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Ballarò, Maurizio Crozza sul caso Boldrini e su Casini: “Mai visto in piedi, incollato alla poltrona”

Maurizio Crozza a Ballarò ha potuto sbizzarrirsi ancora una volta con la sua copertina, infatti ha esordito tirando in ballo il caso Boldrini e la domanda di Beppe Grillo che si è trascinata dietro una serie di commenti volgari e sessisti.

Il comico ligure, come sempre rivolgendosi a Giovanni Floris, ha infatti detto:

Giova, ma tu con la Boldrini in auto cosa faresti? Fare certe domande in rete è come scrollare un elefante che ha mangiato una montagna di prugne. Grillo si è giustificato che i commenti volgari e sessisti sono arrivati di notte, nessuno controllava e non hanno potuto toglierli. Ma Grillo, se tu fai una domanda così e poi vai a dormire, non è che poi ti risponde Petrarca con un sonetto.

E ancora Maurizio Crozza ha ironizzato su Grillo e Casaleggio, suscitando le risate in studio:

Grillo e Casaleggio sarebbero i maghi della comunicazione? Dicono che la rete è il mezzo migliore e poi non sanno come funziona”. E aggiunge: “E’ ovvio che ti scrivono i matti alla decima pinta di birra. Se io la sera scrivo sul mio profilo “Ho un cetriolo in mano cosa ne faccio?”, quanti saranno quelli che mi danno la ricetta dei sottaceti?

Dopo una serie di fatti deliranti della settimana, nel bersaglio di Crozza è finito anche Casini:

Casini non l’ho mai visto in piedi. Com’è? Alto, basso? Io l’ho sempre visto col culo su una poltrona. Casini è come la Barbie, ma è una Barbie in una sola versione: sulla poltrona, sopra la poltrona, incollato alla poltrona, la poltrona incollata a lui.

Crozza si è rivolto al direttore del Tg4 Giovanni Toti, dopo aver regalato anche un’imitazione di Mieli:

Berlusconi ha lanciato prima Fini, poi Alfano e adesso tocca a lei. Toti, ce li tocchiamo i maroni? L’unico che ha passato più tempo di Toti a Mediaset è il Gabibbo. Uno è un personaggio pacioccone, con la voce buffa, che dice cose pensate da altri. L’altro è un pupazzo rosso.

 

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