Home » Il Tabarro su Palcoscenico

Il Tabarro su Palcoscenico

Stasera arriva la lirica su Rai 2, e a raccontarcela, su Palcoscenico, programma di Giovanna Milella con la consulenza artistica di Felice Cappa, avremo la fortuna di assistere a Il Tabarro.

Promuovere determinai eventi acquista un certo valore, considerato che il pubblico è avvezzo a tutta una serie piuttosto variegata di esempi di immondizia televisiva, mentre non c’è tutto questo impegno per spingere le persone ad apprezzare forme d’arte che richiedano uno sforzo cognitivo lievemente maggiore.

Palconscenico ci propone un tipo di musica e un tipo di spettacolo da conservare e da non dimenticare, il tutto proposto in versione integrale. Il commento e il noioso dibattimento lascia spazio alle note e all’ascolto, e questo sicuramente è il maggior beneficio.


In questo contesto, Il Tabarro non è stato scelto casualmente, o solo per la sua bellezza intrinseca: si tratta infatti di un’opera di Giacomo Puccini, del quale quest’anno si festeggia il centocinquantesimo anno dalla nascita.

L’opera, in onda su Rai 2 alle 23:15, è composta di un unico atto; è stato composto da Puccini su libretto di Giuseppe Adami, tratto da La houppelande di Didier Gold; costituisce la primaparte del Trittico.

Pensate che la prima assoluta ebbe luogo il 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York e tra gli interpreti della prima, il tenore Giulio Crimi nel ruolo di Luigi, e fu accolta tiepidamente, sia dal pubblico che dalla critica.

Stessa sorte toccò alla prima italiana, che ebbe luogo a Roma al Teatro Costanzi l’11 gennaio 1919. Il pannello tragico del Trittico pucciniano fu composto in due fasi: fra l’estate e l’autunno del 1913 e fra l’ottobre 1915 e il novembre 1916.

Puccini dovette infatti interrompere la composizione dato che doveva lavorare alla Rondine, opera per la quale Puccini era sotto contratto; Il tabarro fu composto senza conoscerne la destinazione e, come opera in un singolo atto, era troppo breve per coprire uno spettacolo teatrale.

Era destino quindi che divenisse parte di qualcos’altro, tanto che Puccini pensò di abbinarlo ad una ripresa della sua prima opera, Le Villi, all’epoca quasi dimenticata.
Solo in seguito all’incontro col librettista Giovacchino Forzano Puccini decise di farne il primo pannello di un trittico di opere in un atto, che divenne Il Trittico.

Le altre due parti del Trittico verranno proposte sempre da Palcoscenico in dicembre proprio nei giorni dell’anniversario della nascita del grande compositore toscano.

Lascia un commento