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Tv Mondiale 2010 Diciassettesima Giornata: le dieci domande di Mazzocchi, tetraggine post-Mondiale e Galeazzi vs. Il polipo indovino

La diciassettesima giornata dei Mondiali di calcio non è stata esente da polemiche e il motivo è già tristemente noto a tutti. Per  tutti i presenti nei vari studi televisivi, la prerogativa è ormai una sola: porre le basi per il futuro e soprattutto ricostruire il rapporto tra la gente e la Nazionale, accolta tra l’indifferenza generale dei propri tifosi, dopo la spedizione terrificante in Sudafrica.

Proprio per distendere l’atmosfera affinchè l’obiettivo prefissato venga raggiunto, Marco Mazzocchi decide di seguire la tradizione inaugurata da La Repubblica, ponendo le ormai consuete 10 domande, che di questi tempi non si negano a nessuno e non pago, raddoppia: dieci domande a Marcello Lippi e altrettante a Giancarlo Abete, designati come i colpevoli del disastro azzurro. Mazzocchi, in segno di guerra, dichiarerà che ogni giorno, fino alla fine del mondiali, proporrà queste dieci domande, finchè i diretti interessati non avranno la grazia di rispondere. Considerate, però, la puntigliosità e la giustificata perfidia dei quesiti in questione, Mazzocchi & Co. rischiano di trascorrere la pensione, murati vivi dentro quello studio ed è un vero peccato guardare la splendida Linda Santaguida  rischiare di sfiorire, così, davanti alle telecamere. L’unica speranza è che Lippi e Abete rispondino, approfittando dell’uscita del nuovo libro di Bruno Vespa.

Al di là delle inevitabili polemiche, a spadroneggiare sono stati anche i molteplici riferimenti macabri, amplificati notevolmente dalla tetra vignetta di Giorgio Forattini, pubblicata da Il Giornale, che rappresentava undici bare di colore azzurro sul campo, satira che ha fatto arrabbiare decisamente il nazionale Simone Pepe e anche Sandro Mazzola.

I riferimenti all’oltretomba non sono ancora terminati: su Sky, durante Sky Mondiale Live, appena la linea passa a Marco Nosotti per il suo ultimo collegamento, l’inviato ci tiene a sottolineare che il suo intervento è l’ultimo, solamente perchè l’Italia è stata eliminata, tutto questo sorreggendosi le parti basse per il solito rito scaramantico.

La stessa tipologia di comicità si è verificata a Notti Mondiali, dove Amedeo Goria, sostituto in pectore di Enrico Varriale, ci tiene a precisare che il collega non è passato a miglior vita, ma è soltanto in viaggio di ritorno per l’Italia. Tutti gli altri riferimenti al gioco cadaverico della nostra Nazionale, ai giocatori morti che sono scesi in campo fanno sì che l’atmosfera lugubre sia degna di un film di Tim Burton.

Il ritorno di Enrico Varriale in Italia è, poi, motivo di rinnovato entusiasmo per Maurizio Costanzo. Giampiero Galeazzi, in un momento di sproloquio divertito, pone una domanda a Costanzo, riguardo la promessa del Baffo di accogliere il suo amato collega direttamente all’aeroporto:

Ieri, non ti ho visto a Fiumicino, come mai?

La domanda fa sì che dodici litri di saliva gli vadano di traverso con Costanzo che deve assolutamente bere un bicchiere d’acqua. Scongiurato l’intervento del 118, Costanzo prima maledice Galeazzi per quaranta minuti e poi, ristabilisce l’atmosfera demenziale, rispondendo a modo suo:

Ho sbagliato, sono andato all’aeroporto di Ciampino!

Terminando, poi, il surreale dialogo, con l’ennesima dichiarazione d’amore che avrà procurato, a Enrico Varriale, sentite lacrime di commozione:

Per fortuna che Varriale non ha il mio numero di telefono, anzi chi glielo dà, gli meno!

Chi voglia fare questa gentilezza a Costanzo può star tranquillo, anche perchè le sinapsi di Maurizio sono talmente appannate da non riuscire nemmeno ad uccidere una zanzara. Ne dà una piena dimostrazione, quando Giampiero Galeazzi suona la sua consueta vuvuzela, in segno di protesta contro la Germania. Costanzo vorrebbe accompagnare il collega suonando una piccola trombetta, dando  così l’ennesimo colpo di grazia alla musica, ma nel tentativo di afferrare il piccolo strumento, rischia la morte, cercando in tutti i modi di rovesciare la sua scrivania, con la piccola trombetta in questione che rotolava mestamente per terra, riluttante a farsi suonare da Costanzo.

Durante le Notti Mondiali, si è tifato smaccatamente Inghilterra, sia per la presenza di Fabio Capello in panchina, ma soprattutto perchè La strana coppia, o i Ragazzi Irresistibili come amano definirsi, non vogliono tifare la nazione che ha dato i natali a quei quattro imbecillotti che hanno scritto l’inno contro l’Italia (video).

Ad aumentare la disistima verso i teutonici è il fatto che molti tifosi della nazionale tedesca si affidino a Paul, un polipo dell’acquario di Oberhausen, che avrebbe proprietà veggenti. Durante gli europei del 2008, infatti, il polipo indovino azzeccò oltre l’80% dei risultati e, in Germania, affidarsi a lui prima di ogni match importante, è prassi consolidata.

Ma qual’è il modus operandi di questo polipo? Ce lo spiega Simona Rolandi: nell’acquario, dove alberga il polipo, vengono piazzati due molluschi all’interno di due bicchieri, uno con il simbolo della Germania e l’altro col simbolo della squadra avversaria. A seconda del bicchiere che il polipo deciderà di scoperchiare, verrà decisa la squadra vincitrice. Prima di Germania-Inghilterra, il polipo ha agguantato il mollusco all’interno del bicchiere tedesco, ergo la Germania si qualificherà ai quarti di finale.

Dopo la descrizione di queste tradizioni degne di un nosocomio, Costanzo, ovviamente, non vede  l’ora di confermare la sua stima verso i tedeschi:

Ma si attaccassero al polipo!

Giampiero Galeazzi, invece, è sicuro della vittoria di Capello, perchè è sempre stato un vincente,  rammenta che fu il primo nazionale italiano a segnare a Wembley, e in queste occasioni, Capello dimostra di avere sempre una marcia in più. Chi avrà ragione Galeazzi o un polipo?

Incredibile ma vero! Aveva ragione il polipo. Il terzo ottavo di finale Germania-Inghilterra è terminato, infatti, col risultato di 4-1. La Germania ha strapazzato la nazionale di Capello anche se, a pesare sull’andamento del match, è stato il gol limpido del nazionale inglese Lampard non visto dalla terna arbitrale. Il gol fantasma di Hurst che ha permesso all’Inghilterra di vincere i mondiali argentini del ’66, proprio ai danni della Germania, è stato così ampiamente vendicato. Non so voi, ma dopo questo pronostico indovinato, noi vogliamo il polipo indovino come inviato Rai per gli europei 2012.

Dopo il disastro di Lippi e la disfatta di Capello, chiunque sia italiano, in questo Mondiale, ha il destino di non azzeccarne una neanche per puro caso. Argentina-Messico, la partita serale di questa giornata e terminata col risultato di 3-1, ha visto l’arbitro italiano Rosetti e, soprattutto, il guardalinee Ayroldi, convalidare un lampante gol in fuorigioco dell’argentino Tevez. Non consolerà certo i messicani ma è dovere dire che la supremazia della nazionale di Maradona è stata, al di là del favore arbitrale, evidentissima.

Le nazionali qualificate ai quarti di finali sono, quindi, Germania e Argentina.

1 commento su “Tv Mondiale 2010 Diciassettesima Giornata: le dieci domande di Mazzocchi, tetraggine post-Mondiale e Galeazzi vs. Il polipo indovino”

  1. caro Mazzocchi
    mi chiamo Sandra e seguo ogni tanto le Vs puntate del ModialeRai prepartita serale non appena torno a casa dal lavoro. Non sono una tifosissima di calcio (perchè mi piace di più il rugby) ma il calcio è tra gli sport che mi piace seguire e poi i Mondiali meritano un discorso a parte.
    Facendola breve, dicevo vi seguo solitamente e siete tutti validi ma stasera Tu sei salito agli onori della ribalta quando hai nominato… i Marillon!!!
    Io – li – adoro (Lavender su tutte)

    Pertanto, e concludo, sei un Grande Mazzocchi!

    Cordiali saluti

    Sandra Amantia (da Trieste)

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