande direttore della fotografia (pluripremiato) avrebbe anche dovuto conoscere che specialmente negli acuti i cantanti per motivi tecnici atteggiano la bocca a smorfie, necessarie e logiche e quindi…. allontaniamo la macchina da presa.
    Ma i piani americani non esistono più e i totali ….ecc ecc..?
    Non voglio ancora criticare ma non posso accettare la voce dello Sparafucile, Gianni Raimondi, ormai al termine della sua gloriosa carriera
    ( ricordo con affetto la voce di Giulio Neri, Ivo Vinco, Cesare Siepi, Samuel Ramey, e di tanti altri che hanno fatto risuonar le loro note cavernose, specialmente nel duetto con Rigoletto al primo atto II scena, quando inizia a delinearsi la vendetta del povero padre, e al commiato nell’ultima scena solo due parole: ….Borgognon!!…e .Buona notte…!! consacrano un basso.
    Ultimo atto:
    Un pensiero a Verdi che recita:
    qui si intravede un Sponda del Mincio – Una casa a due piani mezzo diroccata,una grande arcata immette all’interno di una rustica osteria (nel colossal due stanze ….e cucina …ridicolo…)
    Al pianterreno una rozza scala immette nel granaio, dentro si intravede un giaciglio.-(fuori luogo il “castello di Sparafucile”
    Il muro è pieno di fessure e dal di fuori si può facilmente scorgere quanto avviene nell’interno, il resto è la deserta parte del Mincio, al di là del fiume è Mantova E’ notte!!
    Il duca in divisa di semplice ufficiale di cavalleria entra nell’osteria… a Sparafucile :
    “Due cose e tosto, una stanza e del vino ( e non una donna) Sparafucile con l’elsa del suo spadone batte sul soffitto…. entra Maddalena vestita da zingara bella e provocante.
    ………….Rigoletto a Gilda” M’odi …..ritorna a casa or prendi un destrier, una veste virile che t’apprestai e per Verona parti sarovvi domani”….Gilda parte.
    Rigoletto va dietro la casa e ritorna con Sparafucile, conta delle monete “venti soldi hai tu detto, eccone dieci e dopo l’opra il resto…
    La tempesta è vicina..
    Si conclude il dramma Gilda pur di salvare il suo amore si lascia uccidere.
    E’ mezzanotte Rigoletto chiuso nel suo mantello s’avvia verso l’osteria di Sparafucile per ritirare il corpo
    dell’ odiato Duca.
    La tempesta è diminuita rimane qualche lampo e un tuono lontano.
    Sparafucile trascina un corpo in un sacco
    “Oh gioia…Un lume”
    Sparafucile: ….”.Un lume … no il denaro lesti all’onda il gettiam “( ripresa… con troppa luce)
    Rigoletto: “…..no basto io solo|
    …..Egli è là… morto ……….ben desso! ecco i suoi sproni……
    sia l’onda a lui sepolcro !!!”
    felice … della sua vendetta
    Da lontano la voce del Duca egli è vivo !!!!
    Rigoletto apre il sacco e una voce flebile Gilda è viva ma morente….
    Rigoletto …”.Gilda Mia Gilda ..E’ Morta ah ..la maledizion !!”.
    Tutto ciò non è stato correttamente rivelato dal Regista
    E’ stato un altro film, maledettamente brutto.
    Tante e tante inesattezze lontano dal…Verbo Verdiano Peccato !!!
    Inutile volere per forza affermare che è stato un capolavoro. Solo la musica è grande, immensa.
    Mille e mille inesattezze sia tecniche che interpretative.
    Imporre Domingo,Bellocchio, Storaro, Grigolo, Raimondi, è stata un debacle!!
    Riguardo alle riprese ed agli interni il Palazzo del Tè, il Palazzo Ducale è stato a malapena sfiorato e le bellezze non sono apparse.
    Il materiale ducale, ben lo conosco, c’era a iosa. allargarsi sui grandi affreschi, soffitti ed evitare inutili primi piani (Troppi troppi)
    L’arredamento era vuoto eppure il Ducato era ricco e fornito.
    Ma questo lo riferisco all’attuale filosofia dei nuovi coreografi e sceneggiatori, in campo deve vincere la loro interpretazione , fasulla, povera Lirica!!
    Ho letto l’articolo sulla Gazzetta di Mantova…..Il regista ha portato in tutto il mondo le bellezze della città (vedo solo l’inizio nel promo tra gli zoccoli della carrozza (Chi portava?) Il Mincio con il meraviglioso tramonto non è stato inserito nelle riprese dell’opera.
    Non era il caso che il corpo di Gilda assassinata fosse posto sul suo limitare del fiume ..?
    Ne avrebbe guadagnato il Kolossal ! nonché l’arte.
    Per quanto riguarda Domingo non credo che nelle critiche si annidano solo i loggionisti.
    Ciò è paradossale oltre che sciocco.
    Domingo è tenore e tale deve rimanere.
    Cantare da Baritono sarebbe un inutile chance.
    Se la sua voce risponde ancora continui a fare il tenore se non può, torni sul podio.
    Rammento che in questa situazione incorse Peppino Di Stefano che si ridusse a cantare da baritono e fece pena a tutti noi, ma lui purtroppo doveva lavorare per i motivi noti a tutti.
    Domingo non credo:
    Complimenti all’aiuto… della Regione Lombardia…!!!
    Riguardo al Rigoletto la location a Mantova è stata un invenzione e un ripiego di Verdi.
    Il dramma di Victor Hugo,”Le Roi s’amuse,” come la stesura musicale verdiana incontrarono la censura dell’Austria, che ne vietò le recite.
    Nel dramma di Hugo che non fu accettato né dal pubblico né dalla critica erano descritte le depravazioni del Re di Francia Francesco I noto libertino.
    Per l’opera di Verdi si raggiunse un compromesso, per non disturbare i …potenti , far svolgere la vicenda a Mantova.
    Il sovrano francese divenne il Duca di Mantova
    Il duca Gonzaga, ormai,non c’era più.
    Il nome dell’opera “Rigoletto” fu presa dal francese Rigoler che significa ridere.
    Anche la scelta della casa del Buffone come il Castello di Sparafucile sono inesistenti e sarebbe stato forse meglio seguire il semplice libretto verdiano . (Che sballo!!)
    A prescindere dal basso share vorrei leggere la stampa dei 148 paesi che hanno assistito al kolossal della RAI.
    Il mondo è molto preparato specialmente ….a Pechino, informatevi, anche se Domingo è famoso e tanto amato.
    Ho letto le varie critiche sui tanti blob, su web (decine e decine) è uno sfogo unanime di critica feroce anche se alcune troppo ingiuste.
    Ma si dice “vox Populi ..Vox Dei! E quindi accettiamole.
    Ma che servano di suggerimento e consiglio per i prossimi…Kolossal, non si possono spendere milioni di Euro per far piacere agli amici !!!
    La cultura non può morire, man non deve essere assassinata.
    Vorrei al termine conoscere, il giudizio spassionato del M° Zubin Metha che sicuramente nel suo intimo di grande musicista non credo entusiasta, ma….resterà un MISTERO.

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  60. @ natalina:
    viva l’ignoranza le tue parole fanno ribrezzo poi parlate di cultura va finire che sei una di quelle che manifestano contro la riforma dell’universita’ perche’ il vero problema e’ che della scuola non ve frega niente obbedite ai veri padroni che vi dicono di far casino. prima di parlare di VERDI mi raccomado la bocca

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  61. @ Max:
    la grande montatura siete voi che di cultura la masticate poco ad essere noiosa sono le persone come te e quale sarebbe la musica che non ti fa annoiare il tum e tum delle discoteche.come siamo ridotti male

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