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Ilaria Porceddu: “Le cadute servono per diventare consapevoli di quello che siamo” – L’intervista

Ilaria Porceddu è una dei Giovani scelti dalla comissione artistica per la prossima edizione del Festival di Sanremo targato Fazio-Littizzetto. Il brano con cui si presenterà sul palco dell’Ariston si intiola In equilibrio.

Ilaria, ti aspettavi di venir scelta dalla commissione artistica del Festival di Sanremo?

Non me lo aspettavo, ma quest’anno ci credevo tanto perché lavoro da 3 anni a questo progetto e secondo me questo era l’anno perfetto per salire sul palco del Festival. Sentivo che stava per accadere qualcosa. Avevo una sensazione che non riesco a spiegare.

Perché In equilibrio è il brano giusto per Sanremo?

E’ il brano giusto per Sanremo perché parla di tutti noi. In equilibrio parla del circo come metafora della vita. Siamo tutti degli equilibristi, ma in maniera positiv: pur essendo costantemente su un filo si cerca di non cadere e se si cade bisogna rialzarsi.

In questo momento ti senti in equilibrio o sei sospesa?

Ora come ora sono in equilibrio.

Sei caduta in passato?

Sono caduta spesso e ho fatto tanti botti. Però mi sono sempre rialzata. Le cadute servono sempre per diventare più consapevoli di quelli che siamo.

E’ grazie a queste cadute che sei così cambiata?

Ho fatto un po’ di indagine su me stessa. Mi sono laureata, ho continuato a studiare e ho cominciato a scrivere le mie canzoni. Ma c’è ancora tanto da fare…

A livello professionale i “cantadores”, sui quali hai fatto una lunga ricerca, hanno influito sulla tua crescita?

 

Assolutamente sì! Mi sono laureata in etnomusicologia con una tesi sui “cantadores” (cantanti della tradizione sarda, ndr). Non essendoci niente di teorico e scritto su questa tradizione, sono tornata in Sardegna e sono andata “porta a porta” a chiedere informazioni su questo tipo di canto. E’ stato un approccio diverso con la mia terra che mi ha permesso di tornare alle mie radici come non succedeva da tempo.

Anche il netto taglio di capelli vuole rappresentare un cambiamento?

L’ho fatto proprio dopo essermi laureata. Volevo iniziare una nuova vita.

Con questo brano porterai la Sardegna sul palco dell’Ariston (il brano contiene alcune strofe in sardo, ndr). Sei orgogliosa?

Da molto tempo a Sanremo non si sentiva più la lingua sarda e questo per me è un grande orgoglio, anche se sento un po’ la responsabilità.

Il sardo sarà presente anche nel disco, in uscita la prossima settimana?

La lingua sarda non sarà solo un’apparizione per il brano sanremese, ma comparirà spesso nei brani del disco. Sto portando avanti un percorso in cui la Sardegna sarà con me: è la vera essenza di me.

Hai ascoltato i brani dei tuoi colleghi “giovani” sanremesi? Per chi tifi?

Per me stessa (ride, ndr) Scherzo. Faccio il tifo per tutti perché sono tutti dei bellissimi brani. Ognuno di noi ha una propria particolarità, ci sono tanti mondi diversi.

Nel cast c’è Antonio Maggio, con cui avevi condiviso la prima edizione di XFactor

Tutte le cose belle le facciamo insieme…

Che ricordo hai di XFactor?

Un ricordo molto bello. E’ stata un’esperienza che mi ha fatto crescere umanamente, mi sono aperta molto di più e ho imparato ad essere meno rigida. Se potessi tornare indietro la vivrei con più leggerezza.

Dopo XFactor hai fatto molte cose: un musical (Pianeta Proebito), un album  e persino delle foto sexy per Maxim. Rifaresti tutto?

Rifarei tutto. Se adesso sono così lo devo a tutte le esperienze che ci sono state nel passato.

Nel brano sanremese canti “dove mi porterà la vita?!“. Dove ti porterà, dopo la settimana festivaliera?

Mi porterà a continuare questa strada che ho cominciato e, spero, verso la serenità.

Photo credits | Pagina Ufficiale Facebbok

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