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Barbara d’Urso a Tv Talk: “La legge contro lo stalking della Carfagna non è arrivata per caso”

Barbara d’Urso è l’ospite della seconda parte dell’odierna puntata di Tv Talk, dedicata all’analisi dello stato generale dell’infotainment all’interno della televisione italiana, con un occhio di riguardo ai suoi programmi, Pomeriggio Cinque e Domenica Live.Prima del collegamento dallo studio di Pomeriggio Cinque da Cologno Monzese della Bislacca, piccolo contributo video per comprendere meglio la prossemica della conduttrice delle trasmisioni  Videonews: immancabili i quotidiani strappati per noi col cuore e il “Da che parte stai?“. Bernardini le chiede come fa a reggere il ritmo di stare in video 7 giorni su 7. “Con la passione, con l’ entusiasmo, io mi diverto come una pazza, ho la fortuna di divertirmi e di non assumere sostanze stupefacenti”. Dichiara di vivere in un camerino senza finestre da mattina a sera.

Barbara è molto appassionata nella costruzione dei programmi, l’impegno va molto al di là di quello che vede il pubblico“, la elogia Brachino. Una analista le dice che il plusvalore della Bislacca sia l’immedesimazione, per un altro ragazzo il punto di forza è il rapporto con il pubblico. Un pubblico alquanto rumoroso, occorrerebbe dire, ma che accolgono la presentatrice con regalini. “Ma allora sono dei fans“, dice Bernardini. “Non vivendo in un castello dorato, io uscita dal bunker sto scarpe da ginnastica struccata e in tuta, vado per strada e vedo la gente he mi ferma. Cerco di parlare a loro così come loro parlerebbero a me”, spiega Maria Carmela.

Una analista cita le critiche di Aldo Grasso alla conduttrice: “Sono 35 anni che faccio questo lavoro, ci sono dei critici a cui non piaccio ma va bene così, non ho mai replicato, l’unica cosa che mi fa sorridere è che se io sono monocorde non sono d’accordo“. Un ragazzo la definisce come un’ artista contemporanea nella conduzione, quasi una performer.

Segue siparietto ironico sulle luci tra Pucciarelli e la conduttrice: Questa roba si chiama controluce. Se lo togliessero sarebbe tutto scuro e spento, dice Maria Carmela. Tra controluce e botulino, dichiara di preferire il primo. Si prosegue con il talk popolare e le escandescenze del pubblico riguardo tagli alla sanità e costi della politica. E ancora bimbi contesi e Avetrana, un must del programma, con tanto di invito a Michele Misseri a Domenica Live.

Bernardini ammette di averla criticata sul bimbo conteso di Padova e le chiede se entrare a gamba tesa su problemi delicati non sia controproducente e se in casa come in tanti altri programmi sia stata fatta disinformazione. “Sono sotto testata giornalistica, leggo tutti i giornali ogni mattino e cerco di avere una visione ampia di quello che succede. Su tutti i quotidiani l’argomento principale era questo bambino, l’ho fatto cercando di smuovere. La legge contro lo stalking della Carfagna non è arrivata mica per caso. Francamente è un po’ troppo. Bernardini accusa di avere preso le parti della madre, ma la conduttrice nega:

“Mai preso le parti della mamma, la mamma ha sempre fatto gli appelli al padre dicendo E’ anche colpa mia. L’unico mio obiettivo è salvare quel bambino. Dall’altra parte hanno fatto un’ora di trasmissione con il padre del bambino. E io non giudico le trasmissioni degli altri“. Peccato che lo abbia fatto.

I servizi sociali sono stati raccontati come dei cancri che affliggono questo Paese“, attacca Bernardini. Anche qui la conduttrice nega e dice che in una puntata di Pomeriggio 5 hanno mostrato come le case famiglia trattato bene i bambini.

Intanto Pomeriggio 5 ha dedicato il 5 per cento alla cronaca bianca, il 25 per cento al talk, per oltre il 50 per cento di cronaca nera negli ultimi giorni in un areogramma presentato da Giorgia Domeniconi. “Questa è la vita”, risponde la d’Urso “Purtroppo sui quotidiani c’è poca cronaca rosa”.

Silvia Motta intanto fa il punto sugli ascolti: la prima parte va benissimo (tra il 15 e il 16 per cento) e trova che Domenica Live sta andando bene da quando c’è Barbara d’Urso. “Un pubblico molto popolare e femminile”, evidenzia la Motta.

Segue rvm che ripercorre la carriera della conduttrice. Cinzia Bancone dice che aspira a diventare “la Oprah Winfrey italiana” e respinge le accuse di un sito di tv che l’accusa di essere populista e trash, condannandola per aver dato del tu a Michele Misseri, che nella migliore delle ipotesi ha occulato il cadavere della nipote. “Dò del tu anche al mio dottore, non vedo perchè non devo dargli del voi, io dò del tu anche a Piersilvio”. Finisce il tempo per la Bislacca: “Arrivederci dottor Bernardini!E comprate il libro Ma credo ancora nell’amore, Bernardini ti ho scritto una dedica sexy!”. Naturalmente non è vero, ma sarebbe stato interessante il contrario.

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