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L’ultima parola su Raidue

Questa sera su Raidue alle 23.40, dagli studi di via Mecenate di Milano, fa il suo esordio L’ultima Parola, il programma di approfondimento politico condotto da Gianluigi Paragone.

In ognuna delle diciotto puntate si tratterà un argomento d’attualità sempre differente attraverso servizi filmati, inchieste, interviste e dibattiti con gli ospiti in studio e verrà proposta l’hit parade della settimana informativa basandosi sugli articoli pubblicati dai giornali e sui servizi mandati in onda in televisione.

L’ultima parola sarà un programma interattivo: oltre al sito istituzionale (www.lultimaparola.rai.it) dove si potranno trovare tutti i contenuti delle puntate trasmesse, per essere a stretto contatto con il pubblico userà Twitter (il social network che permette di condividere informazioni in tempo reale), che da casa, in diretta, potrà rilanciare sui temi proposti semplicemente collegandosi a twitter.com/lultimaparola.

Al centro della prima puntata, intitolata Giustizieri e giustiziati, ci saranno alcuni episodi di malagiustizia: le vittime si confronteranno con il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara, con il capogruppo del Pdl in Senato Maurizio Gesparri, con l’europarlamentare dell’Italia dei Valori Sonia Alfano e con il giornalista Gianni Barbacetto.

Ogni venerdì alle 23.40 su Raidue L’ultima parola di Gianluigi Paragone vi aspetta.

6 commenti su “L’ultima parola su Raidue”

  1. “”L’ultima parola di Gianluigi Paragone, 5,98% di share”” ndr

    vista la tardissima ora, share appena apprezzabile;
    l’argomento dei casi di malagiustizia interessa poco gli italiani.
    Senza escort e trans il programma è destinato a fallire, si potrebbe tentare di inserire la solita rubrichetta antiberlusca-pdl o giù di lì, alla travaglio, per esempio, tenuta magari dal ‘pio tonnino nazzionale’!!
    Per il capo dei clan dei magistrati – il palamara – denunciare apertamente alcuni casi (su migliaia – è indiscusso!) di malagiustizia non porta da nessuna parte, fa’ parte del gioco, secondo l’illustre paladino dei magistrati, ovvero, gli effetti collaterali della gestione della giustizia devono pagarla i cittadini. E devono anche stare zitti!!
    “”così facendo non si va da nessuna parte….”” è stato più volte ribadito, pensiero uniko palamarese, ma i numeri – purtroppo – danno torto all’illustre capo clan della kombrikkola di giudici politicizzati.
    I numeri di quasi tutte le classifiche mondiali sui sistemi giudiziari di tutti i paesi, a seconda della grave violazione dei diritti perpetrata, mettono la nostra ‘aggiustizia’ dal 70° al 160° posto, dietro anche paesi del terzo mondo; ke onore… don palamara!! E senza contare le centinaia di pronunce dell’Alta Corte Europea che con metodicità impressionante bastona i nostri soloni amministratori dell’aggiustizia.
    Semplicemente – vergognoso!!-
    Anche verso quei magistrati – ma sono sicuramente la minoranza – che fanno onerevolmente il loro lavoro, senza riflettori e senza farsi ‘la giacca’ dai politikari di mestiere.
    Purtroppo, quell’orda selvaggia e politika della magistratura ha la meglio su tutti, si dice che la magistratura cammellata e politicizzata arrivi al 40% di tutti i magistrati, ma se pensiamo che almeno un 30% di magistrati è – secondo i dettami della Costituzione – apolitico e decisamente ‘terzo’ nei giudizi, ecco che quel 40% diventa maggioranza assoluta.
    La cosa che mi è piaciuta della trasmissione è stata la foto di Enzo Tortora che ogni tanto appariva sugli schermi, muta, senza commenti ma dalla forza accusatoria devastante; ecco, don palamara, quando parlerà degli inevitabili effetti collaterali provocati dalla ‘sua aggiustizia’, lo faccia di fronte alla foto di Enzo Tortora e ci convinca che anche lui è stato vittima di … un effetto collaterale!!

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