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Report, Milena Gabanelli e il giornalismo d’inchiesta di nuovo su Raitre

Da domani, dopo le numerose polemiche delle settimane passate, torna su Raitre Report, la trasmissione d’attualità e d’inchiesta condotta da Milena Gabanelli, firmato dalla stessa presentatrice insieme a Sigfrido Ranucci, con la collaborazione di Paola Bisogni.

La tredicesima edizione, composta da venti puntate (divise in due tronconi), affronterà, come sempre, spinose tematiche di grande attualità (economia, sanità, giustizia, utilizzo del denaro pubblico, diritti e doveri dei cittadini) e in chiusura, dedicherà una rubrica a quella parte del Paese che va avanti con spirito di iniziativa seguendo le regole.

La programmazione. Domani Report tratterà di edilizia e burocrazia: gli inviati ci racconteranno cosa succede ad una costruzione abusiva e andranno a vedere quale è l’iter burocratico per costruire e scopriranno che il percorso da seguire, se si vogliono fare le cose in regola, è lungo e complicato.

Nelle puntate seguenti il programma parlerà della crisi economica, che dipende anche dall’assenza di regole, di etica e concorrenza sleale, dell’indebitamento degli italiani, di come funziona il traffico su rotaie, dell’equilibrio tra i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario in Italia, dei paradisi fiscali e del riciclaggio di denaro sporco e di come viene gestita la sanità privata. Non solo: Report farà il punto sulle inchieste precedenti come quelle sull’assegnazione dei fondi per ripianare i debiti del comune di Catania, quella sulla raccolta differenziata a Roma, quella sull’Expo di Milano, quella sulla nuova Alitalia, quella sul processo Parmalat e quella sulla social card.

Milena Gabanelli in conferenza stampa dice:

Dal 1997, da quando è iniziato Report, posso dire di non avere mai ricevuto richieste di censure o di bloccare il programma. Pressioni sì, quelle tante. Come le cause e le querele, che ci sono arrivate anche dai politici: due del Pd, uno della Lega, uno di An e dall’ex ministro per i Beni Culturali Urbani. Quasi tutte archiviate: per una sola c’è stato il nostro rinvio a giudizio e poi l’assoluzione.

Tornando sullo spinoso problema della tutela legale la conduttrice aggiunge:

Senza una copertura legale un programma come il nostro non potrebbe essere fatto”, ha spiegato la conduttrice e ideatrice del programma. “Ora”, ha aggiunto Gabanelli, “è stata firmata quella per la prima puntata, perché essendo noi ‘freelance’ vendiamo alla Rai di volta in volta le puntate pronte. Ma sono stata rassicurata dal direttore generale Masi, davanti al responsabile dell’Ufficio Legale Rai che la tutela è prevista anche per le altre 19 puntate. Naturalmente è una tutela salvo dolo o colpa grave degli autori del programma. l problema sono la gran quantità di querele e richieste milionarie di risarcimento palesemente pretestuose, che ti tengono però a ‘bagno’ per 5-6 anni, con grandi spese legali da affrontare. In altri Paesi chi fa una querela prestestuosa che si rivela poi priva di fondamento viene condannato per intimidazione, oltre che al risarcimento per un multiplo della richiesta. Da noi non è così e quindi è difficile andare in onda con programmi d’inchiesta senza un minimo di tutela alle spalle.

14 commenti su “Report, Milena Gabanelli e il giornalismo d’inchiesta di nuovo su Raitre”

  1. La sua più recente trasmissione sulla dittatura della maggioranza mi è piaciutra moltissimo. Ho scritto un libro su questo argomento e sono agli ultimi ritocchi, come posso fare per inviargliene una sintesi?
    Dalle mie ricerche risulta che tutto il fattaccio proviene dall’aver rubato al popolo l’esercizio del potere sovrano: scippatogli con un colpo di coda. Quando il popolo era ignorante, oltre duemila anni fa, lo gestiva con sei organi di controllo, oggi, colto, non avrebbe saputo gestirlo; è detto nel commento che lo avrebbe gestito con arbitrio, così l’hanno affidato a persone che di arbitrio se ne intendono…………………………………………………..
    Io non mi sono interessato molto ai furti di danaro (diminutio possessionis), ma ai furti dei diritti , sono questi che ci privano della libertà, riducendoci alla condizione di schiavi liberi (diminutio capit maxima).
    Possiamo continuare il dfiscorso? Saluti Auguri di ogni bene. Forza e coraggio.

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